Calvi| Decade il consigliere Parziale. Centrella: “Ha avuto un atteggiamento di sprezzo nei confronti del Consiglio.  Rispettata la legge”

Calvi| Decade il consigliere Parziale. Centrella: “Ha avuto un atteggiamento di sprezzo nei confronti del Consiglio. Rispettata la legge”

Politica

“Questo pomeriggio, alle ore 15.00, si è tenuta, presso la Sala Consiliare del Comune di Calvi, la seduta di Consiglio Comunale avente ad oggetto la decadenza dalla carica di consigliere comunale del Consigliere Vincenzo Parziale per assenze non giustificate alle sedute, ai sensi dell’art. 43, c. 4, del TUEL, dell’art. 13 dello Statuto Comunale e dell’art. 43 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale. Non si riportano gli interventi per rispettare la segretezza della seduta.

Durante la discussione i Consiglieri Licciardi e Parziale hanno abbandonato l’aula. La seduta si è conclusa con la votazione a scrutinio segreto favorevole, all’unanimità, alla decadenza del consigliere Parziale. Sulla questione intende fare chiarezza il Consigliere Angelo Centrella, capogruppo di maggioranza:

“Dispiace che il Consigliere Parziale, ben supportato in questo dal Consigliere Licciardi, abbia avuto ancora una volta un contegno irriguardoso e di sfida nei confronti del Consiglio Comunale, pur in presenza di fatti oggettivamente gravi che lo riguardano. Lo dimostra il fatto che i due abbiano abbandonato l’aula nel corso della discussione, esternando un atteggiamento di superbia e di sprezzo nei confronti del Consiglio”.

“Il Presidente Paolo Vesce – continua Centrella – ha agito nello scrupoloso rispetto della legge, dello Statuto e del Regolamento, che prevede l’apertura d’ufficio del procedimento, in caso di tre assenz consecutive prive di giustificazione, nonché la convocazione in modalità segreta, espressamente stabilita e resa obbligatoria dall’art. 18 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale in tutti i casi in cui si debbano valutare fatti personali e si debbano trattare dati sensibili, come appunto nel caso di specie”.

“Così come l’art. 35 del medesimo Regolamento dispone la votazione a scrutinio segreto per l’approvazione di un oggetto discusso in seduta segreta – aggiunge. “Il Presidente, quindi, non poteva non aprire il procedimento di decadenza senza venir meno ai propri doveri d’ufficio. Pur non entrando nel merito dei fatti, per carità di patria e per rispettare fino in fondo la segretezza della seduta, posso dire che purtroppo qualcuno alle regole è totalmente allergico e questi sono i risultati. Considerata la gravità dei fatti, ci vediamo costretti a trasmettere gli atti anche alla competente Procura della Repubblica, che dovrà valutare la sussistenza di eventuali fattispecie di reato”, conclude il consigliere comunale.

Il Consiglio provvederà, nella prossima seduta, alla surroga del consigliere decaduto con il primo dei non eletti, in ordine di preferenze, della lista “Per Calvi – Rocco Sindaco”.