S. Nicola Manfredi, il sindaco Vernillo nega autorizzazione per manifestazione religiosa. Cilento: “Atto vergognoso”

S. Nicola Manfredi, il sindaco Vernillo nega autorizzazione per manifestazione religiosa. Cilento: “Atto vergognoso”

Politica

“Nel Comune di San Nicola Manfredi alla frazione S. Maria Ingrisone presso l’Oasi Padre Pio – spiega il consigliere Francesco Cilento -, da anni si svolge una manifestazione religiosa che celebra la nascita e morte di San Pio da Pietrelcina. Mi giunge con non poco stupore la notizia che il Sindaco Vernillo in data 20/09/2024, con prot. 8590/2024, abbia negato tale ricorrenza liturgica per motivi di ordine pubblico”. 

“Premetto – prosegue Cilento – che alla frazione di S. Maria Ingrisone nel Comune di San Nicola Manfredi, insite un’area pubblica all’interno della quale è stata realizzata una rappresentazione monumentale di San Pio da Pietrelcina, al fine di consentire ai fedeli di riunirsi in preghiera”. 

“Questa decisione – sottolinea Cilento – è l’ennesima conferma di quanto sostengo da tempo circa il modus operandi del sindaco Vernillo che si comporta e tiene atteggiamenti da feudatario e non da amministratore del Comune di San Nicola Manfredi”. 

“Il suo – evidenzia il consigliere – è un atto di una nefandezza tale che merita profonda censura da parte di tutte le istituzioni e dell’opinione Pubblica. E’ bene sottolineare che la motivazione del diniego è fondata unicamente sulla seguente frase “per motivi di ordine pubblico, senza che sia stato dato un significato concreto a tale dicitura. 

“Ora mi domando – continua Cilento -: oggi una manifestazione liturgica può mai creare problemi di ordine pubblico, quando tutte le manifestazioni canore dell’estate Sannicolese, vedevano centinaia di persone riversarsi nel Comune di San Nicola Manfredi da ogni parte della Regione per ascoltare cantanti di rilievo internazionale, autorizzate con procedura semplificata di safety and security per affollamento presunto al di sotto delle duecento persone?”

“Spero che il mio sdegno possa suscitare nel cuore delle persone l’indignazione di fronte all’odio di un Sindaco nei confronti di una comunità religiosa,  che forse ha l’unica colpa di non permettere al sindaco di arrogarsi il diritto di utilizzare la religione e la Chiesa come strumento per la sua continua propaganda elettorale e per dar sfogo al suo ego”. 

“Spero si possa scuotere l’opinione pubblica rispetto ad atteggiamenti di tal censura, possibili esclusivamente per il potere amministrativo concesso ed esercitato da un solo individuo, dedito al  rovesciamento, nel sol fine di impostare una nuova “arte dello Stato” in contrapposizione alle reali leggi che regolano il potere, immaginando che la religione sia subordinata e funzionale alla sovranità”conclude il consigliere.