Vacca, sfogo del Presidente del Foggia: “Una delle mie più grandi delusioni, ha generato dinamiche “strane” nello spogliatoio”
CalcioNicola Canonico, presidente del Foggia, ha emanato una lunga nota apparsa sui canali ufficiali del club parlando, tra le altre cose, anche della rescissione contrattuale con Antonio Vacca: “Desidero precisare che questo messaggio alla piazza era in fase di preparazione da giorni e non costituisce affatto una risposta all’intervista recente dell’ex calciatore rossonero Antonio Junior Vacca. Tuttavia, poiché sono stato chiamato in causa da quest’ultimo, dedicherò brevi righe in prefazione prima del messaggio che intendevo inviare.
“Ho ingaggiato Antonio Vacca a gennaio 2023 con l’aspettativa che potesse dare un grosso contributo. Purtroppo, tale acquisizione si è rivelata una delle mie più grandi delusioni, poiché nel corso dell’anno solare Antonio non ha mai offerto prestazioni soddisfacenti, dando zero contributo alla squadra e generando dinamiche “strane” nello spogliatoio, molto più chiare a me solo oggi. Il sottoscritto, d’altra parte, ha onorato un ingaggio tanto elevato quanto inadeguato, poiché i minuti giocati dal calciatore corrispondono a 232 nella stagione scorsa e 168 in quella in corso, per un totale di 400 minuti giocati che vale a dire poco più di 4 gare. Vorrei accennare anche al ruolo di Vacca come “collaboratore tecnico”, che mi accusa di interferenze con moduli e altro. La verità è che ha sempre fatto le sue scelte, schierando uomini e tattiche a sua discrezione, portandoci a perdere 4 gare su 5 (facendo peggio di tutti gli allenatori che si sono susseguiti in questi anni), culminate nella decisione finale di interrompere la collaborazione. Antonio parla di amore per questa piazza ma l’unico amore che ha dimostrato è quello nei confronti del suo ingaggio, faraonico per la lega pro. È stato uno degli errori più grandi della mia gestione”.
L’ex centrocampista rossonero, infatti, precedentemente si era sfogato così a Mitico Channel: “Dopo il primo esonero di Cudini mi fu chiesto dalla società e da alcuni esponenti di dare un aiuto all’allenatore della Primavera che sarebbe venuto a guidare la squadra. Io non ero propenso verso questo tipo di cosa essendo ancora un giocatore. Sto bene fisicamente e voglio giocare a calcio. Dal momento in cui sono passato dall’altra parte, non ero il semplice calciatore. Dopo le partite di Cerignola e Monterosi la società ha riunito lo staff chiamando Coletti, su mio suggerimento: conosco bene il suo modo di fare calcio, so come studia e dove studia, so la passione che ci mette: l’amore per il Foggia è stata la differenza. Il motivo della mia scelta di rimanere a Foggia è sempre lo stesso: l’amore per il Foggia. Sinceramente anche a inizio anno non sono stato convocato, ero fuori rosa e per più di un mese mi hanno lasciato in uno spogliatoio da solo: non mi ha mai essere avvisato da nessuno, e questo fa capire il modo che hanno di fare calcio. Mi sono scontrato dal primo momento. Da oltre un anno io e altri ragazzi chiedevamo aiuto, un fisioterapista in più: abbiamo un solo fisioterapista che guarda 30 persone. Abbiamo cercato di farlo capire alla società che avere anche solo un fisioterapista in più può dare un aiuto per fare punti in campionato. Parlando da non calciatore, Coletti in queste partite non aveva cambi da fare“.
Foto: LaCasadiC