Benevento-Foggia 4-0, le pagelle dei giallorossi
Benevento CalcioCalcioIl Benevento vince 4-0 contro il Foggia al Ciro Vigorito nella quinta giornata della Serie C 2024-25. La Strega di Mister Auteri fa registrare il terzo successo consecutivo a pochi giorni dal turno infrasettimanale, portandosi al primo posto in classifica a quota 12.
Pronti e via, dopo sette minuti il Benevento è in vantaggio: punizione di Prisco su cui, dopo un batti e ribatti in area, si avventa Oukhadda, bravo a battere Perina con il destro in girata dal limite dell’area. Prova a farsi vedere in avanti anche il Foggia ma, al 17esimo, la Strega trova il raddoppio: dopo aver fallito un paio di tentativi Manconi si fa trovare nel cuore dell’area di rigore sul cross basso dalla sinistra di Simonetti e il tap-in è un gioco da ragazzi. Cresce il Diavolo, con i giallorossi che sembrano vivere qualche minuto di flessione: Berra è provvidenziale in chiusura su Murano, Nunziante su Emmausso in uscita. Al 25esimo la storia del match potrebbe cambiare, calcio di rigore per i rossoneri dopo un fallo ingenuo di Viscardi su Salines: dal dischetto, però, Nunziante ipnotizza Emmausso e mantiene inviolata la porta. La seconda metà del primo tempo è molto equilibrata, non si registrano particolari occasioni. Nel recupero, però, Emmausso impegna Nunziante con un bel destro diretto all’angolino basso e deviato in corner e, sul ribaltamento di fronte, Manconi sfiora l’appuntamento con la doppietta. La ripresa si apre sulla falsa riga di come si erano chiusi i primi 45′: qualche fiammata dei padroni di casa, poi al 54esimo il sinistro al volo di Emmausso si stampa sul palo e si resta sul 2-0. All’ora di gioco, poi, i sanniti chiudono definitivamente il match grazie al calcio di rigore conquistato da Perlingieri per un tocco con la mano di Zunno: sul dischetto arriva Manconi che, con una precisione chirurgica, batte Perina. Calano i ritmi, nonostante il Benevento continui ad attaccare e il Foggia vada alla ricerca almeno del gol della bandiera. Nel recupero, infine, accade di tutto: prima Emmausso impegna nuovamente Nunziante a un grande intervento, poi Lamesta dopo una bella accelerazione conquista un calcio di rigore perfettamente trasformato da Lanini, che spiazza Perina e cala il poker.
Nunziante 8: Prestazione sontuosa del classe 2007, alla prima stagione tra i professionisti e al secondo clean sheet consecutivo. Tiene a galla i suoi nel primo tempo in tre occasioni, tutte su Emmausso, ma si prende le prime pagine per la respinta sul rigore che, se fosse entrato, avrebbe cambiato con ogni probabilità la storia dell’incontro. Provvidenziale anche nel finale di gara, sempre sul 90 rossonero.
Oukhadda 7: Si conferma una grandissima spina nel fianco sia per gli attaccanti avversari, che contrasta con la sua fisicità e intelligenza difensiva, sia per i difensori contro cui gioca, dominando le incursioni nella trequarti offensiva. Il gol che apre le danze al Vigorito è il coronamento di un grande momento di forma. Dal 35’s.t. Sena 6: Come poi si dirà per Agazzi, dieci minuti più recupero sono pochi per valutarne la prestazione. Quando entra in campo, però, si dimostra concreto e affidabile e, nel finale, compie una bella chiusura difensiva che gli vale la piena sufficienza. Una freccia in più per l’arco della Strega.
Berra 6,5: Il Capitano giallorosso, ormai totalmente a suo agio nella posizione di difensore centrale, nel primo tempo risponde più che presente agli attacchi rossoneri, soprattutto nella fase in cui la Strega sembra calare di intensità e attenzione (vedasi la chiusura su Murano). Sempre efficace e reattivo, è il vero condottiero della squadra giallorossa.
Tosca 6+: Tornato titolare a distanza di poco più di un mese (in Coppa Italia contro il Potenza), il centrale rumeno offre una prestazione tutto sommato sufficiente, nonostante nel primo tempo sia a volte in ritardo in chiusure o ripiegamenti. Nella ripresa però gioca meglio e, nel finale, mura splendidamente la conclusione di Emmausso.
Viscardi 6: Schierato nuovamente sulla corsia sinistra, per caratteristiche il classe 2004 fatica a farsi vedere in zona offensiva, tendendo piuttosto a tenersi in linea con i centrali di difesa. Peccato per il leggero tocco ingenuo su Salines nell’occasione del rigore, che macchia leggermente una prestazione comunque attenta e sufficiente.
