Crotone-Benevento 2-2, le pagelle dei giallorossi
Benevento CalcioCalcioIl Benevento si fa rimontare nel finale il doppio vantaggio contro il Crotone allo Scida, nel match del turno infrasettimanale valido per la dodicesima giornata della Serie C 2024-25. La Strega di Mister Auteri torna dalla Calabria con un punto, conquistando il quinto risultato utile di fila e confermando la vetta della classifica con 26 punti, ora solo a +2 sull’Audace Cerignola.
Dopo un avvio intenso, in cui le squadre si affrontano a viso aperto senza disdegnare di farsi vedere in avanti (degna di nota la parata di Nunziante su colpo di testa di Tumminello al quarto, ma non solo), i ritmi calano leggermente ma non cambia la storia del match. Sono i rossoblù a essere maggiormente pericolosi nella prima mezz’ora: al 18esimo Gomez impegna Nunziante con una conclusione potente da fuori, poi Oviszach non trova la porta. Con l’avvicinarsi dell’intervallo giallorossi aumentano i propri ritmi e conseguentemente la propria vocazione offensiva: ci prova Lamesta con il mancino, D’Alterio respinge. I sanniti trovano la via del gol al 42esimo: Talia appoggia per Manconi che, superato Cargnelutti, fa partire un destro potente e preciso da fuori area che non lascia scampo a D’Alterio. Nel finale della prima frazione uscita molto rischiosa (e abbastanza inutile) di Nunziante, Tumminello fortunatamente non trova la porta. A inizio ripresa arriva il raddoppio immediato del Benevento: Manconi lancia Lamesta in contropiede, l’ex Rimini beffa D’Alterio con un pallonetto delizioso e fa 2-0. Sfiora il tris il Benevento al 48esimo, il destro di Prisco da fuori sfiora l’incrocio dei pali. Tornano a farsi vedere in avanti gli Squali, alla ricerca del gol che potrebbe riaprire la partita: ci prova Gomez a botta sicura sul cross dalla destra di Silva, ma Capitan Berra si oppone con il corpo. Cambi da una parte e dall’altra, con i Pitagorici che continuano ad attaccare: all’84esimo Tumminello salta più in alto dei centrali della Strega e batte Nunziante, riaprendo il match. Il Crotone ci crede e, negli ultimi secondi di gara, la pareggia: la punizione del neo-entrato Vitale prende una traiettoria strana, colpisce l’incrocio dei pali e torna in area, dove c’è appostato l’insaziabile Tumminello che beffa i sanniti.
Nunziante 5,5: Partita dai due volti, se non di più, quella del giovane portiere giallorosso. Provvidenziale in avvio su Tumminello e Gomez, l’uscita poco prima dell’intervallo risulta rischiosa e inspiegabile. Nella ripresa, dopo una prima parte in cui non viene chiamato in causa, nell’occasione del 2-2 risulta incerto.
Oukhadda 6-: Non spinge tanto quanto ci ha abituato, soprattutto in casa, ma è comunque prezioso sia in fase offensiva sia in quella difensiva. Ha a che fare con Oviszach, cliente non banale ma che riesce a tenere a bada, mentre nella ripresa con il peso dell’ammonizione e l’ingresso di Vitale fatica, e si vede.
Berra 6: Dopo i giramenti patiti contro la Casertana offre una buona prestazione, come sempre da Capitano. Svetta di testa, ma fatica un po’ a trascinare la squadra. S’immola sulla conclusione a botta sicura di Gomez nella ripresa, ma è in affanno nel finale: da esperto, quale è, deve arginare questi pericoli.
Tosca 6-: Un primo tempo abbastanza tranquillo, in cui non fa altro che ripagare la fiducia del Mister e confermare la crescita delle ultime uscite, gara dopo gara. Nella ripresa soffre maggiormente gli attacchi dei Squali e, soprattutto, si fa prendere il tempo da Tumminello nell’occasione dell’1-2. Poco può sul 2-2.
Viscardi 6: Conferma le buone sensazioni e la crescita sulla corsia mancina, ormai diventata di sua proprietà. In fase difensiva è sempre molto attento e presente, ovviamente per caratteristiche spinge meno di Ferrara ma riesce comunque a farsi vedere sporadicamente in avanti, in entrambe le frazioni.
