Ecosistema Urbano, Megna (Civico 22): “In cinque anni perse 13 posizioni”
PoliticaRiceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Giovanna Megna, consigliere comunale di Civico 22. “Quando da Palazzo Mosti arrivano i soliti proclami sulle famigerate classifiche l’approfondimento è d’obbligo e la propaganda assicurata.
Mentre la Città era in preda al panico per la chiusura del Terminal e di Piazza Risorgimento, il Sindaco commentava il rapporto di Legambiente sull’Ecosistema Urbano 20240, affermando di aver raggiunto uno straordinario risultato, “nonostante le mediocrità diffuse ereditate”.
Dinanzi a tale roboante dichiarazione ci si aspetta di trovare Benevento tra le prime 10 città, o almeno a metà della classifica…e invece bisogna scorre la classifica fino al 60° posto su 106 capoluoghi.
Certamente non un primato, ma può essere che il Sindaco, che neppure questa volta ci risparmia la solita manfrina di “quelli di prima”, voglia evidenziare una scalata della classifica, un balzo dal fondo in cui forse si trovava qualche anno fa.
Ebbene, visto che il rapporto Ecosistema Urbano 2024 è consultabile sul sito di Legambiente è sufficiente aprire la pagina per rendersi conto che rispetto allo scorso anno abbiamo perso una posizione, retrocedendo dal 59° al 60° posto.
Questione di poco, si potrebbe dire, l’efficacia delle politiche messe in campo certamente non si possono valutare anno su anno, insomma, c’è bisogno di un’analisi su un arco temporale un po’ più ampio.
E qui la scoperta è davvero clamorosa: andando a ritroso nel tempo, scopriamo che nel 2019 la nostra città occupava il 47° posto!
Insomma, siamo riusciti a perdere negli ultimi 5 anni ben 13 posizioni, davvero un risultato degno di nota.
Tornano, poi, a quest’anno ed esaminando i singoli indicatori, ci si accorge che quelli in cui occupiamo le posizioni migliori e che ci mantengono al 60° posto e non portandoci ancora più giù non c’entrano nulla con l’azione politica.
Spacchettando i dati, troviamo Benevento in cima alla classifica per il basso numero di incidenti stradali con feriti, in ottima posizione anche per i rifiuti pro capite e per i mq di ZTL per abitante, un dato, questo, destinato a tristemente a migliorare man mano che perdiamo residenti.
I dati peggiori, invece, che ci vedono vicini al fondo della classifica, riguardano la qualità dell’aria, in particolare le emissioni PM10; andiamo male anche per il trasporto pubblico e malissimo per la dispersione idrica.
Aria, acqua, trasporto pubblico, performance davvero “straordinarie”, va detto, che soprattutto negli ultimi mesi sono sotto gli occhi (e il naso) di tutti”.