Benevento, Andreoletti: “Domani servirà pazienza, il gruppo c’è. Vi svelo i Capitani”
Benevento CalcioCalcioL’allenatore del Benevento ha preso parte alla consueta conferenza stampa della vigilia in vista della sfida di domani sera contro la Virtus Francavilla.
Matteo Andreoletti ha presentato i due nuovi acquisti, Ciciretti e Terranova, per poi parlare dell’incontro di domani e della condizione degli infortunati. Svelati i Capitani del Benevento 2023-24: saranno Marotta, Ciano e Paleari.
Di seguito, quindi, le parole del tecnico della Strega in merito all’esordio stagionale casalingo valido per la seconda giornata di campionato al Vigorito (domani, ore 20:45):
SULLA VIRTUS FRANCAVILLA: “Mi aspetto una gara diversa rispetto a Torre del Greco. Conosco bene il loro allenatore avendolo affrontato la scorsa stagione quando era alla Pergolettese, mi aspetto un atteggiamento più conservativo e più difensivo. Sono squadre brave, che quando chiudono e ripartono possono farti male. Dobbiamo avere pazienza e girare la palla da una parte all’altra. A volte dovremo addormentare la gara con il possesso palla. Domenica non abbiamo sofferto troppo, la Turris fa della sua forza l’intensità senza gestire mai e se non hai una buona condizione diventa complicato. Domani servirà pazienza, quindi quel gap che c’era probabilmente diminuirà“.
SUGLI ARRIVI DI CICIRETTI E TERRANOVA: “Sono soddisfatto del loro arrivo, il loro curriculum parla già per loro. Terranova è arrivato per sostituire Meccariello e non era preventivato, Ciciretti arriva per un motivo diverso. Non credo possano essere utili nell’immediato, ma potranno darci sicuramente una mano. Dal punto di vista dell’esperienza e dell’attaccamento alla maglia, parlo qui per Ciciretti, sono sicuro che potranno darci una grande mano al di là dei minuti in campo, a partire da domani. Hanno fatto un allenamento e mezzo con noi, la prossima settimana vedremo le loro condizioni reali. C’è da lavorare, ma penso comunque di convocarli perché possono essere utili a far capire a tutti cosa vuol dire Benevento, è giusto che stiano col gruppo“.
SULLA SETTIMANA DI LAVORO E SUI CONVOCATI: “Contro la Turris è stata una partita episodica, l’abbiamo analizzata e non vorrei tornare a parlarne. La settimana dopo la sconfitta non è una settimana piacevole, soprattutto i primi giorni, mentre poi diventiamo pronti a toglierci le scorie da dosso. Nel pomeriggio avremo una rifinitura e poi vedremo i convocati, penso che le rifarò come la settimana scorsa: voglio convocare giocatori con il fuoco dentro. Karic ci ha messo grande volontà dall’inizio e sarà sicuramente convocato, Tello si è sempre comportato da professionista ma adesso la sufficienza non mi basta e quindi difficilmente sarà della partita. Chiedo a tutti di spingere al massimo, lo stanno facendo e lo hanno sempre fatto. Spero di arrivare il prima possibile alla migliore condizione, non mi aspetto tutto e subito ma per la qualità dei giocatori che ho sono convinto che non dovremmo aspettare troppo“.
SUL REPARTO DIFENSIVO: “In difesa abbiamo giocatori molto duttili, come Berra ed El Kaouakibi, e non mi sento affatto scoperto. Ci manca un po’ di esperienza, è vero, non posso chiederla al 2001 Pastina o al 2000 Capellini. Però è arrivato Terranova, grazie alla società, che fa dell’esperienza la sua migliore qualità“.
