Benevento, Auteri: “La vittoria contro il Picerno un deciso passo avanti, siamo in crescita”
Benevento CalcioCalcioL’allenatore del Benevento, ospite della trasmissione OttoGol in onda su OttoChannel, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla vittoria della Strega sul Picerno di domenica sera e non solo.
Queste, quindi, le parole di Gaetano Auteri:
SULLA VITTORIA CONTRO IL PICERNO DOPO IL PAREGGIO CONTRO L’AUDACE CERIGNOLA: “E’ stato decisamente un passo in avanti, con il Cerignola non avevamo fatto una buona partita. Eravamo andati in difficoltà quasi da soli, commettendo errori tecnici e non solo, perdendo palla e non puntando sulle nostre caratteristiche. Questo è stato un problema e, mentalmente, abbiamo perso certezze, cercando di gestire l’1-0: il calcio però è strano, e siamo stati castigati con merito degli avversari. Quello che si perde non torna, abbiamo perso due punti. Non mi rammarico della partita che abbiamo pareggiato a Crotone, abbiamo sbagliato qualcosa sottoporta ma è capitato; anche lì avevamo acquisito meriti. I cambi, tanti, probabilmente hanno condizionato la prestazione contro il Cerignola, ma li dovevo fare. Non ho mai amato le gerarchie, ma quando inizi un lavoro con un gruppo coinvolgendo tutti devi dare le stesse opportunità a tutti per poi capire chi è più pronto e chi offre un rendimento maggiore, tirando delle somme che però non sono mai definitive. Se non avessi fatto cambi forse avrei perso alcuni giocatori, che non si sarebbero più sentiti importanti e non avrebbero capito il nostro modo di lavorare. Così abbiamo dato importanza a giocatori che poi hanno fatto bene, come l’ultimo Pinato o Terranova. Nel dare e ricevere forse abbiamo perso qualcosa, ma dovevamo farlo perché tutti mi avevano dato ampie garanzie. La squadra, comunque, è cresciuta in queste otto partite, e sono convinto che continueremo a crescere. Fisicamente stiamo bene“.
SULLA CRESCITA DI NARDI E SUL CENTROCAMPO: “Stanno crescendo tutti. Nardi lo abbiamo preso perché è un centrocampista diverso rispetto a quelli che abbiamo, l’unico che si avvicina alle sue caratteristiche attualmente è Pinato che potrà completare la sua carriera in un modo completo visto che è bravo tecnicamente e se entra nel vivo del gioco può diventare più visibile. Sono cresciuti tutti, anche Talia e Agazzi, e questo mi dà la possibilità di scegliere. Nardi ha delle peculiarità, ma non vorrei parlare dei singoli perché mi sembra di togliere qualcosa agli altri”.
SULLA NON-ABBONDANZA DELLA SUA PRIMA AVVENTURA NEL SANNIO: “Inizialmente avevamo un’ipotesi di abbondanza, ho cercato di coinvolgere tutti, anche quei 7-8 che poi sono andati via. Fortunatamente poi abbiamo dato una scremata e ci siamo assestati per raggiungere quel che abbiamo raggiunto“.
SUL CONCETTO DI AGGRESSIVITA’: “Ognuno di noi interpreta il calcio a suo modo, ma le mie squadre devono essere aggressive e non passive. Qualche volta magari ti puoi anche “esporre”, ma ci alleniamo per evitare o limitare questo. Nel calcio non esiste un modello perfetto, si lavora sulle idee e si cerca di trasmetterle. Questa squadra ha carattere, tutti hanno voglia e hanno voglia di fare bene, almeno nella maggior parte dei casi. Sono i criteri la cosa importante: avere il comportamento aggressivo ti porta a non concedere all’avversario e di non concedere campo, giocando sull’errore dell’avversario. Qualche anno fa in pochi costruivano da dietro, come le mie squadre, e lo si faceva per prendersi campo. Noi abbiamo questo atteggiamento, e lo abbiamo avuto anche contro il Cerignola: è stata l’unica cosa fatta bene. Anche domenica sera, però, abbiamo concesso qualcosa, soprattutto nel primo tempo con degli errori o per dei falli non costretti dall’arbitro. Quando loro avevano palla al piede, però, il Picerno ricorreva sempre ai lanci lunghi. Abbiamo mantenuto l’ordine, costringendo gli avversari a giocare su ritmi vertiginosi che noi abbiamo tenuto e loro no“.
