Benevento, un mese di Auteri: come è cambiata (e cresciuta) la Strega con il ritorno del tecnico siciliano
Benevento CalcioCalcioIl 6 gennaio, un mese fa, Gaetano Auteri esordiva per la seconda volta nella sua carriera sulla panchina del Benevento, vincendo 3-2 contro la Turris nel derby dell’Epifania valido per la prima giornata del girone di ritorno. Oggi, un mese e cinque partite dopo, la Strega del tecnico di Floridia ha fatto registrare cinque risultati utili consecutivi: quattro vittorie (contro la già citata Turris, la Virtus Francavilla, la Casertana e il Brindisi) e un pareggio (contro il Taranto).
Sono 10 i gol siglati dai giallorossi in cinque incontri, con una facile e immediata media di 2 reti a partita: Ciano, ritrovato rispetto ai primi mesi della stagione, è il bomber di queste prime giornate, con 3 gol e numerose giocate di alto livello; a seguire Berra, perno della difesa, con 2 marcature. Sei, invece, le reti subite, tutte da Paleari (l’unica presenza di Manfredini è stata nel derby contro i Falchetti, terminato 1-0 per i sanniti), che però si è dimostrato decisivo in molte occasioni: esemplare, in tal senso, è l’ultima partita contro il Brindisi, in cui ha registrato il suo primo clean-sheet dell’era Auteri, ma anche il tu per tu contro Simeri nel recupero contro il Taranto, mettendo al sicuro un punto dalla trasferta dello Iacovone.
Oltre alla logica dello “giocare per vincere”, dimostrata dall’atteggiamento di una squadra che non si arrende mai e che con i cambi riesce sempre ad avere nuova linfa da spendere per i minuti finali (come accaduto alla Nuovarredo Arena contro la Virtus Francavilla, con il 2-1 di Simonetti arrivato al 94esimo), c’è da tener presente anche la condotta dei singoli. I nuovi acquisti Starita, Lanini e Nardi sono scesi in campo da titolari nell’ultimo turno, risultando decisivi: i due attaccanti hanno messo a segno le prime reti in maglia Benevento mentre il centrocampista, arrivato appena pochi giorni prima dalla Reggiana, si è preso subito le chiavi della metà campo giallorossa in compagnia di Agazzi. I subentranti, poi, non sono affatto di basso livello: Pinato, Simonetti, Talia, Ciciretti, Ferrante e Marotta sono tutte frecce che creano il giusto mix di qualità ed esperienza nell’arco di Mister Auteri. L’impressione è che, nell’organico dell’allenatore della Strega, non ci siano delle vere e proprie gerarchie: il tecnico di Floridia valuta chi mettere in campo a seconda della settimana di lavoro, come è giusto che sia, quindi tutti sono portati a dare il massimo per conquistarsi una maglia da titolare o essere incisivi a partita in corso.
Capitolo a parte vale per la difesa: la formazione sannita si schiera con un baricentro molto alto in fase di possesso palla e gli elementi della retroguardia si trovano spesso a giocare nel cerchio di metà campo. Il terzetto difensivo, dunque, deve essere formato da giocatori veloci, di gamba e anche tecnici che possano contribuire al possesso dei centrocampisti, dare inizio alla manovra ed essere in grado di correre subito indietro in caso di contropiede avversario. Per questo magari Terranova, profilo certamente di esperienza e forza fisica ma sulla cui carta d’identità compare il numero 36 alla voce “età”, sta trovando meno spazio, e probabilmente un destino simile potrebbe toccare anche a Meccariello, che dovrebbe tornare a disposizione tra circa un mese. Largo ai giovani forti, dunque, come Berra, Capellini e Pastina. Certo, gli errori che purtroppo ci sono vanno assolutamente limitati, ma è passato appena un mese della seconda gestione sannita di Gaetano Auteri e la crescita della squadra è evidente partita dopo partita, come confermato dalle prestazioni e conseguentemente dai risultati.
Questa coesione e comunione d’intenti, quindi, potrebbe essere l’arma vincente per il Benevento del prossimo futuro. La Strega, impegnata lunedì sera allo Scida contro il Crotone, inaugurerà un filotto di tre partite da disputare in una settimana: giovedì infatti l’Audace Cerignola arriverà al Vigorito, mentre domenica i giallorossi scenderanno in campo sul rettangolo verde del Curcio contro il Picerno. Collezionare nove punti sarebbe un sogno, ma la profondità dell’organico sarà sicuramente un elemento da tenere in forte considerazione e da utilizzare al meglio per sfruttare sempre forze fresche e motivate.
L’obiettivo di questo mini tour-de-force, oltre a uscirne indenni, deve essere mantenere e magari migliorare l’attuale posizione in classifica, che vede la squadra guidata da Mister Auteri terza in classifica in solitaria (in attesa del recupero di questa pomeriggio, Picerno-Catania, che potrebbe vedere i sanniti scendere al quarto posto in caso di successo dei lucani). I punti che separano i sanniti dalla Juve Stabia capolista sono 8, ma le Vespe non hanno una rosa così profonda come quella giallorossa: in caso di frenate, dunque, la truppa del tecnico di Floridia è chiamata a rispondere presente, provando a rosicchiare qualche punto ai diretti avversari per la promozione.