Pepe: “Replica di D’Apice conferma che certa classe dirigente non ha altri argomenti che l’invettiva personale”
PoliticaDi seguito nota stampa Antonella Pepe, componente della Direzione Nazionale del Partito Democratico.
“La replica della signora D’Apice, che non ho mai avuto il piacere di conoscere, dimostra, se ancora non bastasse, l’atteggiamento di una certa classe dirigente che, priva di valide argomentazioni, non ha altri strumenti che le inutili, ridicole e volgari invettive personali.
Tuttavia sono costretta, mio malgrado, a dover rispondere all’esponente di Forza Italia per ribadire le ripetute inesattezze che gli esponenti del centrodestra continuano a raccontare.
Del proprio tempo ognuno ne fa ciò che vuole, ma inviterei la signora D’Apice a fare un uso migliore del suo, magari leggendoli i report che si citano, invece di limitarsi a riportare una tabella a fronte di oltre 90 pagine o, peggio ancora, a fare da megafono stonato di qualche agenzia stampa del proprio partito.
Non è mia intenzione spiegare qui la natura dei diversi fondi europei, la loro ripartizione e i diversi sistemi di monitoraggio, per cui rimaniamo al report della ragioneria. Consultando il report si legge che la rilevazione è parziale. Il Piano è in fase di progressivo popolamento nel Sistema Nazionale di Monitoraggio. Tradotto: i dati non sono aggiornati.
Il dato dei 9 miliardi, inoltre, si riferisce all’intero PSC Campania (vedere le modifiche legislative degli ultimi anni) che ricomprende le risorse FSC dei cicli 2014-2020, 2007-2013 e 2000-2006 oltre a prevedere diversi soggetti attuatori.
Fa specie che sfugga agli attenti osservatori delle tabelle, che la Regione Campania, a differenza del passato, è la regione che in termini assoluti è riuscita a spendere di più, mettendo in campo una programmazione senza precedenti e senza la quale molte di quelle risorse sarebbero state perse o utilizzate altrove.
Inoltre, sarebbe addirittura superfluo ricordarlo a chi si occupa di politica, stiamo parlando di un programma a tutt’oggi aperto.
Per quanto attiene le sconfitte e le vittorie, le uniche che contano, per quanto mi riguarda, sono quelle che impattano sulla vita delle nostre comunità. Ed è di questo che si è chiamati a dare conto ai cittadini.
Se si è convinti delle proprie azioni, del testo, perché fuggire dal confronto pubblico?”.