Rinnovo dei contratti provinciali di lavoro: ancora in altro mare le trattative per cinque province della regione Campania

Rinnovo dei contratti provinciali di lavoro: ancora in altro mare le trattative per cinque province della regione Campania

AttualitàDalla Regione

Le trattative tra Fai CISL-Flai CGIL-Uila UIL e Confagricoltura, Coldiretti e Cia per il rinnovo dei cpl per gli operai agricoli e florovivaisti delle cinque province della regione Campania sono ancora in alto mare.

Considerato che l’aumento economico nelle piattaforme e nei contratti rinnovati ha l’obiettivo di salvaguardare la crescita dei salari recuperando la perdita del potere di acquisto delle retribuzioni erosa fortemente dall’esplosione inflattiva, il silenzio delle controparti diventa assordante. In alcune province le controparti hanno procrastinato alle prossime settimane la discussione, in altre, invece, non sono nemmeno programmati incontri. Il rinnovo dei contratti degli operai agricoli e florovivaisti delle provincie rappresenta un momento decisivo per coniugare gli indispensabili aumenti economici delle buste paghe dei lavoratori, per migliorare le tutele economiche-normative, valorizzare le professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici.

I contratti provinciali sono scaduti il 31-12-2023 e le relative piattaforme presentate alle associazioni datoriali territoriali di Cia, Confagricoltura e Coldiretti a fine 2023, nonostante alcuni incontri, al momento fotografano una situazione completamente bloccata, in modo particolare per quanto riguarda l’incremento salariale. A tal proposito bisogna ricordare che nell’accordo nazionale del 27-10- 2023 veniva già garantito un aumento del 3,5% e che la spirale inflattiva per il 2024/2025 conta un IPCA previsionale del 3,9% che pesa come un macigno sulla condizione materiale delle lavoratrici e dei lavoratori.

Fai, Flai e Uila sono convinte che un’adeguata risposta normativa e salariale, attraverso il rinnovo dei contratti di lavoro, possa dare il giusto impulso per tutto il settore, fatto di produzioni di qualità che però devono conseguentemente riconoscere giuste retribuzioni ai lavoratori, ciò renderebbe l’intero comparto, che ricordiamo è una eccellenza per tutto il territorio regionale, più attrattivo, bloccando la fuga di manodopera e accrescendo notevolmente la competitività. Le Segreterie regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil esprimendo una forte preoccupazione, in assenza di azioni concrete dei prossimi giorni– conclude la nota di Fai, Flai e Uila della Campania – sono pronte alla mobilitazione in tutto il territorio regionale.