Benevento, Prisco: “Contro il Foggia bravi nell’approccio. Classifica? Non è reale, mantenere i piedi per terra”
Benevento CalcioCalcioIl centrocampista del Benevento, classe 2004, è stato ospite di OttoGol e ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la bella vittoria della Strega contro il Foggia.
Queste, dunque, le parole di Antonio Prisco sul terzo successo consecutivo e non solo nel corso della trasmissione in onda su OttoChannel:
SUL SUO EMERGERE NEL BENEVENTO: “E’ merito anche della squadra, mi hanno fatto sentire uno di loro fin dal primo allenamento, come se fossi qui da anni. I ragazzi si fidano di me, me lo hanno fatto capire fin da subito e si vede partita dopo partita“.
SULL’ESPERIENZA CON LA RECANATESE: “Resta l’amarezza e il rammarico per la retrocessione perché eravamo un bel gruppo di ragazzi, non saprei dire oggi che cosa possano pensare…“.
SULLE SUE POCHE PAROLE, COME NUNZIANTE: “E’ anche l’età, ma pian piano ci scioglieremo e cominceremo a parlare di più“.
SULLA VITTORIA CONTRO IL FOGGIA: “E’ stata una partita dura, loro hanno allestito una grande squadra. Siamo stati bravi ad approcciare bene e a partire aggressivi, come ci chiede il Mister e come spesso accade in casa tranne la prima, e siamo passati in vantaggio. Siamo contenti di aver dato anche una gioia al nostro pubblico“.
SULLO STILE DI GIOCO RICHIESTO: “Il Mister ci chiede di giocare senza rischiare, ma è ovvio che giocando ci esponiamo a qualche rischio. Cerchiamo sempre di giocare facile, con la massima tranquillità e cercando di uscire dal pressing, come abbiamo fatto tante volte. Il Mister stesso ci chiede di giocare nel modo più semplice possibile, soprattutto nella nostra metà campo e nei pressi della nostra area di rigore, ma giocando spesso palla a terra quando ci vengono a prendere alti qualche rischio lo prendi. Dobbiamo essere noi a trovare la chiave giusta, magari facendo qualche lancio in avanti. A volte il Mister ci chiede di gestire di più perché siamo troppo frenetici“.
SUI COMPITI DEI CENTROCAMPISTI: “Noi centrocampisti dobbiamo essere bravi a dare equilibrio alla squadra, a non esporci troppo ma neanche a restare troppo bassi. Dobbiamo dare equilibrio alla squadra e saperci gestire. A me e Talia il Mister chiede le stesse cose, cercando di continuare in questo modo e se possibile migliorare ancora di più“.
SULLA NON-TITOLARITA’ CONTRO IL CATANIA: “Ci sono rimasto male, devo dire la verità, per l’importanza della gara pur essendo solo la seconda partita. Il Catania è una delle favorite e delle più forti quindi mi avrebbe fatto piacere affrontare giocatori forti, soprattutto in uno stadio così davanti a 20-25mila persone“.
SULLE VARIAZIONI DI POSIZIONI, SOPRATTUTTO CONTRO IL FOGGIA: “Il Mister dà la possibilità a tutti di potersi esprimere al meglio, poi valuta lui chi ritiene si meriti di giocare dall’inizio. Abbiamo tanti ragazzi molto duttili come Starita, Simonetti e Manconi che possono variare su tutto il fronte offensivo. E’ stato bravo lui a capire chi potesse dare di più, e ancora una volta ha avuto ragione“.
SULL’EPISODIO CHE RICORDA MAGGIORMENTE TRA I PROFESSIONISTI: “Il gol contro il Potenza in Coppa Italia è stato un momento indelebile, anche se non ero contentissimo per l’eliminazione. I ragazzi mi hanno aiutato e mi continuano ad aiutare giorno per giorno, mi danno consigli quando sbaglio e il merito è loro. Il mio ringraziamento va a Presidente, Mister e Direttore: spero di ripagare la loro fiducia con le prestazioni“.
SULL’IMPORTANZA DI AIUTARSI: “Il Mister ce lo chiede e anche noi ci aiutiamo l’uno con l’altro, ognuno sopperisce all’errore dell’altro. Siamo un gruppo unito“.
SUL LITIGIO LAMESTA-LANINI SUL RIGORE DEL 4-0: “E’ stata una dinamica di gioco. Lamesta dopo aver fatto quel numero ed essersi procurato il rigore voleva anche calciarlo, Lanini era entrato e voleva calciare. Ho sentito diverse voci in giro, siamo super tranquilli e anche stamattina, oltre che ieri sera, c’è stato un chiarimento. Spero che Lamesta, come Perlingieri, possano sbloccarsi il prima possibile“.
SUL RAPPORTO CON IL PRESIDENTE: “Ogni volta che mi vede scambiamo due chiacchiere e una carezza, ma nulla in particolare“.
SULLA CLASSIFICA: “Siamo primi, ma come ha detto il Mister siamo ancora alla quinta giornata. Dobbiamo mantenere i piedi per terra, il campionato è lungo. Non dobbiamo guardarla, non è una reale classifica perché siamo ancora all’inizio e ci sono squadre l’Avellino che sono attrezzate ma non sono dove si pensava“.
SULL’INDOSSARE LA MAGLIA DEL BENEVENTO: “E’ sempre stato il mio sogno indossare la maglia della prima squadra davanti ai tifosi e al “Vigorito”, oggi si è esaudito“.
Foto: Screen OttoChannel