Eroe per caso, o forse no: Carfora si riprende un posto tra i “grandi”

Eroe per caso, o forse no: Carfora si riprende un posto tra i “grandi”

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Bernie LaPlante, interpretato da Dustin Hoffman, è un ladruncolo e piccolo truffatore che, per una serie di circostanze, si ritrova “obbligato” dal destino a dover salvare prima alcuni reduci di un disastro aereo e poi una ragazzina caduta nel recinto dei leoni, mentre era allo zoo.

Insomma, Bernie LaPlante, nella pellicola del 1992 e diretta da Stephen Frears, è l’Eroe per caso. Così come eroe per caso (o forse no) lo è stato ieri sera Lorenzo Carfora che, con il suo primo gol tra i professionisti, ha salvato il Benevento di Auteri da un probabile in-successo contro il Picerno.

Aveva già un po’ meravigliato la scelta del tecnico giallorosso di inserire lui – insieme a Ciciretti -, anziché i più esperti Marotta, Ferrante e/o Bolsius per provare a rimontare la formazione di Longo. Lo stupore era dovuto non, chiaramente, a dubbi sulle capacità del giovane attaccante bensì dal fatto che fosse ormai parso un po’ – anzi un bel po’ – fuori dal novero di quelli sui quali lo staff tecnico aveva deciso di puntare per questo finale di campionato.

D’altronde, Carfora, dopo l’exploit nella parte finale dello scorso campionato quando – in Serie B – finì agli onori della cronaca per le ottime prestazioni offerte nonostante la giovane età (è un 2006), ha vissuto finora una stagione al di sotto delle aspettative – probabilmente anche troppo elevate – che c’erano sul suo conto.

Dopo la titolarità in casa della Turris, alla prima di campionato, per il giovanissimo attaccante giallorosso lo spazio si è praticamente azzerato, riducendosi a qualche sporadicissima comparsa.

Eppure, nonostante l’assenza dal campo, la sua crescita non si è mai arrestata, come si poteva già constatare negli allenamenti a porte aperte in cui aveva già mostrato evidenti miglioramenti, specie sotto il profilo della resistenza fisica, che è un po’ il suo “Tallone d’Achille”. Non a caso, su queste pagine, sottolineammo la sua crescita e le sue performance (leggi QUI).

Lo stesso Auteri ne ha spesso evidenziato le qualità, parlandone sempre in toni positivi anche per via della sua applicazione durante gli allenamenti; senza, però, chiamarlo in causa.

Ieri sera, però, in 23 minuti (quelli che sono intercorsi dal suo ingresso in campo al 57′ alla rete del 2-1 realizzata all’80’) si è ri-preso un posto tra i “grandi”.

“Ho lavorato mesi per questo momento, grazie al mister per la fiducia”, ha ammesso nel post partita, celando con estrema difficoltà l’emozione.

Un tap-in facile facile il suo che ha riaperto il campionato del Benevento, in ottica promozione diretta (anche grazie alla sconfitta della Juve Stabia), e molto probabilmente a sé stesso le porte del campo con maggiore frequenza e continuità.