Geolier, Giordano spiega la chiusura della piazza: “Ragioni inderogabili di sicurezza”
AttualitàBenevento Città“Lungi dall’essere una decisione discrezionale di chicchessia: sorprendono forme di polemica alimentate anche sui social media forse con intenti di polemica politica“.
Di seguito la nota stampa a firma del direttore artistico di Città Spettacolo, Renato Giordano.
“In occasione del concerto del noto rapper Geolier, in programma domenica 3 settembre nell’ambito del Festival Città Spettacolo, è stato predisposto il relativo piano di sicurezza e ordine pubblico nell’unico e imprescindibile perimetro istituzionale e normativo previsto: ossia i comitati e i tavoli tecnici cui prendono parte tutte le Autorità che si occupano di prevenire e contenere i rischi in occasione di eventi di questa dimensione.
E’ noto sin dalla presentazione del programma del festival che la partecipazione al concerto di Geolier per Città Spettacolo è possibile solo con ticket. Ragioni inderogabili di sicurezza e mitigazione del rischio, dettate anche dalla specificità dell’evento, hanno imposto alle autorità e alle istituzioni di predisporre un rigido piano che come è pacifico condiziona le forme di mobilità individuale nell’area interessata dall’evento.
In ragione di ciò le zone di prefiltraggio sono state localizzate su via Perasso, su viale Mellusi (prima dell’area mercato di piazza Risorgimento) e su via Nicola da Monteforte. Sono le zone oltre le quali si potrà accedere solo se in possesso di biglietto.
Lungi dall’essere una decisione discrezionale di chicchessia, si tratta semplicemente di misure, strettamente concordate con le Autorità di pubblica sicurezza, finalizzate a garantire il deflusso ordinato di un pubblico di diecimila unità.
Quando si tratta di salvaguardare l’incolumità fisica di migliaia di persone, l’unica e sola priorità è ridurre al massimo i rischi e studiare ogni dettaglio con le Autorità preposte.
Sorprendono forme di polemica alimentate anche sui social media forse con intenti di polemica politica: ciò riteniamo sia fortemente sbagliato. La logica dell’applausometro non è applicabile quando si tratta della sicurezza di migliaia di persone”.