Benevento, Berra: “E’ un piacere e un onore essere il Capitano di questi ragazzi”

Benevento, Berra: “E’ un piacere e un onore essere il Capitano di questi ragazzi”

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Il difensore e Capitano del Benevento, ospite di OttoGol, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo l’importante vittoria della Strega contro il Team Altamura, in cui ha siglato di testa il gol del momentaneo 1-0 all’88esimo.

Queste, dunque, le parole di Filippo Berra sul successo del San Nicola di Bari e non solo nel corso della trasmissione in onda su OttoChannel:

SULL’APPROCCIO DEL TEAM ALTAMURA: “Non ci aspettavamo che fossero così bassi e chiusi, che quasi rinunciassero a giocare. Inizialmente volevamo giocare tra le linee, cercando gli spazi per fare male, ma ci siamo accorti che loro ripartivano in velocità e avremmo rischiato di prendere gol noi invece di farlo“.

SULLA POCA CONTINUITA’ DEL REPARTO DIFENSIVO: “Ci vuole un po’ di lavoro per adattarsi a tutti i ruoli, ma il lavoro produrrà dei risultati. Non possiamo pretendere che i giovani siano pronti da subito, dobbiamo dar loro tempo e consentirgli anche di sbagliare“.

SU NUNZIANTE: “Sappiamo che deve crescere e lo dobbiamo aiutare, è molto giovane e in molte cose deve ancora migliorare. Abbiamo una responsabilità anche nei suoi confronti, vogliamo aiutarlo quanto più possibile. Contro l’Altamura è andato anche troppo a contatto con un attaccante, se becchi un arbitro diverso…glielo dirò“.

SULLA SUA PRESTAZIONE E SUGLI ALTRI CENTRALI: “Si può fare sempre meglio. Per come la vedo io uno non arriverà mai al 100%, bisogna migliorarsi giorno dopo giorno. Provo sempre ad arrivare a un livello più alto. Con Capellini mi trovo bene, anche con Meccariello e Tosca. Siamo una squadra unita, con buoni giocatori, e cerchiamo sempre di mettere in difficoltà il Mister con le scelte, come è giusto che sia“.

SU LANINI: “Tranne in campo, per il resto ha sempre il cappello (ride, ndr). Gli siamo stati molto vicino, veniva da 6 mesi in cui trovava facilmente la via del gol e ora gli stava mancando. Speriamo ora si possa sbloccare definitivamente e darci una mano“.

SULL’ESSERE CAPITANO: “E’ un piacere e un onore essere il Capitano di questi ragazzi, siamo un gruppo unito di bravi ragazzi. Sono felice della scelta Benevento già dall’anno scorso. Quello che rompe di più è il Mister (ride, ndr), tra di noi non abbiamo problemi. Starita e Borello se la giocano per il compagno più simpatico, mentre siamo tutti molto uniti verso la stessa direzione“.

SUL GIRONE C DI SERIE C: “E’ ancora presto dire chi è più forte, il campionato è ancora lunghissimo. Ce ne saranno ancora tante di partite da disputare, alla fine si vedrà il vincitore. Noi dobbiamo prendere esempio dalla Juve Stabia dell’anno scorso, mantenendo l’unità di squadra. Loro avevano 18 giocatori che andavano nella stessa direzione e correvano tutti, dobbiamo prendere questa mentalità“.

SULL’ENTUSIASMO DELLE DUE VITTORIE CONSECUTIVE E SUI TIFOSI: “La cosa che dobbiamo tenere di queste partite è l’entusiasmo che ci hanno portato queste vittorie. Ci dà una grossa carica, come anche il supporto del pubblico in casa e non. Se la squadra è unita ed è unita anche con il pubblico diventerebbe tutto molto importante, darebbe una grande spinta per tutto il campionato. Penso che ognuno debba sempre dare il massimo, penso che ognuno debba far così: la pressione vera deve essere questa“.

SUL POSSIBILE IMPIEGO DI OUKHADDA A SINISTRA: “Magari può giocarci, con altre caratteristiche perché il suo piede predominante è il destro, ma magari lo può fare. Alla fine, avendo cambiato anche io varie posizioni, non cambia tanto“.

SULLA CONTESTAZIONE A PAZIENZA, MISTER DELL’AVELLINO: “La cosa non riguarda solo l’allenatore, ogni giocatore se la sente sulla propria pelle perché riguarda tutta la squadra. I giocatori dell’Avellino stanno passando un momento difficile, penso non vedano l’ora di tirarsene fuori“.

SULLE SCELTE DI FORMAZIONE DEL MISTER E SUGLI ALLENAMENTI: “Il Mister ci dice la formazione la domenica, prima della partita, durante la riunione tecnica. E’ difficile capire le sue scelte durante la settimana. Gli allenamenti sono sempre lunghi e intensi, molta corsa e molta forza. Quando si arrabbia non fa differenze, si arrabbia sia con i giovani sia con gli esperti. A periodi si arrabbia soprattutto con qualcuno, ma poi gli passa“.

SULL’IMPORTANZA DELLA FIDUCIA: “Oltre a Lanini e Perlingieri, anche Starita secondo me sarebbe quello che ha più bisogno di fiducia, se dovesse trovare la via del gol diventerebbe un altro giocatore. E’ arrivato l’anno scorso dopo aver giocato bene in stagione, è arrivato con tanta pressione addosso“.

SUL MESSAGGIO AI TIFOSI IN VISTA DEL FOGGIA: “Vi aspettiamo, speriamo di godere tutti di un bello spettacolo“.

Foto: Screen OttoChannel