La Commedia dell’arte in “Rapsodie” del Test TeatroStage
CulturaTorna il Test TeatroStage nel programma di “Rapsodie”- Emozioni in prosa, poesia e musica- , in collaborazione con Accademia di Santa Sofia, con lo spettacolo teatrale di Cristian Izzo “Comedians during the Plague”, una rappresentazione che, rifacendosi alla commedia dell’arte, rievoca le disavventure di due comici che, in fuga dalla peste dilagante nel nord Italia, cercano rifugio e fortuna presso la corte francese di Luigi XIV° re di Francia.
Pulcinella, in arte Cristian Izzo e Picchio Pellecchia, interpretato da Giuseppe Borrelli, sono i personaggi della pieces teatrale che, con simpatia, autoironia e una capacità dialettica significativa, hanno intrattenuto il pubblico presente negli spazi del Centro di produzione dell’Accademia di Santa Sofia.
Due soli attori, ma con capacità comunicative pari ad una intera compagnia, hanno raccontato, in una lingua costruita tra termini napoletani ed altri di uno pseudo francese, le loro vicissitudini per continuare il lavoro di comici in giro per il mondo e, soprattutto, per trovare soluzione alla loro fame endemica e alla mancanza di un alloggio dove riposare.
Convinto che l’arte debba sopravvivere, Pulcinella cerca di inventare uno spettacolo che possa piacere a “les roi Soleil”, giocando e ironizzando contemporaneamente con le abitudini “nobili” del Re e della sua corte, ma irridendo, nello stesso tempo, il suo compagno di viaggio, Picchio Pellecchia che, nel tentativo di assecondare le richieste di Pulcinella, si rendeva complice di situazioni, gesti e comportamenti molto lontani dalle richieste dell’amico, ma satiriche e pungenti nei confronti dell’amico e producendo sincera ilarità negli spettatori.
Pulcinella tenta di sostituire, nei piaceri del Re, Tiberio Fiorilli, capocomico preferito di Luigi XIV°, ma i suoi tentativi non hanno successo mentre nella sala , ciclicamente, si sono accese luci dall’alto per simboleggiare la presenza del sovrano che, inevitabilmente e cinicamente, ha finito con l’ignorare i commedianti sul palco innescando la loro ira, sempre però contenuta per paura che a loro fosse tagliata la testa.
Poiché anche il pubblico parigino non apprezzava le loro interpretazioni, i due finiscono con il tentare ogni artifizio per attirare la loro attenzione, cappelli particolari, esercizi di combattimento con un toro, rappresentato, in mancanza di spettatori disponibili, da Picchio Pellecchia, acrobazie su un corrimano della sala e perfino volteggi e salti mortali tra il pubblico divertito che, ben volentieri, ha partecipato alle iniziative dei due attori.
Grande monologo di Cristian Izzo che, quasi incurante del tempo che passava, ha favoleggiato sulle sue peripezie di attore della commedia d’arte e, quasi senza respiro, ha coinvolto il pubblico con la sua abilità recitativa e acrobatica, utilizzando pause volute ed irridenti oltre che gesti allusivi con pretese di teatralità.
“Comedians during the Plague, an old, recurrent story”, prodotta da “Il luogo in buio”, in scena dal 2021 al 2024, oltre che in scena presso i più rilevanti festival internazionali di teatro, si è dimostrato oltre che momento di riflessione su un tempo passato, soprattutto celebrazione dell’arte, non solo teatrale, come strumento necessario per superare pandemie e difficoltà della vita quotidiana e mettere in grado ciascuno di tornare a progettare un futuro oltre il muro degli ostacolo quotidiani.
Una commedia dell’arte, quella di Izzo e Borrelli che, nel rispetto delle caratteristiche di tale rappresentazione, è ricorsa a costumi bizzarri, lingue non consuete, come lo pseudo francese, ma soprattutto maschere, come quella utilizzata da Pulcinella, caratteristiche che ricollegano quest’ultimo personaggio al carnevale come momento di libertà, ma che nella pieces teatrale di domenica 28 Aprile ha voluto incarnare il bisogno di arte condivisa come viatico di ogni vera e significativa esistenza.