Talia 6,5: Dopo un avvio complicato, come per il centrocampo di entrambe le squadra, cresce con il passare dei minuti e si prende la scena: suo l’appoggio per Manconi in occasione del 1-0. Tanta corsa e tanto lavoro sporco, ma anche qualche inserimento degno di nota. Nel finale saltano gli schemi per tutti.
Prisco 6: Meno appariscente e meno preciso rispetto a quanto ci ha abituato, e questo la dice lunga sul suo ruolo all’interno dello scacchiere giallorosso. Si fa rimontare dagli avversari in qualche occasione, ma riesce anche a ritagliarsi spazi interessanti per concludere a rete: al 48esimo, in particolare, sfiora il tris. Dal 29’s.t. Viviani 6: Chiamato in causa, dopo essere stato match-winner del derby contro la Casertana, per mantenere l’ordine in mezzo al campo, prova a dare il suo contributo ma rimane intrappolato nella frenesia e nell’arrembaggio calabrese degli ultimi minuti.
Lamesta 7: Il migliore in campo del Benevento, senza troppi giri di parola. E’ in condizione e in fiducia e si vede, altrimenti non si accentrerebbe per concludere con il mancino dalla distanza con una tale semplicità e vivacità. Il pallonetto del momentaneo 2-0 è un colpo delizioso, di pregevole fattura. Dal 35’s.t. Starita S.V.: Pochi minuti in cui l’ex Monopoli cerca, come sempre quando chiamato in causa, di mettersi in mostra e di inseguire l’avversario.
Acampora 6-: Tornato titolare dopo due panchine consecutive a seguito del rientro dall’infortunio, si piazza dietro le punte per fare da collante tra centrocampo e attacco. Più volte pericoloso con qualche conclusione e qualche passaggio filtrante per i compagni, non riesce a incidere come vorrebbe. Dal 29’s.t. Ferrara 5,5: Relegato ancora in panchina, Auteri lo manda in campo con dei compiti diversi dal solito, spostando di qualche metro il suo raggio d’azione. Deve provare, con la sua velocità e il suo guizzo, a far male alla difesa avversaria e, nonostante gli spazi a disposizione, fatica a farsi vedere.
Simonetti 5,5: La fascia mancina è di sua competenza, da lì non nascono particolari pericoli. In avanti, però, fatica a trovare spunti giusti e interessanti, pur rimanendo nel vivo del gioco. Nel finale di gara poi, come gran parte della squadra, va in confusione: concede la punizione del 2-2, con un fallo evitabile.
Manconi 7-: Fatica, e non poco, a fare “il Perlingieri” della situazione, essendo ormai abituato a giocare tra le linee e non spalle alle porta. Si destreggia sufficientemente e, soprattutto, nel primo tempo sblocca il match con una bella sassata con il destro. Suo anche il passaggio per Lamesta per il 2-0 giallorosso. Dal 39’s.t. Lanini S.V.: Chiamato in causa dopo l’1-2 rossoblù per provare ad alzare il baricentro della squadra ed essere pericoloso in contropiede, subisce la fragilità difensiva dei minuti finali.
Auteri 6-: Questa volta il “suo” Benevento non riesce a essere incisivo come sa essere. Cambia leggermente l’undici iniziale, ma solamente per non rischiare un peggioramento del problema fisico di Perlingieri, mentre per il resto sceglie la via della continuità. Nonostante un minimo di sofferenza iniziale, comprensibile e tutt’altro che sorprendente vista la forma del Crotone, la Strega nel primo tempo è cinica e, nonostante qualche errore di precisione e di valutazione, va a riposo in vantaggio. A inizio ripresa i giallorossi mettono una seria ipoteca sulla partita e potrebbero anche chiuderla definitivamente, ma peccano di precisione. Col passare dei minuti la squadra si spegne, è presumibilmente stanca fisicamente (si tratta comunque della seconda gara in quattro giorni) e i cambi sembrano tardivi e poco incisivi. Gli Squali ne approfittano e, complice anche qualche errore di superficialità degli avversari, riescono a strappare un punto che sembrava insperato. Fortunatamente si torna in campo già lunedì: non tanto per recuperare a questi due punti persi, visto che il Benevento è comunque primo in classifica e allo Scida non ha disputato una partita pessima, quanto piuttosto per dimenticare e correggere le modalità e le cause con cui e per cui questo pareggio è arrivato.
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