Benevento, Andreoletti: “Ora servono risposte, mi aspetto l’atteggiamento giusto”

Benevento, Andreoletti: “Ora servono risposte, mi aspetto l’atteggiamento giusto”

Benevento CalcioCalcio

L’allenatore del Benevento ha preso parte alla consueta conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Monterosi Tuscia.

Matteo Andreoletti ha presentato così la sfida interna tra giallorossi e biancorossi, analizzando anche la condizione di alcuni singoli e delle tattiche della squadra dopo la sonora sconfitta di domenica scorsa contro il Monopoli.

Di seguito, quindi, le parole del tecnico della Strega in merito all’incontro valido per la quindicesima giornata di campionato in programma al Ciro Vigorito domani sera alle 20:45:

SULLA SETTIMANA DI ALLENAMENTO DOPO LA SCONFITTA CONTRO IL MONOPOLI: “E’ stata una settimana lunga, ne avremmo fatto volentieri a meno. Abbiamo analizzato il 3-0, come è giusto fare dopo una sonora sconfitta, per capire cosa non ha funzionato e su cosa lavorare meglio. La squadra ha lavorato molto bene in settimana, con umiltà e a testa bassa come sempre. E’ stata una settimana positiva, nei primi giorni di allenamento il sorriso era venuto meno ma con il passare dei giorni è salita la voglia di non pensare più al 3-0. La squadra è pronta ad affrontare la prossima partita“.

SULLE SPIEGAZIONI DELLA SCONFITTA DI MONOPOLI E SULL’ATTESA REAZIONE: “Mi piace essere onesto e sincero, come lo sono stato con la squadra il giorno successivo alla partita. Ci sono tre modi per analizzare questa sconfitta: pensare che tutto sia sbagliato e niente stia funzionando fermo restando che siamo secondi in classifica e abbiamo fatto 12 risultati utili consecutivi, non dobbiamo però neanche pensare che non sia successo niente e che sia solo una casualità perché non porta a niente, la terza analisi che penso sia quella più corretta a livello di mentalità vincente è quella di mantenere le certezze che abbiamo ma lavorare sugli errori che abbiamo fatto perché sono stati tanti. Dobbiamo essere sempre super-motivati, non dobbiamo sottovalutare nulla. La partita di domani ci deve dare risposte, dalle sconfitte si cresce e noi dobbiamo crescere in tal senso quindi ci deve servire da lezione. Un giornalista di Monopoli ha detto che qualsiasi squadra avrà momenti di difficoltà, ma la squadra che uscirà dal momento di difficoltà con maggior equilibrio allora vincerà il campionato. Ogni partita in questo campionato è aperta a qualsiasi risultato, non serve catastrofismo né presunzione perché c’è bisogno di equilibrio. Se siamo equilibrati nelle valutazioni a livello di ambiente allora potremmo uscirne, altrimenti diventa difficile fare un campionato di alto livello“.

SULLE CONDIZIONI DI BERRA: “Sta bene, è praticamente a completa disposizione. Sicuramente potrà essere utile nella partita di domani“.

SULLA SQUALIFICA DI PASTINA E SUI DIFFIDATI: “Non sto facendo valutazioni diverse che non riguardino la partita di domani. La formazione che metterò in campo sarà la migliore per vincere, non mi interessa fare conti in vista delle altre partite. Pastina è un giocatore importante, mi fa piacere lo sia diventato, ma ho altri giocatori per sostituirlo. Devo tenere conto soprattutto del minutaggio, far giocare Terranova dall’inizio poi potrebbe voler dire sostituirlo a partita in corsa. Rientra Berra, c’è Capellini e c’è Viscardi che però è un ragazzo giovane. Dovrò fare valutazioni non solo su chi partirà ma anche su chi potrebbe chiudere la partita nel migliore dei modi“.

SUI DUBBI DI FORMAZIONE: “Di certezze ne ho poche, fino a poco fa ragionavo sulle soluzioni e probabilmente neanche la rifinitura di questo pomeriggio mi toglierà tutti i dubbi. Ho tanti ragazzi che lavorano bene e mi mettono in difficoltà, questo è un elemento positivo. In difesa mancherà Pastina, squalificato, ma rientra Berra; devo tenere conto anche dei minuti che hanno i singoli nelle gambe. A centrocampo ci sono alternative, come anche nel reparto offensivo: ci sono tanti giocatori di qualità e c’è la voglia di mettere in campo la maggior qualità possibile, ma serve anche equilibrio“.

SUI POSSIBILI AVVICENDAMENTI E SULLA PARTITA DI DOMANI: “Sicuramente voglio cercare di sfruttare e dare chance a qualche giocatore che in questo momento ha avuto meno spazio ma che ha spinto durante la settimana. Diventa fondamentale in questo periodo, la partita di domani guardando la classifica potrebbe sembrare facile ma non lo è, anzi. Sto valutando di mettere giocatori psicologicamente carichi, che vivano la partita di domani come una finale. E’ una partita che dovremmo affrontare bene. Non voglio regalare niente a nessuno, quindi chi giocherà vuol dire che se lo sarà meritato“.

SU CICIRETTI: “E’ uno di quei giocatori che mi sta mettendo in difficoltà. Ieri ha avuto un leggero risentimento ma spero non sia niente di grave, lo valuteremo oggi pomeriggio. Abbiamo bisogno di tutti, domani sarà fondamentale mettere in campo chi sente l’importanza della partita. Abbiamo bisogno di ritrovare le nostre certezze, sarebbe fondamentale vincere magari attraverso una prestazione di qualità“.

