Benevento-Casertana 1-0, le pagelle dei giallorossi

Benevento-Casertana 1-0, le pagelle dei giallorossi

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Il Benevento s’impone di misura, al termine di un match agonisticamente teso e tecnicamente non bellissimo, nel derby contro la Casertana e fa registrare il sesto successo interno in campionato in altrettante gare nel match valido per l’undicesima giornata della Serie C 2024-25. La Strega di Mister Auteri conquista i tre punti, la terza vittoria consecutiva e il sesto risultato utile di fila al 76esimo grazie al colpo di testa di Viviani, confermando la vetta alla classifica con 25 punti, a +4 sull’Audace Cerignola.

I padroni di casa provano subito a imporre i propri ritmi e le proprie caratteristiche in avvio, ma fin dai primi minuti è palpabile la tensione in campo e sugli spalti. La prima conclusione pericolosa è di Lamesta al sesto: l’ex Rimini si accentra e carica il sinistro dopo una gran giocata, fuori di qualche metro. Al 17esimo anche Talia prova il destro da fuori, ma non inquadra la porta. Un minuti dopo i tifosi dei Falchetti entrano sugli spalti muniti di petardi e fumogeni, lanciandoli verso il rettangolo verde: match sospeso per cinque minuti. Si riprende ma i toni agonistici in campo non si placano. Allo scoccare del 28esimo altro tentativo dei sanniti: Prisco fa partire un gran sinistro dalla distanza, solo un miracolo di Zanellati gli nega la gioia del gol. Tre minuti più tardi, dopo un fallo di Bacchetti su Manconi, Lamesta carica il sinistro da quasi metà campo e per poco non centra la porta. Sul ribaltamento di fronte grande occasione per i rossoblù: Capitan Berra perde palla sull’attacco di Salomaa che prova a servire Bakayoko in area, anticipato magistralmente dall’accorrente Viscardi. Ci prova ancora il Benevento sul finire del primo tempo, soprattutto da fuori, ma spesso commette (come in tutto l’arco della gara) errori di lucidità e precisione negli ultimi 25metri. A inizio ripresa entrambi gli allenatori ricorrono a un doppio cambio, la Strega tiene il possesso della sfera ma un altro errore di Berra, vittima di giramenti di testa, regala una grande occasione alla Casertana al 51esimo: prodigioso Nunziante nel tu-per-tu contro Paglino dal limite. I giallorossi mantengono il proprio baricentro molto alto, ma non riescono in alcun modo a concludere pericolosamente. Al 76esimo, poi, l’episodio che decide il derby: sugli sviluppi di un corner, Lamesta crossa dalla destra con il mancino e pesca in area il subentrato Viviani che, di testa, infila la sfera dove Zanellati non può arrivare. Gli ospiti si rivelano maggiormente arrembanti nel finale e i padroni di casa non riescono a sfruttare molteplici contropiedi per il raddoppio, ma il risultato non cambia.

Nunziante 7: Spettatore non pagante nella prima frazione, è presente nelle uscite e, soprattutto, è decisivo al 51esimo sull’errore di Berra a tu-per-tu con Paglino. Tiene a galla la Strega in un’occasione che avrebbe potuto cambiare la partita, collezionando il quarto clean-sheet consecutivo (sei in campionato).

Oukhadda 7-: Sulla fascia destra, ormai lo conosciamo, è un treno e, nella conferenza stampa post-gara, ammette di avere personalità da mettere a servizio della squadra. In campo tutto ciò è più che evidente: anche se oggi viene leggermente meno l’intesa con Lamesta non si risparmia, spingendo e difendendo.

Berra 5: Giornata decisamente “no” per il Capitano del Benevento, vittima (come specificherà Auteri nella conferenza stampa post-partita) di giramenti di testa. Le sue due leggerezze, una per tempo, avrebbero potuto compromettere inevitabilmente il derby. E’ costretto ad abbandonare il rettangolo verde a metà ripresa. Dal 23’s.t. Capellini 6: Il classe 2000 scuola Juventus ritrova il campo dopo due panchine, in cui ha perso la titolarità a favore di Tosca. Una scarsa mezz’ora con la fascia al breccio, utile per ritrovare minuti nelle gambe: guida il reparto difensivo senza particolari problemi né tantomeno affanni.

Tosca 6,5: Il centrale rumeno, confermato per la terza volta consecutiva al fianco di Berra, dà segnali sempre più incoraggianti. Gli attaccanti della Casertana non sono vere e proprie spine nel fianco, ma lui è comunque attento e solido nonostante qualche piccola disattenzione che non ne mina il rendimento.

