Benevento-Catania 0-4, le pagelle dei giallorossi

Benevento-Catania 0-4, le pagelle dei giallorossi

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Il Benevento cade clamorosamente in casa per 4-0 nell’ultima gara del 2023 contro il Catania al Vigorito e fa registrare la terza sconfitta in quattro partite che condannano Matteo Andreoletti e il suo staff all’esonero al termine del girone d’andata.

La Strega, dopo una prima mezz’ora di sostanziale equilibrio, in tre minuti resta in inferiorità numerica e sotto di un gol a causa dell’espulsione di Karic (al 36esimo, che ha rimediato due ammonizioni nel giro di neanche un minuto) e della rete su rigore di Chiricò (al 39esimo). Un inizio shock si registra anche nel secondo tempo, quando Chiricò è tanto intelligente quanto bravo a vedere l’inserimento di Zammarini e a servirlo a tu per tu con Paleari per il 2-0. All’ora di gioco i giallorossi restano addirittura in nove: espulso Talia, già ammonito e reo secondo l’arbitro di aver simulato in area. A quel punto gli Elefanti dilagano: Chiricò con un’altra delle sue perle e Deli calano il poker che chiude la partita. Per i sanniti, ora settimi con 30 punti al giro di boa, sarà necessaria una scossa in vista del girone di ritorno, a partire dalla nuova guida tecnica.

Paleari 5: L’insufficienza è dovuta principalmente a causa dell’uscita su Rocca per rimediare a un retropassaggio sanguinoso di El Kaouakibi (fallo comunque quantomeno discutibile), ma è tra i migliori dei suoi in una serata catastrofica. Prova a tenere a galla i suoi con le parate sui vari Castellini, Zanellato e Curado, ma non basta per evitare una debacle assoluta.

El Kaouakibi 4,5: Parte bene, con incursioni offensive e un approccio propositivo alla manovra giallorossa, ma da un suo retropassaggio sanguinoso nasce l’occasione che porterà al rigore e all’1-0 rossoazzurro. Tanti gli errori del difensore italo-marocchino, anche in fase di impostazione, nella sua peggiore prestazione stagionale (al pari della sfida contro il Monopoli).

Capellini 5: Nella prima mezz’ora riesce a chiudere tutti gli spazi, poi con la squadra in 10 prima e in 9 poi è totalmente in balia degli attacchi avversari. Il Catania attacca a pieno organico, lui e tutto il reparto difensivo giallorosso non riescono in alcun modo ad arginarli.

Rillo 5,5: Nella prima partita da titolare in Serie C con la maglia del Benevento parte anche bene, se non altro fino a quando la Strega resta in parità numerica. Come per Capellini, nel momento in cui la squadra resta in inferiorità numerica resta in balia della produzione offensiva etnea e dell’inventiva di Chiricò. Dal 12’s.t. Viscardi 5,5: Esordio in terza serie anche per lui, amarissimo. Entra quando la partita è già indirizzata verso un risultato ben definito, la seconda espulsione dopo tre minuti dal suo ingresso in campo ne condiziona comprensibilmente la prestazione.

Improta 5: Dovrebbe essere uno dei giocatori simbolo del Benevento, ma così non è. Conferma il declino, lento ma costante, delle ultime uscite. Perde completamente le staffe dopo l’espulsione di Karic, vittima di un nervosismo e di una tensione più che tangibili. Nella ripresa si fa anche ammonire e, per non rischiare di arrivare al triplice fischio in 8, Andreoletti è costretto a sostituirlo. Dal 24’s.t. Bolsius 5,5: Poco più di 20 minuti per mettere in mostra le sue qualità. Si fa notare, prova a vivacizzare la manovra offensiva giallorossa con i suoi strappi ma, con la squadra in 9, il suo compito è tutt’altro che facile.

