L’Olimpia Volley riparte da sé stessa per guardare al futuro

L’Olimpia Volley riparte da sé stessa per guardare al futuro

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Ci eravamo tanto amati. Però si sa, ogni storia d’amore piccola o grande che sia può terminare. Questo però non è il caso dell’Olimpia Volley San Salvatore Telesino che non abbandona il mondo della pallavolo ma per un po’ solo i palcoscenici importanti. Troppo cocente la delusione dello scorso anno con la retrocessione in B2. Un campionato nato con tantissime insidie, proprio nell’anno del cinquantesimo anno di attività, è terminato con un’amarissimo risultato. Non sono bastati i cambi in corsa, la programmazione e la volontà della società di cercare di invertire il trend. Ecco perché il silenzio di qualche mese che però non è mai stato “assenza”.

Il patron Antonio Campanile ha ponderato ogni giorno la possibilità di riprendere il cammino cercando nuovamente l’assalto alla B1 ma un po’ l’assenza di sostegno, non da parte delle istituzioni sia chiaro, un po’ la voglia venuta meno, ha pesato sulla bilancia delle scelte. Ecco dunque cosa c’è dietro la scelta della società che ha però tutte le intenzioni di mantenere vivo un movimento che ha fatto la storia del volley telesino, sannita e campano. Si riparte da settembre dunque ma solo con i campionati giovanili di ogni categoria. Un modo per avviare un futuro sostenibile sul piano economico e coltivare talenti. Per anni infatti l’Olimpia è stata una vera e propria fucina di atlete e atleti e l’obiettivo di Campanile e soci è, prendendo in prestito un paragone calcistico, quello di divenire l’Atalanta della pallavolo. Come fare ciò? Programmando, avendo costanza e dedizione e soprattutto accompagnando nella crescita le nuove generazioni. Insomma non un addio ma un semplice “arrivederci a presto”. Perché l’intenzione è di far tornare grande l’Olimpia e portare nuovamente a conoscere e difendere con orgoglio e passione il nome di San Salvatore Telesino lungo tutto lo stivale.

“È stata una scelta soffertissima – ha dichiarato il presidente dell’Olimpia, Antonio Campanile – ma volevamo anche lanciare un messaggio chiaro. Oggi per fare sport l’amore, la dedizione e la passione non bastano. Servono risorse e competenze, serve un progetto ambizioso e soprattutto talenti. Noi abbiamo pensato di ripartire dal nostro capitale umano, da quello che abbiamo e che può rappresentare il futuro di questo sport e della nostra società”. Gli fa eco il vicepresidente Carlo Campanile: “Abbiamo già quasi definito i tornei a cui andremo a prendere parte, il progetto e le sedute di allenamento divisi per anni, così come il roster di allenatori con un team manager, di qualità come Gilda Vitelli, che sarà l’occhio vigile della società nel palazzetto”.

Il massimo dirigente Antonio Campanile poi ha voluto precisare: “ci tengo a ringraziare chi in questi anni ci ha sostenuto e si aspettava anche in questa stagione un campionato nazionale di livello. A loro dico stateci vicini anche ora. È questo il momento di costruire insieme e porre le basi per futuro che sia florido e generoso sul piano anche dei risultati sportivi. Ai tifosi che hanno sempre riempito il palazzo li invito a venire a tifare per le nostri giovani squadre perché anche loro hanno bisogno di sostegno e di capire che la casacca dell’Olimpia è, come per tutti noi, una seconda pelle”.

Qualcosa poi patron e vice voglio sottolinearla insieme: “in questi oltre vent’anni al timone della società abbiamo affrontato tantissimi sacrifici non solo in campo economico ma anche in ambito affettivo togliendo del tempo alle nostre famiglie. Lo abbiamo fatto in maniera disinteressata e con tutto l’amore nei confronti della nostra società e del nostro paese. Amore che continueremo a infondere, senza un passo indietro, nei prossimi progetti”.