Incentivi e regolamenti, la Delegazione di parte pubblica: “Nessuna imposizione, clima disteso nel dialogo con i sindacati”

Incentivi e regolamenti, la Delegazione di parte pubblica: “Nessuna imposizione, clima disteso nel dialogo con i sindacati”

Politica

In riferimento alla nota diramata dalla segreteria provinciale CGIL Funzione Pubblica, a seguito dell’assemblea dei lavoratori del Comune di Benevento, i rappresentanti della Delegazione di parte pubblica – Riccardo Feola (Segretario Generale e Presidente della delegazione di parte pubblica), Gennaro Santamaria (Dirigente del Settore Risorse Umane), Raffaele Ambrosio (Dirigente del Settore Gestione Economica) – comunicano quanto segue.

“Non è assolutamente rispondente al vero la descrizione del clima effettuata dalla segreteria provinciale della CGIL relativamente al confronto che si sta avendo in questi giorni tra la Delegazione di parte pubblica e le rappresentanze sindacali.

Il confronto, che ha avuto fino ad ora come oggetto gli incentivi relativi alle performance 2023 e i vari regolamenti che disciplineranno l’applicazione di diversi istituti contrattuali (verticalizzazioni, differenziali stipendiali, regolamento della disciplina delle Elevate Qualificazioni), si è svolto, pur nella naturale distinzione di posizione, nella massima serenità e distensione. I criteri per la liquidazione delle performance 2023 sono stati concordati in modo unanime tra la rappresentanza di parte pubblica e quella sindacale.

Sui regolamenti il confronto si è svolto in modo altrettanto sereno e il primo sul quale lo stesso si è concluso, regolamento per le verticalizzazioni, ha visto concorde parte pubblica e parte sindacale, ad eccezione della CGIL per il tema relativo al colloquio inserito per la valutazione delle competenze.

Affermare che tutto questo avviene in un clima in cui la parte pubblica impone le proprie posizioni è fuorviante e non corrispondente al vero. Anche la decisione di destinare parte delle risorse del salario straordinario (32mila euro) al finanziamento del fondo delle Elevate Qualificazioni, non è una decisione unilaterale della parte datoriale ma è frutto di un accordo, anche questo unanime, contenuta nel contratto integrativo 2023-2025, parte giuridica ed economica.

Come tutti sanno questo istituto, che gratifica una parte del personale che assume particolari responsabilità, ha valenza triennale e quindi l’accordo raggiunto nel contratto 2023 non può che avere il medesimo orizzonte temporale. Alla luce di quanto fin qui rappresentato, e con l’auspicio di ritrovare un clima collaborativo anche con la segreteria provinciale della CGIL, come rappresentati della parte datoriale ci sentiamo di rassicurare le lavoratrici e i lavoratori dell’Ente che gli accordi che saranno raggiunti sui vari istituti contrattuali vedranno sempre premiati e gratificati il merito e le competenze del nostro personale”.