Viscardi 6: Semplicemente eccezionale nella chiusura su Bakayoko a seguito del primo errore di Berra, in difesa è solido e non si lascia intimorire dalle folate rossoblù. In attacco però, a differenza delle ultime uscite, è abbastanza impalpabile e, per interpretare quel ruolo come vuole Auteri, serve una buona spinta. Dal 1’s.t. Ferrara 6: L’ex Taranto, pienamente recuperato dall’infortunio, dopo il quarto d’ora concessogli a Potenza la settimana scorsa questa volta si ritaglia metà gara per ritrovare il ritmo partita. Gode di una Strega offensiva e, avendo un baricentro molto alto, non può che partecipare alla manovra offensiva.

Talia 6: Parte bene, cercando in più occasioni la conclusione da fuori contro una squadra chiusa nei propri 25 metri. I colpi li ha e, quando si è presentata l’occasione, non si è certo fatto pregare due volte. Qualche momento di frenesia, come tutta la squadra, ma con il peso di un giallo sulle spalle era pronosticabile il cambio all’intervallo. Dal 1’s.t. Acampora 6+: Mister Auteri prima lo posiziona al fianco di Prisco, sacrificandolo, poi corregge il tiro dieci minuti più tardi e lo riporta tra le linee, sulla trequarti. Smista palloni con precisione, cercando o di andare alla conclusione o di far andare al tiro i compagni: buona metà gara.

Prisco 6,5: La “solita” prestazione del classe 2004, in cui si comporta da vero play-maker garantendo ritmo e geometrie. A volte si fa trasportare dall’agonismo e dalla frenesia di cui è “vittima” la squadra, ma gioca con ordine e sfiora il gol alla mezz’ora con una gran botta dalla distanza. Bene anche nella ripresa.

Lamesta 7-: E’ il più vivace dell’attacco giallorosso, se non come sempre poco ci manca. Le ultime prestazioni gli hanno dato nuovamente fiducia e, fin dai primi minuti, prova a scardinare la retroguardia casertana con dribbling o tiri da fuori. Dai suoi piedi, nonostante qualche errore di lucidità, parte il pallone del gol.

Manconi 6: Un’altra prestazione opaca da parte dell’ex Modena che, nonostante tra le linee crei sicuramente problemi agli avversari, fatica poi a rendersi pericoloso in area di rigore. Commette qualche errore di leggerezza, è vero, ma anche grazie al suo lavoro la Strega riesce ad arrivare in avanti, pur non concludendo.

Simonetti 5,5: Parte bene, dimostrandosi subito pericoloso nei primissimi minuti con la deviazione (non a rete) sul destro al volo di Oukhadda, poi si spegne con il passare dei minuti fino alla sostituzione a inizio secondo tempo. Non ha un appoggio concreto con Viscardi sulla stessa corsia, ma non riesce a dimenarsi tra le fitte maglie dei Falchetti. Dal 11’s.t. Viviani 7: Il derby lo decide colui che non ti aspetti. Entrato a inizio secondo tempo per favorire l’avanzamento di Acampora e gestire il possesso di una Strega a trazione offensiva, sugli sviluppi di un corner insacca di testa alle spalle di Zanellati e regala i tre punti alla squadra.

Perlingieri 5,5: Destreggiarsi negli ultimi metri e soprattutto nell’area di rigore contro una Casertana così chiusa sarebbe stato difficile per chiunque, ma in qualche occasione sembra cercare il passaggio o il dribbling di troppo invece di essere incisivo. Fatica tanto, nonostante sia (come sempre) a servizio dei compagni. Dal 11’s.t. Lanini 5,5: Ingresso a due volti quello dell’attaccante torinese, che alterna ottimo posizionamento e forza di volontà a discutibili scelte con la sfera tra i piedi. Sembra voglia cercare il gol a tutti i costi, sicuramente per aiutare la squadra, ma così facendo sciupa tante occasioni che avrebbero potuto alleggerire il finale di gara.

Auteri 7-: Il “suo” Benevento colleziona un’altra vittoria in casa, la sesta in sei gare di campionato, ma questa volta non è dominante né straripante. Una partita del genere, fatta di agonismo e tensione, non la si vedeva da tempo, ma un derby è un derby e la tensione era più che pronosticabile. I suoi comunque, un po’ come accaduto al San Nicola di Bari contro il Team Altamura, sono bravi ad attaccare (nonostante i diversi errori dettati da frenesia e poca lucidità, su cui bisognerà lavorare) in modo continuato e con convinzione, pazientando e non facendosi imprigionare dal nervosismo. Indovina i cambi, con l’insospettabile Viviani che si rivela decisivo: un’ennesima dimostrazione dell’alto livello dell’organico. Da domani si torna immediatamente a lavorare in vista del turno infrasettimanale contro il Crotone di giovedì, con altri tre punti in cascina e un primato meritato ma con la consapevolezza di poter ancora crescere nella gestione delle partite.