SULL’INSERIMENTO DECISIVO DI CARFORA: “Non mi sono sorpreso, questo ragazzo ha qualità. Ho lavorato con lui per un mese e mezzo, è un ragazzo ben educato. Sarebbe potuto andare alla Roma Primavera, ma pensavo che con noi sarebbe potuto crescere di più. Non deve crescere fisicamente, ovviamente lo devi servire con palloni bassi perché fisicamente nell’1vs1 non è nelle condizioni ideali. A volte gli ho dovuto parlare, ma è un 2006 e deve ascoltare le persone che gli vogliono bene. Alleno, e in quanto tale mi ritengo forse con un pizzico di presunzione anche un educatore: lavoro per la società, lavoro con le risorse della società. Il gol è una banalità, ma in ogni caso è entrato bene e con qualità. E’ destinato a crescere. Nel mio gruppo in tanti hanno qualità, anche Bolsius, e non mollerò neanche lui.
SUI GIOVANI CRESCIUTI NEL SETTORE GIOVANILE: “Volevo far entrare anche Viscardi al posto di Masciangelo, che aveva fatto un’ottima partita ma volevo maggiore solidità: poi ha cambiato idea, forse avrei dato un messaggio di gestione alla squadre e a quel punto ho fatto entrate Improta spostando Simonetti. Quest’estate ho visto giocare Sena, un ragazzo classe 2004 in prestito al Siracusa ma che viene dal settore giovanile del Benevento, e ho pensato che il Benevento avesse un settore giovanile importante: quando sono arrivato ne ho avuto la conferma. Ogni anno si alza il livello, il fatto che non arrivino in prima squadra non vuol dire che non ci siano giocatori di valore. Viscardi stesso ha valore, soprattutto umano perché lavora bene: certo, non sarebbe male se completassero anche gli studi“.
SU SIMONETTI: “Ieri non ha giocato a tutta fascia, penso che se giocasse a tutta fascia perderebbe parte delle sue qualità. Ha giocato davanti in zona offensiva, mentre in fase difensiva o giocava come terzo di centrocampo o faceva delle diagonali su 20-25 metri. E’ un giocatore molto duttile, che a me piace e che posso utilizzare in modi diversi, anche dietro le punte come accaduto contro la Virtus Francavilla. In allenamento, poi, dà il massimo, e questo alla fine fa tanto la differenza perché il giocatore con qualità può crescere“.
SUGLI ERRORI ARBITRALI A DISCAPITO DEL BENEVENTO: “Prima accettavo meno, ora sono un po’ più saggio. Purtroppo le cose capitano: contro il Cerignola abbiamo trovato un assistente che ha annullato il vantaggio di Pinato per una posizione di fuorigioco attivo di Ferrante, gli ho fatto i complimenti per aver notato questo dettaglio in quel momento e poi rivedendo l’azione in effetti aveva ragione lui: è stato troppo bravo“.
SULLE TANTE PARTITE IN NOTTURNA: “Qualche problema lo crea, soprattutto per l’umidità e per il freddo. Certo, ultimamente le temperature ci aiutano perché comunque a Picerno facevano 8 gradi ed era accettabile. Tirano i diritti televisivi, noi possiamo fare poco“.
SULLA STANCHEZZA PORTATA DAL RINCORRERE IN CLASSIFICA: “Faccio fatica a parlare, se avessi cominciato un percorso insieme parlerei di classifica ma così non è. Il mio obiettivo quotidiano è allenarci ogni giorno per creare un’identità superiore, poi sarà tutto una conseguenza. Se tra Crotone e Cerignola avessimo fatto quattro punti in più parlerei di classifica, ora non mi sento credibile: intanto vinciamo, poi vediamo. Ora testa al Sorrento, da mercoledì ci prepareremo“.
Foto: Screen OttoChannel