“Perché non possiamo non dirci cristiani”, l’ultimo libro di  Ortensio Zecchino

“Perché non possiamo non dirci cristiani”, l’ultimo libro di Ortensio Zecchino

Eventi

“Venerdì 11 ottobre 2024, alle ore 17.30 nel Salone della Pubblica Biblioteca Arcivescovile “F. Pacca” presso Arciepiscopio, Piazza Orsini, 27 -Benevento sarà presentato il libro di Ortensio Zecchino, Perché non possiamo non dirci “cristiani”. Letture e dispute sul celebre saggio di Benedetto Croce. Prefazione di E. Mazzarella, Postfazione di D. Cofrancesco, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 2024 (Saggi, 446).

Programma:

 Salutano:

 Prof. Mario Iadanza;  

S.E. mons. Felice Accrocca

Presiede

Avv.Prof. Mario Verrusio;

Intervengono

Dott. Giancristiano Desiderio, giornalista e saggista; Prof. Pasquale Giustiniani, filosofo e saggista; 

Conclude l’Autore

Nota sul volume 

Il saggio di Croce comparve sulle pagine della Critica il 20 novembre 1942 e da allora non ha cessato di essere centro di interessi e dibattiti. Afflitto dallo spettacolo delle atrocità della guerra nella sua Napoli ma, più in generale, angosciato dalle sorti della civiltà occidentale, Croce volle affidare al saggio questi suoi sentimenti, con l’intento di suonare un allarme e risvegliare nelle coscienze il senso del dovere di non essere passivamente acquiescenti. Ma il saggio, bollato dalla stampa fascista e comunista, volle essere anche un appello, sia pur velato, a tutte le forze sinceramente amanti della libertà, in vista dello sperato ritorno alla vita democratica.

Dalle note del Diario di Croce si comprende anche il tormento nella ricerca di un titolo adeguato, passato dalla prima formulazione in termini interrogativi, alla seconda in termini affermativi, alla definitiva, in cui affermarci diventa dirci, ma soprattutto si appongono le virgolette a “cristiani”, per rendere chiaro, fin dal titolo, che il termine veniva assunto in un senso particolare, diverso da quello connotante formali appartenenze confessionali.

Il saggio si rilevò espressione altissima e sofferta, a un tempo, della passione civile dell’autore, della incompiutezza d’ogni sistema filosofico e dell’insondabilità dei tanti misteri che avvolgono l’uomo. 

Nota bio-bibliografica dell’autore

Ortensio Zecchino, storico del diritto, ha insegnato nelle Università Carlo Bo di Urbino, Federico II di Napoli, Lumsa di Roma, Suor Orsola Benincasa di Napoli. Ha presieduto il Comitato direttivo dell’Enciclopedia Treccani Federico II. Presiede il Centro Europeo di Studi Normanni. Ha cofondato e presiede Biogem, Istituto di ricerche genetiche.  

È stato Consigliere regionale, Parlamentare europeo, Senatore della Repubblica; Presidente delle commissioni Affari Europei, Cultura, Giustizia; Ministro dell’Università e Ricerca in tre Governi. 

Ultime sue opere: Gregorio contro Federico. Il conflitto per dettar legge, Roma, Salerno editore, 2018 (tradotto in francese e spagnolo); L’eterno conflitto tra i “signori” del diritto, Napoli, Editoriale scientifica, 2020; Storie di manoscritti, libri e biblioteche, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 2021; La Costituzione di Ruggero II, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino 2023″.