Benevento, blitz della Finanza in due attività: sequestro di prodotti per 3.000 euro
BeneventoCronacaAi titolari è stata contestata una sanzione amministrativa che va da un minimo di 1.500,00 euro ad un massimo di circa 10.000,00 euro.
Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Benevento, nell’ambito dei servizi d’istituto finalizzati al contrasto alla commercializzazione di prodotti contraffatti e non sicuri, ha sottoposto a controllo due attività commerciali a Benevento, di cui una gestita da personale di etnia cinese, all’esito dei quali sono stati sottoposti a sequestro prodotti non conformi agli standard di sicurezza.
In particolare, militari appartenenti al Nucleo Mobile del Gruppo di Benevento hanno accertato che, all’interno delle attività commerciali controllate, erano esposti in vendita complessivamente 551 confezioni, contenenti oltre 11 mila prodotti, privi delle avvertenze di sicurezza nonché del marchio della comunità europea, requisito indispensabile per gli operatori economici europei al fine di attestare la conformità dei prodotti ai requisiti di sicurezza e salute previsti dalla normativa comunitaria.
In particolare, gli articoli individuati, quali matite colorate, pennarelli, colori e acquarelli nonché adesivi e gomme con aspetto ludico, sono riconducibili al comparto dei “giocattoli”, come previsto dal comma 1 dell’art.1 del D.Lgs. 54/2011 che definisce “giocattolo” qualsiasi prodotto progettato o destinato, in modo esclusivo o meno, ad essere utilizzato per fini di gioco da bambini di età inferiore a 14 anni.
Gli articoli non rispondenti alle normative comunitarie, del valore commerciale complessivo di circa 3.000,00 euro, sono stati posti sotto sequestro ai sensi della Legge 689 del 1981 e, ai titolari delle rispettive attività commerciali, è stata contestata una sanzione amministrativa che va da un minimo di 1.500,00 euro ad un massimo di circa 10.000,00 euro.
La merce, importata da un Paese extracomunitario senza i preventivi controlli di sicurezza, comporta profili di criticità di natura economica in quanto causa un danno all’economia nazionale, generando fenomeni di concorrenza sleale. Inoltre, può risultare potenzialmente pericolosa per l’ambiente e per la salute dei consumatori, in particolare dei bambini, a causa della sconosciuta composizione dei materiali e della scarsa qualità costruttiva nonché per l’assenza di garanzie che certifichino la sicurezza dei materiali utilizzati e le procedure attuate per la fabbricazione.