Benevento-Avellino 0-1, le pagelle dei giallorossi

Benevento-Avellino 0-1, le pagelle dei giallorossi

Benevento CalcioCalcio

Cade in casa il Benevento contro l’Avellino, nel derby d’alta classifica valido per la diciassettesima giornata al Vigorito.

La Strega, alla terza sconfitta nelle ultime quattro partite e alla seconda sconfitta consecutiva in un derby, non è riuscita a sfruttare le tante occasioni create tra le mura amiche ed è stata affondata da un gol in contropiede di Patierno nell’unica conclusione verso lo specchio dei Lupi al 41esimo del primo tempo. I giallorossi, dopo questa partita, restano a 29 punti ma scendono al quinto posto in classifica in compagnia del Crotone e, in caso di successo questa sera, anche del Taranto. I biancoverdi precedono i sanniti con 30 punti, a -1 dalla Casertana terza. Il Picerno, secondo, è a 33 punti, mentre la Juve Stabia capolista è lontana 7 lunghezze (le Vespe, in vetta, hanno 37 punti).

Paleari 6: L’Avellino crea poco, ma quel poco basta per conquistare i tre punti nel derby contro il Benevento. L’estremo difensore giallorosso, chiamato in causa davvero poche volte, risponde presente e in occasione del gol non può nulla. Limitati al minimo necessario i rischi, in virtù delle pochissime sortite offensive degli ospiti.

El Kaouakibi 5: Nel primo tempo soffre, e tanto, i tentativi di imbucata offensiva degli avversari. Si perde D’Angelo in qualche occasione, nel gol decisivo non va a contrasto per fermare il cross. Nella ripresa la situazione migliora, complice la possibilità di agire più da esterno che da difensore.

Terranova 6: Su Gori, di cui è il diretto marcatore, fa buona guardia nel corso di tutta la partita, se non in occasione del gol in cui, come tutta la retroguardia giallorossa, è mal posizionato. Questo l’unico neo di una prestazione di sostanza e qualità, al rientro da titolare. Dal 30’s.t. Ciano 5,5: Da lui ci si aspetta sempre la giocata vincente, ma quest’anno non arriva praticamente mai. Qualche calcio da fermo, qualche tiro dalla bandierina, ma nulla di più. Doveva essere inamovibile dello scacchiere giallorosso, necessita di ritrovare la condizione per tornare a essere decisivo.

Berra 5,5: Il duttile difensore giallorosso offre la solita prestazione di carattere e precisione. In una sola occasione, che purtroppo si rivelerà fatale, si perde il diretto avversario, Patierno: è una disattenzione che lascia l’attaccante biancoverde libero di segnare e costa carissimo al Benevento.

Improta 5,5: Si propone spesso, prova a farsi vedere dai compagni per creare pericoli nella trequarti avversaria ma viene spesso ignorato. Quando prova a impensierire la difesa biancoverde, poi, gli elementi impiegati sull’out mancino irpino rispondono presente. Colpisce una traversa clamorosa nel primo tempo, sbagliando un gol già fatto, poi torna a offrire sprint, cross (spesso imprecisi) e intensità sulla corsia destra.

Pinato 6: Quel quarto d’ora in campo dimostra quanto possa essere importante per il Benevento, ma prima deve mettere a punto le problematiche fisiche andando incontro alla miglior condizione. Dal 19’p.t. Tello 5,5: Il suo ingresso in campo, praticamente a freddo, potrebbe sul momento aver stupito un po’ tutti. Nonostante venga definito in via di addio, il centrocampista colombiano fa il suo in mezzo al campo e prova a creare trame interessanti, cercando spazio soprattutto tra le linee della difesa biancoverde.

Agazzi 5,5: Non riesce a imporre i ritmi che la squadra deve mantenere, fatica a costruire nonostante alcuni cross e geometrie di rilievo. Una prestazione che potrebbe essere sufficiente, ma da lui ci si aspetta quel quid in più che possa fare la differenza in mezzo al campo. Dal 30’s.t. Bolsius 5,5: Entrando nella ripresa incide di più rispetto a quando parte titolare, è evidente. Prova subito a rompere le linee con i suoi strappi, ma il muro eretto dai Lupi è difficile da scardinare nonostante le tante presenze offensive.

Karic 4,5: Troppi errori di misura, purtroppo nelle ultime uscite non riesce più a esprimersi ad alti livelli come invece faceva a inizio stagione. Da una sua leggerezza nasce la rete del definitivo 1-0 irpino e, sempre dai suoi piedi, escono palloni spesso imprecisi che mettono in difficoltà i compagni. Dal 16’s.t. Talia 6: Da subentrato, nonostante non sia al 100%, fornisce la prestazione di qualità e carattere che da lui ormai ci si aspetta. Prova subito a impensierire Ghidotti con una grande conclusione dalla distanza, poi continua a giocare con determinazione.

Masciangelo 6,5: E’ sicuramente uno dei migliori della Strega, se non altro per la determinazione e la caparbietà che ci mette dal primo all’ultimo minuto sulla corsia mancina. Corre, attacca e difende, a volte potrebbe risultare testardo in alcuni dribbling ma sicuramente è una costante spina nel fianco per gli avversari.

Marotta 6: Si sbraccia, corre e litiga con gli avversari, ma non riesce a incidere praticamente. Buona l’intesa con Ferrante, il suo apporto è più carismatico che tecnico-tattico. Sbaglia poco, anche in fase di costruzione nella trequarti offensiva, ma in area avversaria rischia di essere a volte confusionario. Inventa l’occasione nel recupero con il pallonetto a superare Ghidotti, salvato da Cionek sulla linea.

Ferrante 5,5: Si batte lungo tutto il fronte offensivo, la complicità con Marotta è evidente e potrebbe essere uno dei punti di partenza da qui in avanti. Le occasioni più ghiotte capitano sui suoi piedi o sulla sua testa: pesa, in termini di risultato, l’errore a centro area della ripresa, con il pallone spedito sul fondo da ottima posizione. Dal 30’s.t. Sorrentino 5,5: Andreoletti decide di buttarlo in mischia nel finale, provando a sfruttare i suoi centimetri in area di rigore. E’ un ragazzo del 2003, lo ha ribadito anche il tecnico bergamasco, e in quanto tale è ancora acerbo.

Andreoletti 5,5: Inizialmente schiera la Strega, magari anche coraggiosamente, con un 3-5-2 munito di due punte di riferimento. Per fare ciò, però, è necessario un centrocampo di gamba e di spinta, ma così non è complice anche il cambio obbligato di Pinato dopo neanche 20′ di gioco. Prova a incitare la squadra alla ricerca del gol, le occasioni create sono tante ma la rete non arriva. Nel secondo tempo si gioca tutte le carte a sua disposizione, inserendo praticamente tutti i giocatori offensivi che ha in panchina: purtroppo, però, i risultati contano sempre di più in questo momento della stagione e nelle ultime uscite il suo Benevento ne ha collezionati solo di negativi. E’ onesto anche in conferenza stampa, in risposta alla domanda sul suo possibile esonero: “Ho dato il massimo e continuerò a farlo, se non sentissi la fiducia della società avrei già dato le dimissioni“. Centrare l’obiettivo promozione con una squadra appena retrocessa può non essere facile, ma a questo punto viene da chiedersi se le colpe siano da imputare solo al tecnico bergamasco o anche ai giocatori che non stanno rendendo come dovrebbero.

Foto: Screen YouTube Lega Pro