Benevento, Ferrante: “Contro la Juve Stabia vogliamo vincere, darò tutto per la maglia”
Benevento CalcioCalcioL’attaccante del Benevento, tornato al gol dopo due mesi di digiuno contro il Monterosi Tuscia, è intervenuto come ospite nel corso della trasmissione OttoGol in onda su OttoChannel per commentare il momento della Strega.
Queste, quindi, le parole di El Tigre Alexis Ferrante:
SUL RITORNO AL GOL E ALLA VITTORIA: “Sono stati due mesi di sofferenza. Sono contento di essere tornato al gol soprattutto perché abbiamo vinto, erano due settimane che mancava quel sorriso in più che la vittoria ti dà e che oggi abbiamo“.
SUL POCO AIUTO DELLA FORTUNA: “Ho preso il quarto legno del campionato, spero che d’ora in poi sia palo interno e poi il pallone vada in porta. A volte per cercare di calciare bene ritardi quel secondo e prendi palo, spero che si trasformino in palo-gol“.
SULLA SOFFERENZA NEI FINALI DI PARTITA: “Dovremmo essere più bravi a gestire questi momenti. A volte serve sparare la palla in tribuna, prendere fallo e addormentare la partita con il gioco. Ci stiamo lavorando. Gli episodi determinano le partite: contro il Monterosi Tuscia se la traversa di Marotta o il mio palo fossero entrati sarebbe finita 3-0 e staremmo parlando di altro. Loro, ovviamente, nel finale hanno lanciato la palla lunga per provare a riaprirla. A volte comunicare, fare fallo o evitare di spingersi in avanti serve. Abbiamo analizzato la partita e ci siamo detti queste cose, a volte andiamo in avanti per cercare di chiuderla senza pensare a quello che rischiamo di conseguenza. Dobbiamo gestire meglio le partite, soprattutto nel finale, cercando di chiuderle quando dobbiamo chiuderle per portare a casa in tranquillità determinate occasioni. Il Monterosi è forte, ma troveremo anche squadre più forti e più brave in ripartenza quindi dobbiamo cercare di limitare questi errori“.
SUL GIOCARE CON DUE PUNTE, CON DUE TREQUARTISTI ALLE SPALLE O CON LE MEZZ’ALI: “A volte quando sei lì davanti hai bisogno di supporto, soprattutto quando giochi contro squadre che si chiudono dietro. Quando sono solo davanti con uno o due trequartisti ho più spazio per gettarmi in profondità senza dover andare incontro, perché già lo fa il trequartista. Mi trovo bene con entrambi i moduli, magari da solo poi manca del peso in area avversaria. Noi cerchiamo di fare quello che dice il Mister“.
SULL’IMPORTANZA DI IDENTITA’, FAME E ORGANIZZAZIONE IN SERIE C: “Secondo me noi abbiamo queste caratteristiche, altrimenti molte partite le avremmo perse o non le avremmo rimontate. Questa squadra ha identità e senso d’appartenenza che da quel che ho capito mancavano da un paio d’anni. Non è facile venire qui e far sì che sia tutto rosa e fiori dopo annate difficili, ma siamo un grande gruppo e abbiamo tutti senso d’appartenenza. Chi è rimasto è ripartito, chi è arrivato ha grande fame. Alcune squadre non hanno i cambi o i ballottaggi che abbiamo noi in panchina, alla lunga questo verrà fuori perché ci alleniamo tutti a duemila all’ora. Siamo forti per questa categoria, piano piano stiamo venendo fuori ma non è e non sarà facile perché in ogni partita ci sarà da battagliare. A volte dobbiamo essere meno belli ma più pratici, il risultato è quello che conta e chi c’è insegue un obiettivo comune“.
SULLA POSSIBILE PRESUNZIONE NEL GIOCARE PER IL BENEVENTO: “Presunzione no, non direi proprio. E’ normale, però, che quando le squadre giocano contro di noi siano più cattive e aggressive, determinate, e noi siamo chiamati a pareggiare i loro livelli. Questa squadra però non è presuntuosa“.
SULLE CARATTERISTICHE DELLA STREGA: “Fino ad adesso abbiamo dimostrato di essere una squadra che lotta, che lascia l’anima in campo. Sicuramente a livello di gioco stiamo cercando di proporre ciò che chiede il Mister, in alcune partite abbiamo fatto molto bene. Non si può pretendere di dominare la partita per 90 minuti, nessuno ci riesce, ma ci stiamo lavorando. A volte non è facile ripartire dalla situazione in cui versava il Benevento, non vedo tutto negativo: possiamo dire la nostra, ce la giocheremo fino alla fine e poi vedremo cosa succederà“.
SULLA ROSA GIALLOROSSA E DELLE DIRETTE CONTENDENTI: “Per me siamo una grande squadra, siamo stati costruiti per provare ad arrivare a un obiettivo ben preciso. Siamo una delle squadre più attrezzate, anche solo a livello di nomi in rosa ci sono giocatori che hanno giocato in categorie superiori. Ci sono squadre molto attrezzate, come l’Avellino almeno a livello di nomi, ma noi sulla carta siamo là“.
SU PALEARI E SUI LEADER DELLA SQUADRA: “Gli ho detto che è stato un grande, ha tenuto su la squadra fino all’ultimo facendo uscite importanti e non facili. Oggi gli ho fatto di nuovo i complimenti in allenamento. Ha grande personalità, penso che il leader non è solo quello che parla ma che lo dimostra con i fatti. Paleari non parla tanto, ma in campo ho tanta fiducia in lui. Marotta invece è più carismatico, parla. Io sono molto tranquillo, anche se in campo divento un’altra persona: voglio vincere“.
SUL DERBY CONTRO LA JUVE STABIA: “Mister Pagliuca l’ho incontrato a Lucca, curava praticamente ogni dettaglio e non mi sorprende il fatto che la Juve Stabia abbia preso pochi gol perché già allora era così: non voleva prendere gol e voleva creare i presupposti per farli. Andremo a Castellammare per vincere, abbiamo voglia di portare a casa il risultato e portarci lì in alto. Sarà una partita combattuta, probabilmente verrà decisa da episodi. Faremo la partita della vita, come fosse una finale, cercando di portare il risultato a casa perché è quello che conta. Non tirerò indietro la gamba, darò tutto per questa maglia cercando di fare gol“.
Foto: Screen OttoChannel