Carli: “Mi prendo le mie responsabilità, dobbiamo farci tutti un esame di coscienza ma io non mollo”

Carli: “Mi prendo le mie responsabilità, dobbiamo farci tutti un esame di coscienza ma io non mollo”

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Nel post-gara di BeneventoCatania, terminato con il poker subito dalla Strega per mano degli Elefanti, nella sala stampa del Vigorito si è presentato solamente il Direttore Tecnico giallorosso.

Queste, quindi, le parole di Marcello Carli:

SULLA SUA PRESENZA IN SALA STAMPA: “Sono venuto io perché in questo momento è giusto che venga il responsabile. Non parlerà nessun altro, rispettiamo il lavoro dei giornalisti ma ora come ora è bene parlare poco, farsi un esame di coscienza e restare concentrati, e che soprattutto parli chi ha la responsabilità. Ci metto la faccia, e dico che siamo consapevoli del momento che stiamo attraversando ma io non mollo e la società non molla. Passeremo un Natale brutto, ma questo dispiacere ci darà solo forza per fare meglio e andare dritti su quello che abbiamo in testa. Può sembrare folle, ma mi sento responsabile. Ho parlato con il Presidente e gli ho chiesto di venire qui a parlare perché così mi sembrava giusto, questo posso dire“.

SUL POSSIBILE ESONERO DI ANDREOLETTI: “Cerco di essere sereno ma non credo di esserlo. Ho tanti difetti, ma sono sincero. Ho dentro mille situazioni, mille emozioni negative. Sono sempre convinto che in qualche modo si debba svoltare, devo avere un approccio diretto e sereno con il Presidente. Siamo tutti sotto esame, stiamo valutando. Mi aspettavo questa domanda, ma in questo momento stiamo riflettendo. Se sono qui io sicuramente le cose non vanno bene, se non ci sono problemi io non parlo quindi qualche problema c’è. Non ho mai cercato alibi e mai li cercherò, per questo non parlo dell’arbitro. Mi prendo la sconfitta, vanno cercati i motivi. E’ un periodo in cui questa squadra non riesce a essere come noi vorremmo e a fare i risultati che vorremmo. Sapevo che ci sarebbero potute essere difficoltà, ma in questo momento c’è un periodo di appagamento che dovremo valutare“.

SULLE PRESTAZIONI DELL’ORGANICO: “La più grande delusione, per come sono fatto io, sono io stesso. Devo essere lucido ed esaminare tutte le prestazioni dei ragazzi, ma se venissi qui a puntare il dito sugli altri e non su me stesso sarei un falso e una persona che vive di facilità. Prima di tutto metto in discussione me stesso, come dovrebbero fare tutti, poi sicuramente da quando si ripartirà avrò le idee abbastanza chiare e le avevo già prima di questa partita. Dirlo ora, però, sarebbe cercare un altro alibi. Se si è fatta questa partita e queste ultime prestazioni non è solo colpa di 2-3 giocatori. Arriverà anche questo momento, in cui dirò tutto quello che penso, ma ora non voglio trovare scuse per giustificare questo momento. Ora ci metto la faccia e vivo la delusione dell’ambiente, lì devo trovare la forza per poter dare il mio contributo“.

SUL MOMENTO DELLA SQUADRA: “E’ un momento che fatico a spiegare. Questa squadra ha il problema del gol, ma secondo me siamo diventati più deboli anche in fase difensiva. Se dovessi analizzare tutto andrei a cercare delle cose che potrebbero diventare alibi. Non sono tanto i 30 punti, semplicemente per noi era un periodo importante e ci aspettavamo una crescita anche emotiva un po’ diversa. Oggi la sconfitta e il risultato non sono giustificabili, non voglio scappare dalle domande ma quando verranno fatte delle cose andrà spiegato come e perché il club le farà. Ora serve un minimo di riflessione, la situazione non è piacevole“.

SULLE REAZIONI DEI TIFOSI: “La gente è arrabbiata e questa è la cosa che più mi ferisce, vedere persone che si sentono prese in giro. Non c’è motivazione per cui non si possa rendere al massimo a Benevento, se questo sta succedendo vuol dire che tutti dobbiamo farci un esame di coscienza e cercare di trovare soluzioni. Non ho avuto la sensazione che la squadra fosse nervosa. E’ normale che oggi la gente possa dire tante cose, anche pesanti, perché allo stadio tiri fuori l’emozione. Se abbiamo fatto una serie di risultati negativi bisogna prenderseli tutti e trovare soluzioni“.

SUL RIFERIMENTO AL PASSATO: “L’anno scorso non c’entra niente. Parlare dell’anno scorso è un cercare di aggrapparsi a un alibi che non c’è. La squadra al momento ha avuto una non-reazione. Sono qui perché sono convinto che sia possibile dare una scossa e si possa tornare a giocare a testa alta. Ora nel prossimo girone vogliamo dare il massimo“.

SULLE DECISIONI DA PRENDERE: “Non dirò mai le cose prima agli altri e poi ai diretti interessati, se non altro per una questione di rispetto. Non posso dire nulla, più di venire qui e prendermi le responsabilità. Quando riparlerò vi spiegherò le nostre idee, sicuramente io non mollo. So che è un momento sportivamente difficile, ma non voglio cercare scorciatoie“.