PNRR, Scocca (FdI) replica a Pepe (PD)

PNRR, Scocca (FdI) replica a Pepe (PD)

Politica

Alessio Ermenegildo Scocca, vice coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Sannio e consigliere comunale di Pietrelcina, replica nuovamente ad Antonella Pepe, esponente del Pd, dopo il botta e risposta di qualche mese fa, avente ad oggetto sempre il Pnrr.

‘E’ sorprendente – esordisce Alessio Scocca – constatare che il Pd locale, come del resto anche quello nazionale, periodicamente ritorni a creare polemiche pretestuose travisando la realtà. 

Soltanto qualche settimana fa – continua il vice coordinatore di FdI – la Pepe scriveva testualmente che “si stava perdendo il treno del PNRR”, ora invece scrive che la quarta rata è stata sbloccata ma, attenzione, vengono persi milioni di euro per la nostra provincia. La verità, è che le modifiche alla quarta rata sono state approvate perché non solo sono giustificate, come sottolineato dalla Commissione UE, ma sono necessarie per portare a termine il Piano nell’interesse del Paese. Faccio notare che, ad ogni modo, il costo totale del piano in termini di miliardi rimane invariato. 

Il Governo – prosegue Scocca – agendo in maniera responsabile, ha deciso di puntare sui progetti che possono essere terminati entro la scadenza prevista del 2026, decidendo non di cancellare, bensì di finanziare con i Fondi di Sviluppo e Coesione, gli altri progetti. Quindi nessuna perdita, né in termini di opere che in termini economici.

Sono costretto a ricordare, a tal proposito, che invece la Regione Campania a guida PD – come già noto – è indietro nella spesa dei fondi di coesione. 

Non è Fratelli d’Italia ad affermarlo, ma un’analisi dei dati pubblicati sul portale Cohesion Data della Commissione europea, che certificano come sulla programmazione 2014-2020, fino al 30 giugno 2023, la spesa per il Fesr certificata della Regione e rimborsata a Bruxelles era pari a circa 2,8 miliardi di euro su 4,1 miliardi, cioè il 70% del fondo. Restano quindi da spendere e rendicontare entro la fine dell’anno circa 1,3 miliardi di euro, per non rischiare di perdere le risorse.

In sintesi – conclude – da un lato abbiamo i fondi del PNRR sbloccati e ottimizzati alla luce del mutato momento storico, dall’altra il rischio di perdere fondi europei perché la Regione è incapace di spenderli.

Credo, dunque, che chi prende i voti e abbandona i territori non sia il centrodestra, bensì chi quei territori li governa direttamente come il PD in Campania”.