Al Teatro Romano l’omaggio a Pino Daniele nel concerto “Sciò live”

Al Teatro Romano l’omaggio a Pino Daniele nel concerto “Sciò live”

Cultura

Notte magica quella vissuta al Teatro Romano di Benevento nella serata di venerdì 6 settembre, gli Area Medina hanno infatti rapito il numerosissimo pubblico presente, parliamo di sold aut, riproponendo l’album “Sciò live” dell’indimenticabile cantautore, chitarrista e compositore italiano Pino Daniele.

Voluto e organizzato fortemente da “Musica Insieme” e dall’ “Accademia delle Opere APS” con la direzione di Ferdinando Creta, direttore Artistico del Museo Arte Contemporanea Arcos Bn e quella tecnica di Francesco Tuzio, Presidente dell’Accademia delle Opere Aps, il concerto ha riproposto tutta la scaletta del memorabile album del 1984  “Sciò live” di Pino Daniele.

Serata davvero suggestiva e incantata nella quale gli Area Medina sono riusciti a trasmettere ad un pubblico appassionato e presente in ogni ordine di posti, la passione e l’amore per la musica di Pino Daniele, per le sue melodie, i suoi testi ed i suoi ritmi inimitabili, il tutto grazie anche alla presenza della sezione archi dell’Orchestra Internazionale della Campania diretta da Leonardo Quadrini.

Il gruppo Area Medina è composta da Antonello Rapuano (tastiere), Carmine Piccirillo (voce), Lorenzo Stabile (basso elettrico), Alessandro Calandri (chitarre), Fulvio Cusano (batteria), Francesco jr. Merola (percussioni), Pasquale Ciniglio (sax), con il supporto di Alessandro Tedesco (trombone), Peppe Fiscale (tromba), Alessandro Tumolillo (violino e mandolino), Marco Di Palo (viloncello) e con la partecipazione dello special guest Ezio Lambiase ( chitarra classica).

Gli Area medina sono la miglior cover band della musica di Pino Daniele, essi hanno portato in giro per l’Italia  la musica ed il repertorio del grande Daniele, riscuotendo grande successo di critica e pubblico in ogni loro esibizione.

Dopo 40 anni è dunque ritornato dal vivo, a riempire l’aria del Teatro Romano ed i cuori dei tanti appassionati, il concerto “Sciò live” di Pino Daniele, album in merito al quale, in occasione della sua pubblicazione, egli ebbe ad affermare: “ E’ stato il mio primo disco live, un doppio album ricco di ricordi e di incontri musicali d’eccezione, io non volevo che quest’album uscisse perché non ero soddisfatto delle registrazioni ( …..ma io non sono mai soddisfatto delle registrazioni!)”.

Le musiche di Pino Daniele, grazie all’interpretazione degli Area Medina, hanno riproposto le contaminazioni melodiche di cui egli è stato uno dei maestri, egli era un chitarrista di formazione blues e la sua tecnica strumentale e compositiva era stata fortemente influenzata dalla musica rock, dal jazz di Louis Armstrong, dalla chitarra di George Benson, ma soprattutto dall’andamento blues tipico dei canti delle comunità di schiavi afroamericani nelle piantagioni degli stati meridionali degli Stati Uniti.

Generi musicali diversi interpretati dal cantautore partenopeo in una contaminazione del tutto personale e creativa, fino a generare un nuovo stile da lui stesso denominato “tarumbò”, ad indicare la mescolanza di tarantella e blues, le sue culture di appartenenza, forma musicale reinterpretata poi magistralmente dagli Area Medina davanti ad un pubblico appassionato e desideroso di accompagnare i brani intonandoli insieme ai musicisti sul palco.

Carmine Piccirillo ha poi ricordato come Pino Daniele abbia utilizzato il codice linguistico della “parlesia”, un linguaggio inventato dai musicisti partenopei per poter comunicare in pubblico, ma senza frasi capire dai presenti, come ha fatto Daniele utilizzando la parola “Tarumbò” nell’omonimo brano. Locuzioni nate con i “posteggiatori”, gruppi di musicisti che si esibivano per strada.  

Sono stati presentati i 16 memorabili brani, tra i quali “Chillo è nu buono guaglione”, “Have you seen my shoes”, “Tarumbò”, “Viento ‘e terra”, “Terra mia”, “Chi tene  ‘o mare” , “Quanno chiove”, la famosa “Napul’è”, fino al completamento della scaletta dell’intero album.

Per ciascuno di essi il pubblico ha cantato insieme agli artisti sul palco, fino ad intonarne i più famosi, alzandosi in piedi ed accompagnando con le mani i ritmi concitati e memorabili dei pezzi di Pino Daniele.

E’ sembrato a tutti che la frequenza dell’anima del cantautore napoletano aleggiasse intorno ai presenti, quasi che egli stesso fosse tra il pubblico, magari nascosto tra i suoi ammiratori, soddisfatto dell’interpretazione che gli Area Medina stavano offrendo della sua musica e dei suoi testi, ma soprattutto sorridesse all’amore che tanti gli stavano tributando, quasi a richiamarlo nel presente per poterlo ancora ascoltare ed applaudire.

A fine spettacolo sono stati applauditi gli interventi del Creta, soddisfatto del numeroso pubblico, della bravura degli artisti e della serata di musica nello spettacolare Teatro Romano, ma anche di Tuzio che ha voluto precisare come amore e qualità della la musica e perfezione nell’organizzazione di eventi come il concerto degli Area Medina, siano il viatico principale per fare raffinata cultura e attimo di soddisfacente socialità.

 Poichè la musica, noi crediamo, rappresenta un linguaggio universale e fuga provvisoria dal dolore, come ci insegna Schopenhauer, essa ha regalato, nella serata in parola, grazie alle armonie musicali di Pino Daniele, quegli attimi di serenità di cui abbiamo bisogno e, nello stesso tempo, il piacere della memoria di un uomo e della sua arte che gli Area Medina hanno saputo riecheggiare con rara bravura.