Cannavaro: “Giudicarmi solo per il Benevento è limitante”

Cannavaro: “Giudicarmi solo per il Benevento è limitante”

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L’ex allenatore del Benevento, in un’intervista rilasciata a SportMediaset in occasione di un viaggio speciale organizzato da Wizz Air, ha parlato della sua voglia di tornare ad allenare tornando sulla sue esperienza sulla panchina giallorossa.

Queste, quindi, le parole di Fabio Cannavaro:

SULLA POSSIBILITA’ DI ALLENARE IN SERIE A E SULL’ESPERIENZA AL BENEVENTO: “Dipende dalla situazione, qualunque chiamata va valutata e presa in considerazione. Che sia Italia, Europa o allargare gli orizzonti. La gente sa che tu hai la possibilità di far conoscere le tue idee e trasmettere la tua esperienza. Certo, se uno viene valutato solo per quanto è accaduto a Benevento è limitante. Guardate De Zerbi: nei primi anni è andata male, adesso allena in Premier League. O c’è anche Mazzarri: viene da situazioni non bellissime ma allena. Pure Lippi è stato esonerato ma ha vinto i Mondiali“.

SUL SUO POSSIBILE APPRODO SULLA PANCHINA DEL NAPOLI: “Non c’è stato nulla, in occasione di Napoli-Empoli sono andato a vedere la partita e De Laurentiis, per educazione, ci ha messo (era insieme al fratello Paolo, ndr) vicino a lui. Se credevo davvero di poterlo allenare? Se non ti chiamano come fai a crederci? Adesso hanno trovato Mazzarri, già c’è stato e conosce l’ambiente. Speriamo si risolva la situazione”.

SULLE OFFERTE RICEVUTE DALLA CINA: “In Asia fortunatamente il mercato è diverso. Ho lavorato tanto lì e hanno apprezzato il lavoro che ho fatto. Ho anche vinto due campionati. Io non decido di stare fermo, sono gli altri che scelgono di lasciarti a casa. Il mio progetto è allenare sperando che arrivi l’occasione giusta. E me lo auguro fortemente. Più che aggiornami e allenare…bisogna studiare, allenare e vedere cosa accade. Prima o poi una chiamata arriverà”.

SULLA VOLONTA’ DI TORNARE AD ALLENARE: “Ho iniziato grazie a Lippi arrivando in una società in Asia che per chi non conosce il calcio internazionale può essere anche nulla. Nei campionati europei che hanno un forte richiamo mediatico c’è chi ci arriva prima e chi dopo. E chi non ci arriva proprio. Guarda Xavi: ora è al Barcellona ma ha iniziato in Qatar. Dopo un anno in Qatar è andato in Catalogna. Dipende dalle opportunità, dalle situazioni che si creano. Io alleno da 10 anni, voglio tornare”.

SULLA GEOGRAFIA DEL CALCIO: “Si può allenare ovunque: guardate Montella, in Italia non allenava da quattro anni. Ma è andato in Turchia, ha fatto un anno in un club e adesso è in nazionale. Oppure Ancelotti: in Italia lo hanno mandato via ed è finito al Real Madrid vincendo. Insegnando calcio lì. La carriera di un allenatore è fatta di alti e bassi. Fortunatamente la nostra scuola è apprezzata in tutto il mondo. Parlano di esperienza rifletto a quando ero in Cina: faccio fatica a trovare tanti allenatori di quel livello adesso in Europa“.

Foto: LaPresse