Benevento-Picerno, le pagelle dei giallorossi: Tello il peggiore, Agazzi soffre. Bene Pastina e Talia
Benevento CalcioCalcioBrutta prestazione, quella di questo pomeriggio, del Benevento. Impegnato in casa contro il Picerno, la truppa di Andreoletti riesce solo per il rotto della cuffia a portare a casa quantomeno un pareggio.
Tanta confusione, poca lucidità e quasi zero idee per una domenica pomeriggio davvero poco felice per la Strega. Nonostante le parole del tecnico, che a fine gara si è detto soddisfatto della prova, il Benevento non è riuscito quasi mai a costruire delle azioni manovrate, abbandonandosi a tentativi dei singoli, tra le altre cose oggi davvero poco ispirati.
Ne è venuta fuori una partita in cui il Picerno ha avuto più volte l’occasione di portarla a casa, non fosse altro che per il fatto che si è trovato per due volte in vantaggio. Sul 2-1, poi, con il Benevento in dieci i lucani avrebbero anche potuto aumentare il distacco portandosi sul 3-1. Una mancanza di cinismo che è costata cara, alla fine, alla compagine di mister Longo, beffata sul finale dal colpo di testa del 2-2 firmato dal polacco Kubica.
Le pagelle dei giallorossi.
PALEARI 5: Non è perfetto in entrambe le occasioni dei gol ospiti: prima esce su Murano, che poi insacca, quando non ce n’era necessità, spalancandole le porte alla punta del Picerno; poi, è un po’ goffo nell’uscita che porta al rigore del momentaneo 2-1.
EL KAOUAKIBI 5,5: Non difetta di applicazione e voglia, questo possiamo dirlo. Inizia braccetto nella difesa a tre e chiude centrale in quella a quattro. Dovrebbe fare meglio, soprattutto col pallone tra i piedi.
PASTINA 6: Tra i migliori dei suoi. Quando passa alla linea a 4, Andreoletti lo toglie preferendo, nell’arrembaggio finale, la velocità e la capacità di coprire all’indietro gli spaci di El Kaouakibi e Berra. Dal 23’s.t. MAROTTA 5,5: Bene per il gol e la personalità (ma nessuno aveva dubbi) di prendersi la responsabilità del rigore; male per l’ingenuità che lo ha portato all’espulsione.
BERRA 5,5: Meno preciso e solido del solito. Entrambe le reti degli ospiti vengono dalla sua zona di competenza.
KARIC 6: E’ il jolly a cui Andreoletti non rinuncia mai. Con il Picerno termina addirittura terzino destro. Va anche vicino al gol nella ripresa ma il suo colpo di testa è di poco alto sulla traversa.
TALIA 6,5: Probabilmente il migliore. Ha fatto discutere la scelta di Andreoletti di toglierlo nella fase finale. Dal 23’s.t. KUBICA 6,5: Non impressiona ma ha il merito – e mica è poco – di siglare il gol del 2-2. Speriamo possa essere l’episodio di svolta per la sua avventura sannita. Il voto è chiaramente indotto dalla marcatura.
AGAZZI 5: Non entra in partita, soffre il pressing e la densità del Picerno. Dal10’s.t. BOLSIUS 5,5: Impreciso. Potrebbe, vorrebbe ma ancora non fa. Sbaglia un gol da distanza ravvicinatissima, dopo un triangolo con Tello. Fa qualche buona giocata ma rischia anche di servire sul piatto d’argento, quando il Benevento ha perso gli equilibri, con un paio di errori di impostazione, il gol del 3-1.
IMPROTA 6: E’ chiamato a fare tutta la fascia e ci mette tanta voglia e corsa. E’ chiaro che è ancora in fase di recupero ma la crescita della squadra passa anche per il pieno recupero dei suoi uomini migliori, e lui è certamente tra questi.
TELLO 4,5: Il peggiore in campo. Sbaglia tanto, anzi troppo. Chiude regista e rischia, sempre con un appoggio sbagliato, di mandare in gol l’avversario.
CIANO 5,5: Se si accende lui, si accende anche il Benevento. Peccato che, però, al momento va ancora troppo a sprazzi. Forse ci vorrebbe un gol per sbloccarsi definitivamente.
FERRANTE 5,5: Palle giocabili per lui oggi davvero pochissime. Tanto lavoro sporco, pressing e lavoro per la squadra. El Tigre, però, avrebbe bisogno di essere servito molto meglio per tornare a ruggire.
ANDREOLETTI 5: Come abbiamo avuto modo di sottolineare in conferenza stampa, probabilmente per la prima volta non abbiamo la stessa idea rispetto all’analisi del match. Il mister si ritiene soddisfatto della prova dei suoi (a parer di chi scrive, probabilmente per tutelare la squadra e utilizzare il tradizionale metodo bastone-carota).
Quella contro il Picerno risulta, sempre a parer di chi scrive, tra le peggiori prestazioni offerte quest’anno dalla Strega. Solo gli episodi e un pizzico di fortuna, che non gusta mai, hanno permesso di evitare la sconfitta. Hanno lasciato perplesse alcune scelte, sia iniziali che in corso d’opera che il tecnico ha spiegato poi in conferenza stampa (leggi QUI).
Al di là dei singoli e delle scelte, resta il fatto che la squadra continua a faticare nella costruzione e nell’offrire una proposta di gioco di miglior livello che serve non solo o non tanto per una questione di gusto o di mera estatica ma soprattutto per rendersi maggiormente pericolosa e aumentare la propria capacità offensiva.
Da sottolineare, positivamente, lo spirito del gruppo, forgiato proprio dal tecnico. Senza quello le partite non si recuperano e non è la prima volta che il Benevento ci riesce. Come da lui stesso evidenziato sono le fondamenta necessarie per fare grandi cose; ora, però, c’è bisogno di fare il salto di qualità definitivo.