Apice, l’opposizione in prima linea contro la demedicalizzazione delle ambulanze
PoliticaChiesto un Consiglio comunale aperto: “Una battaglia per la salute dei cittadini”.
I Consiglieri comunali di opposizione hanno avanzato una richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale aperto sulla demedicalizzazione delle ambulanze del 118, un tema di vitale importanza per la comunità, proponendo un Atto di indirizzo che rappresenti la ferma contrarietà alle competenti autorità.
Una richiesta che è il segnale di una forte preoccupazione per la riorganizzazione del Servizio di Emergenza Territoriale che, come emerso da un recente incontro tra i vertici dell’ASL di Benevento e il Comitato di rappresentanza dei Sindaci dei Comuni sanniti, vedrà una riduzione significativa del personale medico a bordo delle ambulanze. Basti pensare che anche la stampa recentemente ha dato rilievo agli eventi drammatici che, in provincia di Benevento, si sono succeduti a seguito della demedicalizzazione delle ambulanze e che hanno scatenato le reazioni dei cittadini, delle Associazioni e dell’Ordine dei medici.
La riorganizzazione prevede una Centrale Operativa, due PSAUT (a Cerreto Sannita e San Bartolomeo in Galdo), cinque postazioni mobili medicalizzate (Benevento, Melizzano, Torrecuso (in contrada Olivola), Montesarchio e San Marco dei Cavoti) e l’aggiunta di un’ulteriore postazione a Paduli, mantenendo 11 ambulanze infermieristiche attrezzate.
I Consiglieri comunali di minoranza sollevano dubbi sulla decisione assunta, sottolineando come tale scelta rischi di pregiudicare il diritto alla salute e la tempestività delle cure, soprattutto in una comunità con un’alta percentuale di anziani e un territorio, come quello di Apice, prevalentemente rurale ed esteso per oltre 49 chilometri quadrati. Viene inoltre messo in luce come la riorganizzazione possa costringere i cittadini a rivolgersi a mezzi privati in situazioni di emergenza, con conseguente sovraffollamento dei pronto soccorso.
I Consiglieri comunali di opposizione chiedono, dunque, che vengano prese in considerazione soluzioni alternative per affrontare la carenza di personale medico per garantire la sicurezza e il diritto alla salute di ogni cittadino di Apice e dell’intera provincia di Benevento.