Benevento, Carfora: “All’esordio ero spaesato, è stato improvviso ed emozionante. Buffon mi ha detto che…”
Benevento CalcioCalcioIl giovane attaccante del Benevento, attualmente impegnato con la Nazionale Under 18, ha rilasciato un’intervista a Cronache di Spogliatoio ripercorrendo gli ultimi mesi della sua carriera calcistica.
Di seguito, quindi, le dichiarazioni di Lorenzo Carfora in merito al suo esordio con la Strega e non solo:
SUL LAVORO DELLE GIOVANILI DEL BENEVENTO: “Lavorano bene a livello giovanile. Sono molto legato a Napoli, la città in cui sono nato, e riesco a vivermela giocando a pochi chilometri di distanza“.
SULL’INASPETTATO ESORDIO IN GALLOROSSO: “Giocavo nell’Under-17 e ho bypassato la Primavera, è stato improvviso. All’esordio ero spaesato. Molto. Sono entrato al 45’, all’intervallo, giocare 45 minuti a 17 anni è emozionante. Poi quando ho fatto l’esordio da titolare a Bari, mi tramavano le gambe. È stata dura“.
SULLA CRESCITA NEL FINALE DELLA SCORSA STAGIONE: “Dopo Benevento-SPAL, quando abbiamo perso lo scontro diretto per la salvezza, sono cresciuto. Mi sono messo a piangere, lacrime liberatorie. Il tasso di errore è ridotto rispetto alle giovanili, il livello è altissimo“.
SUL SUO IDOLO: “Il mio idolo si chiama Giacomo Raspadori. Mi ha colpito la sua personalità in una piazza importante. Sono stato contento di averlo incontrato un anno fa, perché abbiamo lo stesso procuratore“.
SUGLI INCONTRI CON I BIG DEL CALCIO: “Ho avuto modo di parlare con Fabregas e Nainggolan, per chiedergli la maglia dopo le partite contro Como e SPAL. L’incontro che mi ha fatto venire la pelle d’oca è stato con Buffon, gli ho chiesto la maglia ma l’aveva già promessa ad Acampora. Però mi ha preso da parte, dicendomi: ‘Guarda che ho visto come giochi, ti ho seguito nelle ultime partite’. Sono rimasto di stucco».
SULLE CONVOCAZIONI IN UNDER 18: “Con mister Franceschini mi trovo alla grande, e anche con il gruppo. Le rose cambiano spesso ma si è creata un’ottima alchimia“.
Foto: Benevento Calcio