SUL CAMBIO TATTICO: “Nell’ottica di mantenere l’equilibrio non penso sia utile stravolgere tutto per una partita. E’ giusto mettersi in discussione e capire cosa non ha funzionato, abbiamo provato e stiamo provando qualcosa di diverso tramite accorgimenti tattici che potremmo utilizzare già da domani ma senza andare a stravolgere l’identità di questa squadra“.

SUL MONTEROSI TUSCIA: “Nelle trasferte che ha fatto ha sempre messo in difficoltà le big che ha affrontato. Oggi arriva un avversario che ha giocato a Crotone, era 1-1 e ha preso gol in dieci nel finale. Ad Avellino è passata in vantaggio, salvo perdere 2-1 nel finale. Spero che domani non sarà così, ma affrontiamo un avversario che non verrà a regalarci nulla perché ha bisogno di punti come ne abbiamo bisogno noi perché non abbiamo alcuna intenzione di staccarci da chi ci precede in classifica. Queste partite sono complicate per un motivo abbastanza semplice: da una parte devi avere aggressività e intensità per non sopperire all’avversario che sarà davvero tanto determinato, al tempo stesso però devi essere tranquillo e razionale quando hai la palla senza farti prendere dalla foga. Serviranno veemenza e determinazione, ma anche tranquillità e lucidità per capire che se non passi in vantaggio subito c’è sempre tempo per andare a riprenderla“.

SULL’IMPORTANZA DELLA VITTORIA IN VISTA DI DOMANI: “Credo che a noi le pressioni non siano mai mancate, le aspettative nei nostri confronti sono alte perché il Benevento deve andare a vincere su ogni campo ma in questo girone è molto difficile. Quella di domani è una partita importante, in quanto allenatore ho l’obbligo di far passare il messaggio di non sottovalutare la partita e di non entrare in campo con l’atteggiamento sbagliato, cosa che è accaduta raramente. Vogliamo vincere, mi sembra scontato, ma la cosa importante è di non sbagliare atteggiamento ed essere superficiali: non possiamo permettercelo, non sarà facile. Domani sarà una partita complicata, abbiamo bisogno anche del nostro pubblico che è un pubblico maturo e domani come ha sempre fatto ci aiuterà. Se avremo grande maturità, umiltà e se saremo tutti uniti sia all’interno che all’esterno dello stadio sarà tutto più facile in una partita complicatissima“.

SULLA SITUAZIONE IN CLASSIFICA: “Ci siamo trovati praticamente sempre a giocare dopo gli avversari, questo un po’ di pressione la mette anche se preferisco essere padrone del mio destino sapendo che ho bisogno di vincere piuttosto che stare lì a gufare. Chi gioca prima o dopo un minimo di scompenso lo ha sempre, ma dobbiamo comunque sempre fare la nostra partita. Domani non affrontiamo Juve Stabia o Avellino quindi non dobbiamo pensare a loro, ma al Monterosi“.

SULLA CENTRALITA’ DELL’ATTEGGIAMENTO: “Credo che quando perdi 3-0 devi avere l’umiltà di stare zitto e accettare tutte le critiche che arrivano, poi metterti a lavorare a testa bassa. Poi, parlo per me, devi analizzare tutte le critiche che sono arrivate discernendo tra critiche costruttive e non costruttive. A quel punto nelle critiche costruttive devi capire quali possano essere utili per migliorare. Da parte mia c’è massima disponibilità al confronto. La perfezione è un po’ un’utopia, domani non mi aspetto una partita perfetta sotto il profilo tecnico perché veniamo da una sconfitta sonora, ma mi aspetto una partita perfetta per quanto riguarda l’atteggiamento. Monopoli ci deve essere da lezione, serve una risposta al pubblico ma soprattutto a noi stessi perché non eravamo quelli delle 13 partite precedenti, ci metto anche Torre del Greco. Domani dobbiamo essere perfetti nell’atteggiamento e nell’umiltà“.

SULL’IMPORTANZA DELL’EQUILIBRIO: “Sono giovane, ma penso siano 9 anni che alleno i grandi. Penso di non essere mai stato additato come difensivista, evidentemente sono cambiato. Il compito di un allenatore è valorizzare al massimo il materiale umano che hai, questo devo fare. Su 100, penso che al 90% lavoriamo sul possesso palla e la restante parte sul non possesso. Non è il numero di attaccanti in campo a qualificare la manovra o a renderla maggiormente offensiva, dobbiamo migliorare sul fattore qualitativo e sull’essere cinici. Questa categoria ha bisogno di equilibrio, nelle ultime partite non lo abbiamo avuto soprattutto in fase di non possesso. La solidità difensiva è venuta un po’ meno, correggendo lì poi qualcosa in avanti siamo sempre in grado di farla e costruirla“.

SULLA GESTIONE DELLA PARTITA: “Quando vedo una squadra che non gestisce bene il vantaggio penso a cosa posso fare meglio io, come atteggiamento da trasferire e come tattica. Se sono supportato da giocatori carismatici in campo, poi, diventa sempre più facile“.

SUL RENDIMENTO DEI BIG: “Provo sempre a essere coerente con me stesso. Da allenatore oggi, analizzare e dire che Ciano non ha fatto gol, è molto semplicistico. Io devo invece pensare a come risolvere questa cosa, a cosa poter fare per mettere in condizione Ciano di fare gol. Ciano per dirne uno, il primo che mi viene in mente. Devo quindi cercare di sfruttare meglio i calci piazzati, svincolarmi da schemi prestabiliti e metterlo in condizioni di inventare, giocare maggiormente tra le linee. Se oggi Ciano, Bolsius, Ciciretti e Tello non hanno dato il loro contributo effettivo la responsabilità è dell’allenatore che non li ha messi in condizione di esprimersi al massimo“.