Sant’Angelo a Cupolo, il sindaco Cataffo: “Il bilancio non è stato approvato, arriva un Commissario”

Sant’Angelo a Cupolo, il sindaco Cataffo: “Il bilancio non è stato approvato, arriva un Commissario”

Politica

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Diego Cataffo, sindaco di Sant’Angelo a Cupolo.

“Alla luce della attuale situazione politica-amministrativa che si è determinata, è diritto della comunità  essere informata correttamente, anche per mettere a tacere illazioni, supposizioni e fantasie di ogni genere.

Ho sempre ritenuto che un buon amministratore ha il dovere di  creare le migliori condizioni di dialogo, rispetto e disponibilità nei confronti di tutti i cittadini e degli uffici preposti.

Nel corso di questi tre anni  circa di amministrazione, anche se talvolta  con posizioni diverse, abbiamo sempre trovato la sintesi,  mettendo  in essere  molteplici attività ed azioni volte a creare le condizioni migliori per lavorare speditamente e concretamente nell’interesse della collettività.

La questione dirimente che ha portato di fatto ad uno stallo dell’attività amministrativa, creando non pochi disagi (di cui tutti dovremmo scusarci) è quella relativa all’approvazione del bilancio consuntivo 2023.

Lo schema di Bilancio predisposto dagli uffici con il supporto di  una nuova società di consulenza, ha fatto emergere un quadro contabile diverso da quello elaborato in precedenza, anticipando anche alcune modifiche che, con nota giunta successivamente all’elaborazione, la  Corte dei Conti ci ha indicato.

Non sono bastati diversi incontri con gli amministratori “dubbiosi” per chiarire, numeri alla mano, la bontà del nuovo  elaborato, impedendo di fatto l’approvazione in Giunta.

Scaduti i termini, la Prefettura ha nominato un Commissario ad acta, affinché si potesse portare in consiglio il Bilancio, e sottoporlo al vaglio dell’assemblea.

Ho preferito procedere in questo modo, evitando rimpasti o forzature, affinché ciascun consigliere comunale si assuma la responsabilità politica del momento.

A nessun consigliere ed assessore  sono state rimosse deleghe, ad oggi, ognuno è nel  pieno delle sue funzioni.

Invito tutti a valutare con attenzione le conseguenze del proprio agire e spero prevalga  la consapevolezza che lo scioglimento del consiglio comunale determinerebbe la perdita di tante opportunità di sviluppo che avevamo predisposto, nuove opere (rete idrica, ecc.), strumenti amministrativi (vedi PUC), ecc.

Sia  ben chiaro che i miei sforzi di ripartire non sono  dettati dall’attaccamento alla poltrona ma mossi dal rispetto  dell’impegno assunto con gli elettori e la cittadinanza tutta.

Ognuno si  assumerà  le responsabilità delle proprie azioni dinanzi alla cittadinanza”.