La pasticceria sociale “Dolcemente” protagonista su Tv2000
AttualitàDalla Provincia“Firmato da te” racconta il progetto “Dolcemente” della cooperativa iCare che costruisce il futuro lavorativo di ragazzi con disabilità.
Un laboratorio di pasticceria sociale di comunità per accrescere le relazioni interpersonali e sviluppare un modello inclusivo che promuova l’impegno lavorativo delle persone con disabilità. Si chiama “Dolcemente” l’iniziativa promossa dalla cooperativa iCare della diocesi Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata dei Goti che è stata avviata nel 2018, in provincia di Benevento, grazie anche al contributo dei fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica. Un progetto concreto che coinvolge una rete di pasticceri, volontari, genitori e ragazzi con disabilità che sognano un lavoro tramite l’impegno e la formazione nella preparazione di dolci e nella realizzazione di piccoli catering.
“Abbiamo circa trenta ragazzi con tante fragilità e caratteristiche molto diverse tra loro che frequentano settimanalmente il nostro laboratorio – spiega Elia Riccio, coordinatrice progetto “Dolcemente”, a Gianni Vukaj nella nuova puntata della serie Firmato da te in onda su Tv2000 – e ci proponiamo tre obiettivi: la risocializzazione di persone adulte con disabilità, l’acquisizione di competenze lavorative e, in ultima fase, l’inserimento lavorativo”.
Il progetto nasce da un’attenta lettura del territorio che ha fatto emergere la necessità di dare risposta a una richiesta legata all’impiego di persone adulte con handicap che si trovano fuori dai circuiti della formazione o dai contesti socio-riabilitativi. “La Chiesa diocesana ha rappresentato il motore della realizzazione del progetto – prosegue la coordinatrice – e grazie anche ai fondi 8xmille alla Chiesa cattolica siamo riusciti nell’intento di soddisfare un bisogno fondamentale della nostra comunità”. E i genitori hanno da subito potuto apprezzare le qualità dell’equipe coinvolta e anche l’importanza di un luogo in grado di rifondere fiducia nei loro figli: “Sapere che ci sono persone che hanno una particolare predisposizione all’accoglienza e all’inclusione, a farli sentire sicuri, a restituire quella dignità di cui hanno realmente bisogno, per noi genitori è una conquista e un traguardo”.
A distanza di anni dall’avvio del progetto, il laboratorio sociale è ormai un’esperienza quotidiana, consolidata, che combina la concretezza del lavoro con la crescita personale nell’ottica di prevenire forme di disagio o di emarginazione e di promuovere una cultura dell’integrazione socio-lavorativa di persone svantaggiate. Concetti che si declinano nella narrazione diffusa dei canali social di iCare che illustra con immagini significative la creatività dei prodotti realizzati e venduti dalla pasticceria che abbinano, ad esempio, i disegni sulla ricchezza e l’unicità della persona come la Love Box di dolciumi preparata per San Valentino. “Ho sposato l’idea sin dal primo momento, cioè da quando abbiamo scavato le fondamenta di questo luogo – racconta Marco Federico Lavorgna, responsabile di produzione “Dolcemente”- Stare qui per me significa impegnarmi ogni giorno per provare a fare qualcosa di nuovo e più bello. Bisogna capire che lavorare nel nostro laboratorio è un’esperienza unica ed è importante viverla per comprendere questa differenza.”
Un progetto che partendo dal presente intende edificare il futuro dei tanti ragazzi impegnati che hanno intrapreso un cammino formativo col preciso proposito di poter poi affrontare le sfide della vita. “Quando penso al domani – sottolinea il responsabile – io immagino i giovani ormai autonomi, magari collocati in un punto vendita o dietro il bancone di un bar a mettere in pratica quello che hanno imparato ed è questa volontà che ci spinge a impegnare sempre maggiori energie tra queste mura”. Una speranza ispessita dalla responsabilità dell’impegno, conclude Elia Riccio: “Penso ai ragazzi e alle loro famiglie, non possiamo permetterci di deluderli”.
Le testimonianze di Elia, Marco, dei genitori e dei ragazzi sono al centro di un nuovo filmato della serie Firmato da te, che racconta, attraverso la voce dei protagonisti, cosa si fa concretamente con l’8xmille destinato alla Chiesa cattolica e segue le ricadute di un piccolo gesto nel vissuto di persone e luoghi. Un racconto in prima persona, senza filtri, con un montaggio serrato e cinematografico, che coinvolge lo spettatore nelle pieghe delle tante esperienze sostenute dalla carità cristiana.
Il programma, realizzato in collaborazione con il Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, mette in luce il valore della gratuità, tocca la carne viva di ferite che spesso non si vogliono vedere, comprende gli sforzi di una chiesa in uscita, che si prende cura dei più deboli. I video della serie tv mettono in luce i mille intrecci che la Chiesa cattolica è in grado di creare, donando possibilità e speranza, intervenendo con discrezione e rispetto, operando con creatività e positività nel presente dell’Italia che arranca.
Ogni anno, grazie alle firme dei contribuenti, si realizzano, in Italia e nei Paesi più poveri del mondo, migliaia di progetti che vedono impegnati sacerdoti, suore e i tantissimi operatori e volontari che quotidianamente rendono migliore un Paese reale, fatto di belle azioni, di belle notizie.
Destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica equivale, quindi, ad assicurare conforto, assistenza e carità grazie ad una firma che si traduce in servizio al prossimo. La Chiesa cattolica si affida alla libertà e alla corresponsabilità dei fedeli e dei contribuenti italiani per rinnovarla, a sostegno della sua missione.
Sono tanti i progetti documentati nella serie in onda su Tv2000 e disponibili online sul canale YouTube 8xmille.
Il video può essere condiviso al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=a3qiVUD1lkM