Karic 4: Una gara ben approcciata da parte del centrocampista svedese, che dopo la mezz’ora però perde completamente la testa. Due ammonizioni in meno di un minuto: prima per proteste, poi per un fallo inutile nel cerchio di centrocampo a palla lontana. Anche lui, come Improta, dovrebbe essere uno dei punti di riferimento sotto il profilo dell’esperienza, ma l’agonismo lo porta a condizionare la prestazione dell’intera squadra.

Talia 4,5: Bene il suo atteggiamento in cabina di regia, nonostante commetta qualche errore in fase d’impostazione offre velocità e verticalità alla manovra giallorossa, vanificata dal pressing alto degli avversari e dalla carenza di soluzioni in zona offensiva. L’espulsione condiziona pesantemente la sua prestazione.

Pinato 4,5: Non è il Pinato subentrato contro il Latina, questo è certo. Totalmente assente, anche nella prima mezz’ora quando tutto era ancora in equilibrio: arriva tardi su ogni pallone e non fornisce il suo solito apporto alla manovra, risultando lento e impacciato. Dal 17’s.t. Agazzi 5: Entra quando il risultato è già scritto, con il Benevento sotto di due gol e di due uomini. Ha l’arduo compito di riprendersi le chiavi del centrocampo e provare a organizzare una squadra in balia dell’avversario che attende solamente il triplice fischio, cosa non affatto facile.

Masciangelo 5,5: Nonostante sia in netto ritardo sulla rete del 2-0 siglata da Zammarini e probabilmente anche sui gol del 3-0 e 4-0, è l’unico a non mollare mai. Corre sull’out mancino come fosse una prateria, provando più volte a bucare la difesa rossoazzurra e risultando uno tra i più propositivi. Finale in calando, in una serata tanto complicata quanto catastrofica.

Marotta 5: Tra le due punte è sicuramente quello che prova a farsi vedere maggiormente dai compagni, giocando da collante tra centrocampo e attacco. Negli ultimi 20 metri, però, non riesce assolutamente a incidere. Troverebbe il gol del momentaneo 2-1, annullato per fuorigioco. Dal 17’s.t. Alfieri 5,5: Entra in campo dopo l’espulsione di Talia per rimpolpare un centrocampo ormai orfano di due elementi, prova a disegnare qualche geometria e poi a sfruttare le abilità di Bolsius ma il match è già indirizzato.

Ferrante 5: E’ solo, nonostante il cambio tattico preveda lo schieramento di due punte. Gli arrivano pochi, pochissimi palloni giocabili, e le uniche conclusioni verso la porta è costretto a costruirsele da solo. Dopo un buon avvio non riesce più a farsi vedere né a ricevere palloni da poter controllare: sostituito per provare a dare una scossa che, però, non arriva. Dal 12’s.t. Sorrentino 5: Aumenta leggermente il minutaggio per il classe 2003, che però non riesce a dare un apporto tangibile al reparto offensivo giallorosso. Complice, ovviamente, l’espulsione di Talia tre minuti dopo il suo ingresso in campo e la conseguente sostituzione di Marotta, che lo lasciano totalmente isolato a centro area e con il risultato già deciso.

Andreoletti 4,5: La sconfitta gli costa cara. Dopo 19 partite sulla panchina giallorossa e 30 punti conquistati, il tecnico bergamasco è stato esonerato. Oltre il danno, anche la beffa: per 3 giorni non potrà allenare un altro club in questa stagione, visto che la deroga per poter firmare con un’altra società valeva fino al 20 dicembre. Un peccato: sicuramente ha le sue responsabilità, ma anche i giocatori non hanno reso come tutti si aspettavano e come, sulla carta, avrebbero dovuto. E’ uno dei responsabili, probabilmente neanche il principale, ma quando il gruppo risulta totalmente sfaldato e in balia di sé stesso come nel match contro il Catania allora diventa difficile apporre qualche correttivo. Ad maiora, Mister!

Foto: Screen YouTube Lega Pro