Latina, Padalino: “E’ un periodaccio, non serviva fare regali a un Benevento già forte”
Benevento CalcioCalcioIl tecnico del Latina, sconfitto questo pomeriggio dal Benevento per 5-0, ha analizzato così la prestazione dei neroazzurri in conferenza stampa.
Questa, dunque, l’analisi di Pasquale Padalino dalla sala stampa del Ciro Vigorito nel post-gara:
SULLA SCONFITTA CONTRO IL BENEVENTO: “E’ un periodaccio, ma è d’obbligo prendersi le responsabilità di questa sconfitta al di là delle situazioni che hanno portato a questo risultato. E’ d’obbligo chiedere scusa e tenere a mente questa gara che ci deve servire da insegnamento. Abbiamo spianato la strada a un Benevento che già di suo è forte, non serviva fare regali. Bisognava avere la capacità di reagire e restare in partita nonostante tutto. E’ stata più grave l’espulsione che l’errore tecnico del portiere sull’1-0. Questi atteggiamenti non si possono risultare, come il risultato, e ci devono far crescere. La partita non è commentabile, eravamo partiti anche discretamente ma nel complesso è svanito tutto“.
SULL’INFERIORITA’ NUMERICA: “Quando resti in 10 a risultato acquisito l’obiettivo è non prendere le imbarcate e provare a pungere laddove ce ne fosse la possibilità. Poi ci sono stati anche infortuni, ma dopo un 5-0 diventano scusanti anche poco credibili“.
SUGLI INFORTUNI: “Vona ha preso una botta sulla tibia, ha provato ma non è riuscito a continuare. Di Capanni non ne so tantissimo, probabilmente una distorsione“.
SUL SUO FUTURO IN PANCHINA: “Temo sempre, da quando ho accettato l’incarico. A volte vieni sostituito per giusta causa e a volte no, io ci sono passato attraverso un’ingiustizia. La società fa le sue valutazioni, ma ovviamente la mia intenzione e il mio desiderio di proseguire non cambia di un millimetro. La squadra nonostante la parentesi di oggi in allenamento dimostra sempre di voler fare il meglio. Dobbiamo cercare di fare il meglio possibile. Non possiamo avere questa classifica, ci dobbiamo fare un bagno d’umiltà e un esame di coscienza“.
SUL LATINA: “Sostengo il mio lavoro, sto dalla parte dei calciatori nel momento in cui mi rendo conto che quello che do lo debba ricevere, non in maniera paritaria ma lo devo vedere. Se ho la sensazione che uno ma anche due o tre non siano allineati non mi faccio alcun tipo di problema“.