Unisannio seconda in Italia per proventi da ricerca e trasferimento tecnologico
AttualitàBenevento CittàL’Università del Sannio annuncia un significativo risultato nell’assegnazione dell’FFO (Fondo di Finanziamento Ordinario) 2023, che conferma il suo impegno costante verso l’eccellenza accademica e scientifica. La complessità dei parametri che alimentano l’FFO (numero di studenti iscritti, laureati, qualità della ricerca e altri indicatori di prestazione) riflette la varietà di attività e contributi che le università forniscono alla società.
Uno dei parametri di rilievo, ovvero la proporzione dei proventi derivanti da ricerche commissionate, trasferimento tecnologico e finanziamenti competitivi rispetto al totale dei proventi di ateneo, mette in luce una particolare vivacità dell’Ateneo di Benevento che si attesta al secondo posto nazionale con un valore pari a circa il 16% subito dopo il Politecnico di Torino con un valore pari a circa il 22%.
Mentre la media nazionale è di circa il 7%. Tale parametro contribuisce all’assegnazione del FFO di natura premiale oltre che dei fondi per la programmazione triennale del sistema universitario.
“È con grande soddisfazione – dichiara il Rettore Gerardo Canfora – che condivido il bel risultato ottenuto dall’Università del Sannio in questo specifico parametro. Si tratta di un indicatore della qualità della nostra ricerca che inevitabilmente ha un impatto sulla nostra popolazione studentesca.
Le tematiche di frontiera affrontate nei laboratori e negli studi si traducono direttamente in una migliore esperienza formativa per i nostri studenti, parte integrante delle innovazioni che plasmano il futuro”.
“Un risultato straordinario – dichiara il Delegato alla Ricerca scientifica UNISANNIO Sergio Rapuano -, frutto del lavoro instancabile e del contributo fondamentale di tutti coloro che compongono la nostra comunità accademica. Ognuno ha giocato un ruolo cruciale in questo successo, dimostrando il nostro impegno collettivo verso l’eccellenza.
Continueremo con determinazione a perseguire la nostra missione di ricerca di alta qualità e di formazione accademica, contribuendo così al progresso della conoscenza e al benessere della nostra società e del nostro Paese”.