SUL CENTROCAMPO: “Talia è la miglior scoperta da quando sono arrivato, rappresenta ciò che chiedo ai miei giocatori: attaccamento, spirito di sacrificio e determinazione. Lo a Barella, è una mezz’ala aggressiva e determinata. Dovremmo mettere qualcuno alla difesa, Talia lo può fare ma abbiamo anche Kubica e Agnello. Sicuramente a centrocampo giocheremo a tre, una delle mezz’ali sarà Pinato che in questa categoria è un lusso. Se però non ha una grande gamba, la condizione non è ottimale per gli inserimenti, potrebbe avere delle difficoltà. Sono convinto che Pinato sarà determinata quando in condizione, magari già da domani sera. Simonetti è una mezz’ala che stavamo osservando da tempo, con ottimi tempi d’inserimento. Ci sarà utile, ma deve prima capire quale è la richiesta del ruolo: quanto prima sarà utile alla causa, già domani se ci sarà bisogno sono convinto che si farà trovare pronto“.
SUL PLAY DAVANTI ALLA DIFESA: “Conosciamo la situazione in quel ruolo, è un po’ deficitaria. Avevamo puntato su Alfieri e Agazzi, per problematiche diverse non sono disponibili e dobbiamo trovare delle soluzioni. La settimana scorsa abbiamo scelto Capellini per una scelta più che altro tattica, questa volta probabilmente non sarà così. Un’alternativa è Kubica, ha struttura fisica e piede, intelligente dal punto di vista tattico, nasce trequartista e fa la mezz’ala ma può giocare anche lì. Ci penserò fino all’ultimo, se dovesse giocare dall’inizio difficilmente terminerà la partita, ma è una soluzione che sto tenendo in considerazione perché ci può dare una mano da domani e in futuro“.
SUL REPARTO OFFENSIVO: “In questo momento le difficoltà legate ai ruoli sono il play e gli esterni d’attacco. Non ho a disposizione Ciano e Improta, che potevano essere i riferimenti offensivi sulle fasce. Devo vedere come sta Carfora che tornerà oggi dalla Nazionale, ora come ora ci sarebbe solo Bolsius. Questo pomeriggio vedremo cosa fare. Ferrante sta bene, abbiamo visto il suo impatto la scorsa settimana a Torre del Greco. Per me conta l’atteggiamento e l’attitudine. Marotta è un ragazzo straordinario, tiene tanto alla maglia e alla città. Dagli attaccanti mi aspettano facciano gol, ma non devono solamente stare in area ad aspettare il pallone. La squadra deve essere unita, devono mettere a disposizione della squadra le loro qualità e caratteristiche. Devono fare gol, ma devono anche aiutare la squadre nelle fasi di non possesso altrimenti se vengono saltati diventa tutto più complicato“.
SUL CAPITANO DEL BENEVENTO: “Ci tenete molto e mi fa piacere dirvelo. Marotta sarà uno dei Capitani del Benevento, insieme a Ciano e a Paleari. Sono tre Capitani diversi. Non è il mio Capitano, ma del Benevento. Una scelta condivisa con la proprietà e lo spogliatoio. Non devo spiegare la scelta di Marotta, è legatissimo a squadra, città e tifosi ed è un punto di riferimento. Ciano è un leader silenzioso ma è riconosciuto da tutti come molto importante, non solo dal punto di vista tecnico. Paleari è il Capitano carismatico, lo penalizza il ruolo perché ovviamente è difficile motivare i compagni dalla porta. Il Benevento, comunque, ha bisogno di tanti Capitani, di persone che sentano la responsabilità di indossare questa maglietta. Forse domani la indosserà Marotta, devo decidere con quanti attaccanti giocare e devo valutarlo nella rifinitura“.
SULL’INFORTUNIO DI MECCARIELLO: “Non mi piace parlare di alibi. Qualcuno oggi sarebbe qui a parlare delle tante problematiche, io non sono così. Nonostante tutto, sono convinto che domani chi giocherà darà l’anima. Avevamo puntato molto su Meccariello per carisma e qualità tecnica, ci mancherà sotto il profilo dell’esperienza. Mi dispiace per lui, spero possa tornare presto. Nel reparto difensivo secondo me eravamo più coperti a numeri e qualità, ora lo siamo un po’ meno nonostante l’arrivo di Terranova. Abbiamo provato la difesa a 3, ma la valutazione passa molto da Carfora: non avere Carfora significa pensare a qualche sistema di gioco diverso, altrimenti forse giocheremo a 3 dietro. Gli ho parlato, sa quello che penso, lo aspettiamo e se riuscirà a rientrare in questa stagione potrà darci una grande mano. Era molto affranto, si tratta di una carenza difficilmente sopperibile“.
