Arco di Traiano, ‘ApB’: “Lapidarium sempre più inutile, rinunciate”

Arco di Traiano, ‘ApB’: “Lapidarium sempre più inutile, rinunciate”

Politica

Di seguito nota stampa a firma dei consiglieri di “Alternativa per Benevento“.

A poche settimane dalla scadenza dei termini ultimi per il completamento delle opere Pics il progetto per l’Arco di Traiano è ancora una grande incognita. Un dato che la dice lunga sulla improvvisazione dell’azione amministrativa: non parliamo infatti di una delle tante bellezze della Città ma del monumento simbolo di Benevento. Possibile che non si poteva fare di meglio? Certo che sì. E più volte, inutilmente, abbiamo provato a dirlo.

La risposta è stata sempre la stessa: non disturbate il conducente. Il risultato? La situazione di buio in cui brancola il progetto. E qui neanche la sempre attiva macchina della propaganda mastelliana può fare molto.

Non dopo le parole del Soprintendente Gennaro Leva che ha escluso – almeno al momento – l’utilizzo di importanti reperti storici e archeologici all’interno dell’inutile “Lapidarium”. Conclusione alla quale eravamo arrivati noi per primi, sollevando a mezzo stampa e in Consiglio forti timori sulla gestione e la sicurezza di una teca che resterà esposta a tutto: alle intemperie e (purtroppo) ai vandali. Bastava un po’ di buon senso e invece è prevalsa la solita boriosa ostinazione.

E dunque il “Lapidarium” – struttura che per definizione è adibita ad ospitare ed esporre qualcosa – resterà vuoto non si sa per quanto tempo. Sarà solo un ingombro di dubbio gusto posizionato a pochi metri dal monumento che da secoli caratterizza la nostra Città agli occhi del Mondo. Ma evidentemente sono altre le questioni che stanno a cuore a palazzo Mosti.

Una su tutte: spendere purché si spenda. A prescindere dalla qualità degli interventi, anche a costo di rovinare ciò che la storia ci ha lasciato in eredità. Prima che sia troppo tardi, per l’ultima volta lanciamo un appello all’amministrazione: fermatevi, magari perderete l’occasione per un nuovo taglio del nastro ma noi tutti ci risparmieremmo un’inutile offesa alla bellezza della nostra città”.