Chiariello: “Il Benevento è l’assoluta favorita per la promozione”

Chiariello: “Il Benevento è l’assoluta favorita per la promozione”

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Il giornalista e volto noto di Campania Sport ha commentato così l’inizio stagionale del Benevento nella corso della puntata di ieri sera di Free Sport in onda su LabTV e condotta da Antonio Martone.

Di seguito, quindi, l’intervento di Umberto Chiariello:

SUL CAMPIONATO DI SERIE C: “Sono vari anni che il livello della Lega Pro è più basso rispetto a periodi ruggenti, in cui la gente che giocava in Serie C era di un livello veramente alto. Oggi in Eccellenza gioca gente che reputo negata per il calcio, all’epoca ricordo giocatori straordinari che per vari motivi non sono diventati campioni ma che erano famosissimi. Il livello del calcio italiano è notevolmente diminuito, in generale“.

SUL BENEVENTO: “Per me è la grande favorita, nell’Avellino non ci ho mai creduto. Il Catania potrebbe risalire ed è una squadra fatta per fare un campionato importante, ma non ci credo tantissimo. La Casertana è partita tardi, è una squadra interessante ma non è da vertice. La Turris come sempre con Caneo parte bene ma poi non è da vertice. Il Crotone è una buona squadra ma è molto più debole dell’anno scorso. Il Foggia non è neanche lontano parente di quello dell’anno scorso. La Juve Stabia è una squadra di 100euro: hanno fatto una squadra intelligente e può succedere qualcosa che nessuno si aspetta. Sulla carta, comunque, il Benevento per monte ingaggi e qualità della rosa è la grande favorita, anche se la Juve Stabia potrà diventare una competitor visto che altri competitor seri non ne trovo. Se il Benevento non dovesse vincere a mani basse sarebbe un harakiri clamoroso…“.

SUL DUO CARLI-ANDREOLETTI: “Questa scelta va in controtendenza con i nomi altisonanti ed è una scelta di lavoro. Le squadre mi piacciono quando hanno una propria logica. Il Benevento ha un giocatore come Ferrante che in questa categoria fa la differenza e tanti giovani che ho visto nascere e crescere. Talia giocava contro mio figlio, sapevamo tutti che fosse un talento. Pastina è figlio di Orlando, l’ho visto a un provino per il Napoli ed era già forte forte. Ci sono ragazzi che andrebbero valorizzati e oggi vengono valorizzati“.

SUL DECLINO DELLA STREGA: “L’anno scorso sono stati fatti troppi disastri. C’era una squadra da schiaffi, con cessioni incomprensibili come quella di Insigne e gente che non sudava la maglia. Persino in Serie A il Benevento stava facendo un campionato importante, lanciai un messaggio d’avviso ma si presero collera: alla fine avevo ragione io. Foggia è stato uno tsunami per Benevento. Il campionato vinto con Inzaghi ha fatto credere a tutti di essere maestri del calcio, anche il Presidente ha avuto un delirio di onnipotenza. Da lì in poi sono stati fatti diversi errori, dopo il campionato dei record, fino ad arrivare alla retrocessione. Mi dispiaceva parlare in maniera critica di una persona a cui possiamo essere anche affezionati, ma il calcio è una cosa seria e va fatto in modo serio. Una squadra con un monte ingaggi da promozione che retrocede vuol dire che a qualcuno va strappato il patentino, decidete voi chi“.

SULL’ESPERIENZA CON FABIO CANNAVARO: “Mi faccio spesso inimicizie gratuite, dissi che fu una scelta suicida, sbagliata da parte del Presidente. Lo dissi prima che lo prendesse: era l’uomo sbagliato nel momento sbagliato. Portò un entusiasmo immotivato, lo si porta nel continente europeo dopo anni di assenza e lo si porta in una categoria che lui non conosceva e dove c’erano giocatori che non correvano più. Un ragazzo delle giovanili del Benevento, all’epoca in squadra, mi disse “ma qui corro solo io”. Anche Cannavaro ha sbagliato ad accettare, si è giocato delle possibilità enormi perché comunque ha un nome da spendere”.