SUGLI ALTRI INFORTUNATI: “Speravo di recuperare Improta, ma non sarà così. Ero preoccupato più per Ciano che per Meccariello, ma fortunatamente non ha subito un infortunio troppo grave: se non sarà a disposizione per la prossima settimana se ne riparlerà quella dopo ancora. Agazzi aveva già questo problema ma lo riteniamo imprescindibile per il nostro progetto tecnico, tra 2-3 settimane scenderà in campo con la maglia del Benevento. I tempi di Improta sono leggermente inferiori, l’ho visto molto molto dispiaciuto“.
SUGLI ASPETTI POSITIVI DEL CANTIERE APERTO: “L’aspetto che mi stimola maggiormente è il margine di miglioramento di questa squadra. Oggi non sono soddisfatto di nulla, neanche dal punto di vista tattico. Vari giocatori non hanno fatto il ritiro, ma dovranno scendere in campo. Dal punto di vista tecnico-tattico siamo indietro, ma anche dal punto di vista fisico: non ci possiamo lamentare, conoscevamo tutti le difficoltà di questa situazione. C’è un’immagine di domenica che non voglio dare per scontata: dopo il gol ho visto 26 ragazzi che si abbracciavano, per me non è scontata. In amichevole non era così, segnavamo e sembrava fossimo in lutto. Percepisco una squadra viva, lo sento, e questo è l’aspetto positivo che va oltre la tecnica e la tattica. Su queste cose lavoreremo, ma la base di sensazioni umane sono fondamentali e ci devono essere. L’aspetto del gruppo o c’è o non c’è, non puoi lavorarci, è qui oggi c’è”.
SULL’ESORDIO CASALINGO: “Sarà un’emozione: giocare in casa in questo stadio non è banale. Già quando era vuoto, la prima volta che sono entrato al Vigorito, ero emozionato: non oso immaginare domani con il pubblico. Siamo arrivati oltre i 3500 abbonati, penso sia la risposta più bella di una tifoseria che arriva da un paio di stagioni travagliate, con la retrocessione dell’anno scorso e il ritorno in Serie C. Ci hanno regalato un atto d’amore, ora sta a noi meritarcelo attraverso i risultati. Garantisco che i ragazzi ci metteranno l’anima e il cuore, come fatto a Torre del Greco nonostante il risultato. Non posso promettere che vinceremo tutte le partite, ma che daremo tutto sì“.
SUL SISTEMA DI GIOCO: “Nel calcio di oggi parlare di sistemi di gioco è limitante, mi affido ai principi. Domenica non ho ancora capito se abbiamo giocato a 3 o a 4 dietro, e li ho messi in campo io. Una soluzione potrebbe essere il 3-5-2, ma perché non ho molte alternative sugli esterni. Al di là di tutto, non voglio dare riferimenti agli avversari e la mia squadra deve essere brava a capire cosa fare in tutte le situazioni. Voglio una squadra mobile e fluida, sia dall’inizio che in corsa cambieremo sistema di gioco“.
SUL PROBLEMA CAMPO: “Dal punto dei vista dei fondi, tra sintetico ed erba, in trasferta preferisco il sintetico perché ti permettere di giocare a calcio. I problemi sono due: uno legato agli infortuni, e lo sappiamo perché è successo a noi e me ne dispiaccio, l’altro legato alle dimensioni, visto che i campi sono spesso più stretti. Il Vigorito ha un campo spettacolare, in casa non abbiamo alibi per non fare una prestazione di qualità: non potrà essere perfetta dal punto di vista tecnico-tattico, ma non tradiremo sul profilo dell’agonismo e della voglia di lottare“.