Benevento, Agostinelli: “I primi 20 minuti contro il Giugliano da Serie A. L’importante è la continuità”

Benevento, Agostinelli: “I primi 20 minuti contro il Giugliano da Serie A. L’importante è la continuità”

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L’ex allenatore del Benevento, oggi nell’organigramma della società giallorossa, è intervenuto nel corso della trasmissione OttoGol, in onda su OttoChannel.

Di seguito, quindi, l’analisi di Andrea Agostinelli sulla pareggio della Strega nel derby contro il Giugliano e non solo:

SUL PAREGGIO CONTRO IL GIUGLIANO: “Per i primi 20 minuti sembrava di vedere una squadra di Serie A contro una di Serie C. Con il gol e la facilità nel mettere sotto l’avversario può essere che i giocatori si siano rilassati, gli avversari se ne sono accorti e hanno fatto una seconda metà di primo tempo creando tante occasioni. E’ un’occasione persa, ma magari l’hai guadagnata con la parata del 95esimo. Nel campionato non ti regala nulla nessuno, il Benevento ha le doti per arrivare dove tutti sappiamo ma ci vuole anche pazienza perché non può andare tutto sempre nel verso giusto. Oggi non bisogna snobbare nessuno, e il Benevento non lo ha fatto. Il problema è stato durante la partita, ci sono stati momenti chiave in cui è stato troppo dietro dando un minimo di speranza al Giugliano. All’inizio non capivano contro chi stessero giocando, poi si sa che contro il Benevento giocano tutti la partita della vita perché sanno di non avere nulla da perdere. Lì devi colpire, quando sei in giornata come accaduto nei primi 15-20 minuti devi andarli ad ammazzare perché se rimetti in parità la situazione psicologica poi gli avversari vengono fuori“.

SU KARIC E IMPROTA: “Karic è stato assolutamente il migliore in campo, con lui poi anche giocare a tre a centrocampo. Quando si è spostato mediano davanti alla difesa ha costretto gli avversari a giocare in modo diverso. E’ giusto che Ciano non vada a correre dietro agli avversari perché non ha la qualità per farlo, Karic invece sì. Improta può fare ancora di più per le qualità che ha, ma ha fatto una buona partita“.

SUI CAMBI DI ANDREOLETTI: “Se avesse messo un difensore e avesse preso gol allora avremmo detto che si era difeso troppo e che non era andato a chiuderla. Dico invece che i tre che sono entrati sono entrati al di sotto delle loro possibilità, erano freschi e avrebbero dovuto dare un maggior aiuto alla squadra. Avrebbe potuto anche mettere Terranova a 10′ dalla fine sul 2-1, sarebbe stata una cosa comprensibile, ma ha avuto altre sensazioni. Oggi col senno del poi è più facile parlarne, ma mi sembra che dalla panchina il Benevento sia un gruppo sano. Gli errori si fanno, li fanno tutti gli allenatori: in questa partita c’è l’amaro in bocca, ma ci sta. L’importante è dare continuità“.

SULL’ABBONDANZA DELLA ROSA GIALLOROSSA: “Quando non ce l’hai dici come faccio a giocare, quindi sempre meglio avere abbondanza. L’allenatore deve fare delle scelte e magari ci deve pensare un po’ di più, questo è il suo mestiere. Ci sono cinque cambi, il che aiuta nella gestione“.

SU CIANO: “L’allenatore vede bene la gente che si impegna e non crea problemi, lui è un gran professionista nello spogliatoio. Se giochi con una punta hai bisogno di uno stoccatore che abbia nel piede il colpo vincente della partita, lo aspetti. Prima di fare uscire Ciano deve proprio andare male, ce ne sono pochi in giro come lui. Non è in forma attualmente, lo si vede. Tante volte l’allenatore sostituisce un giocatore meno decisivo anche se sta facendo un’ottima prestazione piuttosto che un giocatore che sta giocando male ma che ha nei piedi il colpo che ti può far vincere la partita. Ciano, però, deve capire che da lui ci si attende di più, credo lo sappia“.

SU CICIRETTI: “Sono convinto che se Andreoletti lo vede bene allora lo mette dentro. Andreoletti ha tante alternative quindi deve pensare al bene della squadra. Ciano non è in forma e può essere che venga messo in discussione già questa settimana, ma deve vedere bene anche l’alternativa. Bisogna vivere la settimana“.

SULLA CLASSIFICA: “Va capito se vuoi essere primo ora o a fine campionato. I valori verranno fuori col passare del tempo. La Virtus Francavilla contro il Benevento ha fatto una buona partita, ora è in fondo. Se tu alla prima di campionato avessi detto che alla tredicesima giornata il Benevento sarebbe stato a due punti dalla prima in classifica, io ci sarei stato alla luce della retrocessione. Il Benevento non ha ancora potuto mettere dentro tanti giocatori importanti, quindi ci sono margini di miglioramento e di crescita. La Casertana è una squadra di gamba, è pericolosa. La Juve Stabia è una sorpresa ma sta giocando davvero bene. Queste due, più Avellino e Benevento, sono le squadre più pericolose. Non sono d’accordo, però, sul fatto che l’Avellino sia più forte del Benevento: non si sono ancora visti giocatori importanti e Ciano non è ancora in condizione“.