Benevento, Acampora: “Sto lavorando tanto, ma bisogna essere cauti. Il ruolo di trequartista mi piace”
Benevento CalcioCalcioIl centrocampista del Benevento, prossimo al rientro dall’infortunio, è stato ospite di OttoGol e ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo il pareggio a reti bianche della Strega contro il Messina.
Queste, dunque, le parole di Gennaro Acampora sul primo pareggio stagionale e non solo nel corso della trasmissione in onda su OttoChannel:
SULLA SUA CONDIZIONE: “Sicuramente in questo periodo sto lavorando tanto, in queste tre settimane abbiamo fatto un ottimo lavoro ma quando si tratta di un problema muscolare bisogna essere cauti perché il guaio per ricadere è dietro l’angolo“.
SUL PIANO B RISPETTO AL FRASEGGIO: “I lanci lunghi non sono la nostra priorità, sappiamo che dobbiamo fare un gioco propositivo e palla a terra anche per sfruttare gli esterni veloci e bravi nell’1vs1 che abbiamo. I lanci lunghi non sono una seconda possibilità, personalmente preferisco giocare palla a terra per tutti i 90 minuti cercando di andare tra le linee e andando sugli esterni“.
SULLE DIFFICOLTA’ NELLA MANOVRA SOPRATTUTTO FUORI CASA: “I lanci lunghi capitano spesso nei finali di partita e fuori casa, in casa no perché stavamo già 3/4-0. Fuori casa abbiamo voglia di vincere e andiamo all’assalto provando a lanciare lungo, ma dobbiamo essere intelligenti nel non farlo perché la maggior parte delle volte la diamo all’avversario“.
SU PERLINGIERI DOPO IL PAREGGIO DI MESSINA: “Ho parlato anche con Perlingieri, che si confida abbastanza con me. E’ un giocatore forte e lo dimostrerà, si deve mentalizzare un po’ di più ma deve stare tranquillo perché è forte. Fa giocare bene la squadra, cerca soluzione con noi centrocampisti: giocando con lui, dietro di lui, mi diverto perché sento di parlare la stessa lingua. Sono tutti ragazzi forti, ma lui in particolar modo“.
SUL PESO DELLE RESPONSABILITA’ SULLE SUE SPALLE: “Mi fa piacere, sono complimenti e piacciono a tutti. La strada è ancora lunga, ma la cosa che mi rende felice è vedere i ragazzi come crescono e come corrono“.
SUL MIX TRA GIOVANI ED ESPERTI: “Per un giovane giocare davanti al proprio pubblico, trattandosi soprattutto di giocatori del vivaio, è un sogno. La gente deve aspettarli e incoraggiarli, soprattutto nei momenti difficili: l’applauso a Nunziante contro la Juventus Next Gen è stato bellissimo. In questo momento è un bell’ambiente, anche esterno: la gente è contento dei giovani, mi piace. Si sta creando una bella alchimia”.
SUL BARICENTRO ALTO O BASSO: “La ragione sta sempre nel mezzo. Io preferisco andare sempre in avanti, all’attacco, e anche il Mister ci dà quest’input. Ma c’è anche chi vuole vincere 1-0 o 2-1. Se ci abbassiamo tanto rischi di lasciare palla a loro e rischi di più. Credo sia anche una questione fisica, non andare sempre a 3mila ma far correre anche gli altri“.
SULLE CARATTERISTICHE SUE E DELLA SQUADRA: “Sono un centrocampista di gamba. Il ruolo sulla trequarti mi piace, lo facevo da ragazzino e non facendo il ritiro non ero al top della condizione quindi mi riduceva il campo. Non vedo una squadra particolarmente frenetica, il Mister ci chiede sempre una pressione alta”.
SULLA PERMANENZA A BENEVENTO: “Non so misurare il livello di felicità rispetto alla prima volta, in cui sono arrivato davvero strafelice. Oggi sono carico e motivato, mi aspetto un altro tipo di stagione rispetto alla mia ultima annata“.
SULL’ECCESSIVO FRASEGGIO SOTTOPORTA: “Nel secondo tempo Manconi se l’è portata un po’ troppo avanti, altrimenti avrebbe tirato e staremmo parlando di altro“.
SULLE QUALITA’ DI MISTER, DIRETTORE TECNICO E PRESIDENTE: “Auteri è una persona che chiede tanto, è esigente sul piano fisico, tattico e tecnico e in ogni allenamento devi stare sul pezzo. Carli è riflessivo, abbiamo parlato anche con lui e sono contento del rapporto che si sta creando. Vigorito è passionale, ci tiene tantissimo e sta sempre insieme a noi: non ho mai avuto un Presidente così presente e vederlo al campo fa molto piacere“.
SULLA SFIDA CONTRO IL LATINA: “Dobbiamo fare la partita che facciamo usualmente in casa, su quel livello riusciamo a mettere in difficoltà qualsiasi avversario”.
Foto: Screen OttoChannel