Truffe informatiche con metodo “phishing”: denunciati un 20enne libico e una 30enne napoletana

Truffe informatiche con metodo “phishing”: denunciati un 20enne libico e una 30enne napoletana

CronacaProvincia

I Carabinieri della Stazione di Montella hanno denunciato in stato di libertà una trentenne della provincia di Napoli ritenuta responsabile di truffa.

Le indagini hanno permesso di far luce su alcune transazioni online, effettuate con la carta prepagata della vittima che, in fase di denuncia, ha disconosciuto tali operazioni.

Bloccato immediatamente il flusso, l’attività d’indagine condotta dai Carabinieri ha consentito di acquisire elementi a carico della donna, che fraudolentemente era riuscita ad ottenere le credenziali di accesso alla “home banking” della malcapitata.

Per analoga tipologia di reato, a seguito di denuncia sporta da una signora di Nusco, i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato anche un ventenne originario della Libia e residente a Milano.

Spesso accade di ricevere strani SMS o e-mail con richiesta di comunicare i propri dati, per favorire una pseudo verifica in atto da parte della Banca o dalle Poste.

Questa tipologia di e-mail è detta “Phishing”, termine che tradotto in italiano vuol dire letteralmente “pescare” ed è quello che i truffatori tentano di fare per accaparrarsi i dati riservati che i correntisti detengono.

In Italia sono molto frequenti i tentativi di raggiro effettuati verso i clienti di Poste Italiane e dei maggiori gruppi e Istituti Bancari, per cui è importante che gli utenti prestino la dovuta attenzione.

Queste comunicazioni che hanno l’aspetto di una vera e propria e-mail che la banca o Poste Italiane potrebbe inviare per eseguire una verifica dei dati, ha come obiettivo quello di acquisire le credenziali del cliente che non giungono al proprio istituto, ma a criminali che sfruttano le informazioni per prosciugare i risparmi.

È bene sapere che le Banche e le Poste Italiane non effettuano mai la richiesta di dati sensibili tramite e-mail perché optano per vie di comunicazione dirette e meno soggette a truffe.