Talia 7-: Il classe 2003 ormai lo conosciamo e ne evidenziamo, settimana dopo settimana, la crescita costante. E’ un motorino instancabile e, nonostante contro il Foggia non offra strappi eccezionali in zona offensiva (se non in qualche sporadica occasione), riesce a prendersi le chiavi del centrocampo giallorosso giocando con la calma e la precisione di un veterano.
Prisco 6,5: Dai suoi piedi parte la punizione che porterà all’1-0 firmato da Oukhadda e, nonostante risulti leggermente impreciso in qualche occasione, il suo modo di giocare e le sue geometrie aiutano la Strega a sviluppare una manovra veloce e pericolosa. E’ sempre più nel vivo del gioco, e non può che far piacere. Dal 24’s.t. Viviani 6: Venti minuti più recupero, con la partita già messa in cassaforte, per mettere minuti nelle gambe e continuare a crescere di condizione in vista del mini tour-de-force. In mezzo al campo palleggia con i compagni senza problemi, pressando sui portatori di palla avversari.
Simonetti 7: Scelto per sopperire all’assenza di Acampora, schierato alto a sinistra si rivela una spina nel fianco per i difensori rossoneri. Lavora bene, in modo sporco, in occasione dell’1-0, poi una sua galoppata gli consente di servire il 2-0 a Manconi. Ottima serata per l’ex Ancona, forse alla miglior prestazione dal suo arrivo nel Sannio. Dal 24’s.t. Starita 6: Con il risultato già definitivo non ha moltissime occasioni per mettersi in mostra e provare a far valere le sue caratteristiche, ma sono certamente apprezzabili la sua abnegazione e il suo impegno, oltre ovviamente al sacrificio in fase difensiva richiesto nel finale di gara.
Lamesta 7+: Prestazione molto positiva dell’ex Rimini, arricchita da strappi in velocità e dribbling nell’arco di tutti i 90 minuti. Risulta infermabile dagli avversari, spesso costretti al fallo (come in occasione del rigore del 4-0, trasformato “in polemica” da Lanini) per arginare le sue incursioni. Gli è mancato solo il gol, ma arriverà.
Perlingieri 6+: Solito lavoro sporco per l’attaccante classe 2005, che fatica però a trovare spazi e a rendersi pericoloso nell’area di rigore avversaria. Se la manovra del Benevento è così fluida ed efficace è anche per i compiti che lui stesso svolge, ma trovare la via del gol può solo aiutarlo a crescere ancora. Conquista, però, il rigore del 3-0. Dal 21’s.t. Lanini 6,5: Relegato in panchina per la terza gara consecutiva, subentra nel corso della ripresa e, come accaduto la settimana scorsa contro il Team Altamura, trova nuovamente la via del gol. Si presenta sul dischetto dopo un battibecco con Lamesta, spiazza Perina e acquista ancora più fiducia.
Manconi 8: Prestazione eccezionale dell’ex Modena che, chiamato ad agire a qualche metro da Perlingieri, sfrutta a pieno gli spazi facendosi sempre trovare libero dai compagni, pronto a concludere verso la porta o ad allargare per gli esterni. Bravo a crederci nell’occasione del 2-0, trasforma chirurgicamente il rigore del tris. Dal 35’s.t. Agazzi S.V.: Pochi minuti a disposizione in quella che è la sua prima partita stagionale, ma sicuramente utili per acquisire ritmo partita e cominciare a ritrovare il giusto feeling con il campo. In questo campionato c’è bisogno di tutti, soprattutto in un trittico di gare ravvicinate.
Auteri 7,5: Inizio stagionale niente male per il “suo” Benevento, primo in classifica dopo 5 turni con 12 punti frutto di quattro vittorie e una sola sconfitta (tra le altre cose immeritata). E’ presto per guardare la classifica, lo ha affermato anche il tecnico giallorosso nel post-gara, ma le prestazioni sono positive e i risultati ne sono solo una conseguenza. Il merito, in tal caso, non può che essere dello staff tecnico e dei calciatori che applicano i dettami impartiti in settimana. Inaugurare i tre impegni in otto giorni con una vittoria aiuta a far crescere fiducia e morale nel gruppo, come anche l’impiego di giocatori che potrebbero sentirsi esclusi a causa del minor minutaggio (Agazzi, Viviani, Starita). La strada è ancora lunga e cose da migliorare ci saranno sempre (come, in riferimento alla gara di ieri sera, le disattenzioni nella gestione del doppio vantaggio), ma se il lavoro continua a portare frutti del genere è difficile che il campo possa raccontare un’altra storia.
Foto: Screen YouTube Lega Pro