Ryanair: il proprietario svela il vero scopo del sovrapprezzo sui bagagli da stiva
AttualitàQuando si parla di trasporto via aria, al giorno d’oggi, si pensa quasi immediatamente al fatto che si tratti di una tipologia di servizio, ormai, messa a disposizione del pubblico di massa. Se in passato, infatti, i viaggi in aereo rappresentavano una vera e propria opzione di lusso appannaggio di una pletora ristretta di passeggeri, tra uomini d’affari, nobili e persone dal patrimonio cospicuo, oggi il mercato dei viaggi in aereo è aperto nei confronti di ogni esigenza di budget. Un sovvertimento paradigmatico dovuto, in primis, dall’avanzare delle tecnologie nell’ambito e, in generale, dal cambiamento delle percezioni della distanza degli individui e, in secondo luogo, dalla nascita e dalla diffusione di compagnie aeree low cost, in grado di offrire tariffe estremamente competitive per le destinazioni più gettonate.
Tra queste, Ryanair spicca sicuramente per la qualità del servizio e la diffusione di utilizzo, nonostante la compagnia sia stata – talvolta – protagonista di polemiche relative al costo dei servizi. Il sovrapprezzo sui bagagli da stiva dei voli Ryanair ha destato spesso discussioni e c’è molta curiosità riguardo al vero scopo del suo continuo aumento. Contrariamente ai voli in jet privato (dove, come può confermare anche un’agenzia di settore come Fast Private Jet, il trasporto dei bagagli nella stiva è incluso nella tariffa) e ad alcune compagnie di bandiera (dove si può stivare almeno un bagaglio), con il vettore irlandese l’imbarco di uno o più valige nella stiva rappresenta un extra. Questo sovrapprezzo è tipico delle politiche di pricing di molte compagnie low-cost, che hanno tariffe base estremamente competitive, ma recentemente il chairman di Ryanair ha messo a nudo in maniera chiara e inequivocabile il vero obiettivo di tale scelta aziendale.
In questo approfondimento andremo a fare luce proprio su questa tematica, scoprendo quali sono le ragioni che spingono le compagnie aeree low cost e, in particolare, quella di Ryanair a spingere proprio sul costo dei bagagli e lo faremo attraverso le dichiarazioni ufficiali rilasciate dal CEO dell’azienda, ormai divenuta una delle multinazionali più profittevoli al mondo.
Le parole del chairman di Ryanair sul costo extra richiesto per i bagagli ingombranti
Come già precedentemente accennato, il chairman di Ryanair non ha avuto alcun problema nell’affermare i motivi per cui l’azienda chieda ai passeggeri degli esborsi ulteriori nel momento in cui intendono imbarcare bagagli ingombranti in stiva. L’amministratore delegato della compagnia irlandese ha affermato di desiderare, nel suo mondo ideale, passeggeri senza valigie in stiva. Ovviamente, si tratta di una vera e propria utopia, siccome si tratta di uno dei servizi più richiesti dai passeggeri che volano con Ryanair.
La compagnia irlandese, inoltre, è caratterizzata da normative molto stringenti in merito alla stazza e al peso dei bagagli da stiva e, a maggior ragione, di quelli a mano. Per Michael O’Leary il bagaglio a mano sarebbe più che sufficiente per viaggiare a bordo di un volo Ryanair e, questo, sarebbe il motivo per il quale avrebbe imposto un prezzo extra su ogni tratta all’atto di imbarcare un bagaglio dalla stazza più considerevole per il proprio viaggio, a prescindere dalla destinazione e dal costo iniziale del biglietto.
Sono, ormai, 15 anni che O’Leary si batte a forza di rincari per cambiare le abitudini dei passeggeri. Il CEO avrebbe motivato le sue opinioni spiegando che i viaggi medi dei passeggeri durerebbero, al massimo, due giorni e mezzo, non rendendo necessario il trasporto di carichi eccessivi a bordo. Inoltre, il chairman ha spiegato che un aereo meno carico, ovviamente, consuma di meno e riduce il carico di lavoro sul personale impiegato in aeroporto tra controllo e carico/scarico della stiva.