Benevento, Auteri: “Monopoli squadra competitiva, ma dobbiamo vincere. Nardi sta bene”

Benevento, Auteri: “Monopoli squadra competitiva, ma dobbiamo vincere. Nardi sta bene”

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L’allenatore del Benevento, dopo l’allenamento odierno di rifinitura, ha preso parte alla consueta conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Monopoli.

Gaetano Auteri ha presentato così la sfida tra giallorossi e biancoverdi, analizzando anche la condizione di alcuni singoli e delle tattiche della squadra, oltre alla situazione in classifica.

Di seguito, quindi, le parole del tecnico della Strega in merito all’incontro valido per la trentatreesima giornata di campionato in programma al Ciro Vigorito domani pomeriggio alle 14:00:

SULLA CONDIZIONE DI NARDI E DELLA SQUADRA: “La squadra ha fatto una buonissima settimana di lavoro, sta bene. Abbiamo acquisito alcune consuetudini per il lavoro settimanale, lavoriamo con intensità. Nardi abbiamo preferito gestirlo un paio di giorni, non c’è nulla di preoccupante ed è disponibile“.

SUI DUBBI DI FORMAZIONE E SULLA SQUALIFICA DI PINATO: “I dubbi ci sono sempre, siamo tanti e ci alleniamo sempre a pieno regime. Siamo cresciuti tanto anche individualmente, ho dubbi in mezzo al campo ma anche davanti e sugli esterni. Queste, però, sono minime differenze. Mi baso su quello che mi indica la settimana di lavoro, ma so già che chiunque sceglierò sarà la soluzione giusta. Chi non viene scelto, comunque, sarà sempre pronto a subentrare e a dare il suo apporto“.

SULLE DIFFICOLTA’ DEL GIRONE C E SULLA PARTITA CONTRO IL MONOPOLI: “I dati statistici a questo punto hanno un’importanza rilevante. In questo girone, a parte il Brindisi, le ultime quattro sono squadre importanti e c’è grande bagarre. Questo fattore può aver sottratto punti alle prime, magari negli altri gironi non è così. Il Monopoli secondo me è una squadra competitiva, più forte anche del girone d’andata vista la rivoluzione del mercato. Sarà una bella lotta, queste sono squadre forti, solide e competitive“.

SULL’EX STARITA: “L’ho visto bene, si è allenato bene come sempre. Uno stimolo in più solo contro gli ex compagni sarebbe un guaio, bisogna avere sempre lo stimolo nel voler fare bene. Starita è un giocatore importante, sta bene, siamo soddisfatti di lui e ha fatto un’ottima settimana di lavoro“.

SUL GIOCARE IN CONTEMPORANEA CON LA JUVE STABIA: “Abbiamo tante cose a cui pensare in campo, soprattutto l’applicazione dei principi e dei criteri di gioco in fase di possesso e non possesso, nelle transizioni e sulle palle inattive. Mancano sei partite, se volessimo parlare della Juve Stabia dovremmo vincere e la stessa cosa vale per parlare di quelle dietro. Perché non concentrarci direttamente sul fatto che dobbiamo vincere le partite?“.

SU TALIA: “Non è sceso nelle gerarchie, è un ragazzo giovane e di qualità. Deve imparare a essere più perseverante, ma se sarà scelto darà il suo contributo e sarà sicuramente importante perché conosce i nostri criteri e ha le qualità per applicarli. Non ci sono gerarchie, le cose possono anche invertirsi“.

SULLA SFIDA CONTRO IL MONOPOLI: “Per me le squadre che stanno sotto sono comunque tutte molto competitive. Questa squadra ha cambiato tanto, anche l’allenatore, gioca ed è strutturata fisicamente e ha qualità. A sei giornate dalla fine si scende in campo e si lotta lì dentro. Descriverli non significa né che ci fasciamo la testa né che siamo euforici perché pensiamo di vincere. Abbiamo preparato la sfida come dovevamo, abbiamo rispetto per loro ma dovranno giocare nel nostro campo”.

SUI RISCHI CHE PUO’ CORRERE IL BENEVENTO: “Non vedo rischi per questo finale. Dobbiamo allenarci bene, settimanalmente e quotidianamente, mettere in pratica quello per cui lavoriamo, sviscerare le caratteristiche degli avversarie e dimostrare i nostri principi di gioco. Abbiamo un obiettivo, non so quale, ma cercheremo di vincere le partite. Se vogliamo per forza dire che la Juve Stabia è prima con sei punti di vantaggio a sei giornate dalla fine, io dico che è un vantaggio consistente e a loro direi di non lasciarselo sfuggire. A noi non resta che inseguire e giocare con la mentalità di vincere le partite, che non è il secondo tempo contro Foggia, Messina o Cerignola in cui siamo venuti meno. Se avessimo fatto un percorso di lavoro un po’ più lungo avremmo probabilmente acquisito una mentalità diversa, ma non sono d’accordo nel gestire le partite se non nel recupero e negli ultimi minuti. Questo è quello che abbiamo sbagliato in quelle partite, ma quello che si è perso non ritorna più. Dimostriamo a tutti di essere utili e indispensabili a questo obiettivo, che è quello di vincere le partite. Vincere per accorciare sulla Juve Stabia o vincere per tenere lontane le altre comporta sempre vincere, e si vince tramite la prestazione anche se a volte ne siamo venuti meno“.

SUL VALORE UMANO DEL GRUPPO: “Ci sono ottimi ragazzi e ottimi professionisti, dai più piccoli che hanno bisogno di qualche consiglio in più e hanno bisogno di essere “educati” a quelli più esperti. Questo gruppo ha voglia e motivazione, questo è un aspetto che noi abbiamo: c’è grande unità d’intenti, guai se non fosse così. Sotto il modello organizzativo non ci manca nulla, è chiaro che i giocatori manifestino ancora di più la loro professionalità“.

SUI TIFOSI: “Non mi piace chiedere, non chiedo nulla. Abbiamo fatto benino, si poteva fare anche meglio, ma ci dobbiamo concentrare su quello che dobbiamo fare. Dico la stessa cosa: “venite perché non vi deluderemo”, ecco“.

SUGLI INDISPONIBILI: “Oltre a Pinato non ci saranno Meccariello né Rillo che ha un piccolo stato influenzale, ma per il resto ci sono tutti“.

SUL TERZETTO DIFENSIVO: “Rientra Berra, c’è anche Viscardi. Ho cinque giocatori che stanno bene e sono in competizione, lo hanno dimostrato le prestazioni e gli allenamenti settimanali. Sceglierò quelli più adatti a quelli che potenzialmente il Monopoli può scegliere. Capellini, Berra, Terranova che è tornato a essere continuo, Pastina che anche attraverso alcuni piccole mancanze di concentrazione ha fatto partite importanti. Mi auguro di avere sempre questi dubbi, è un livello alto. Anche quando sbaglierò non avrò tolto tanto alla squadra sotto il profilo del potenziale“.