Prevenzione tumore al seno, a Benevento la “Camminata rosa” di Race For The Cure

Prevenzione tumore al seno, a Benevento la “Camminata rosa” di Race For The Cure

AttualitàBenevento Città

Nella mattinata di domenica 3 Novembre, a partire dagli spazi di Piazza Castello della città, si è tenuta la “camminata rosa”, evento organizzato dalla RACE FOR THE CURE, simbolo della Komen, organizzazione no-profit per la lotta contro il tumore alla mammella.

L’evento, patrocinato dal comune di Benevento e realizzato in collaborazione con l’Asl Benevento, ha avuto lo scopo di sensibilizzare in merito alle patologie oncologiche femminili, in modo particolare quella del cancro al seno, ma ha anche offerto, in modo gratuito, visite ed esami strumentali a tutte le donne che non avessero la copertura del sistema sanitario nazionale.

Tenuto conto che Komen Italia è un’organizzazione basata sul volontariato ed è in prima linea nel processo di lotta contro i tumori al seno, è bene ricordare che essa, nata negli Stati Uniti 25 anni fa,  ha organizzato una due giorni durante i quali sono stati offerti screening gratuiti a tutte le donne che lo avessero richiesto, a prescindere dall’età o dalla condizione socio/economica.

Ha anche organizzato   una “camminata rosa” a cui hanno partecipato in tante, molte già colpite dal tumore al seno con indosso una maglietta rosa offerta dall’organizzazione a fronte di una piccola offerta, ma molte altre, con una maglietta bianca, a semplice sostegno di una realtà che colpisce un gran numero di donne.

E’ bene ricordare che il cancro della mammella rappresenta la neoplasia più frequente diagnosticata alle donne e, al di là del significato medico che tale patologia comporta, essa determina conseguenze di natura psicologica di grande portata.

Il cancro che colpisce quella parte del corpo, non solo può essere pericoloso per la vita, ma tocca un organo che, tradizionalmente, è collegato alla vita, fonte di alimento per i neonati, ma anche simbolo di femminilità.

Essere colpiti in quella parte del corpo dunque, non solo determina paura per la propria vita, ma tocca nel profondo la femminilità di ogni donna e vivere una tale esperienza produce stress, ansia, depressione e un’inquietudine che travolge gli equilibri fisici e psicologici di ciascuna.

Esiste un solo modo per contrastare una tale sventura e questo modo è la prevenzione a tutte le età, infatti la rilevazione precoce di un possibile cancro al seno attraverso visite e mammografie sistematiche, può consentire di intervenire, in modo precoce, su un processo che se ignorato può portare alla morte.

La prevenzione dunque è fondamentale e l’utilizzo di essa, ovviamente in maniera sistematica e impiegata in tutte le malattie, consente la individuazione precoce del problema che, identificato nelle prime fasi della sua formazione, può essere oggetto di interventi terapeutici che, a tutt’oggi, sono spesso completamente risolutivi.

La medicina oggi ha fatto passi da gigante nella cura del tumore al seno, ma essa non sarebbe sufficiente se ricorressimo alle cure in una fase troppo avanzata della malattia. Momenti come quello organizzati dalla Komen appaiono allora fondamentali nell’innescare la consapevolezza che i primi medici delle donne devono essere le stesse donne, infatti non trascurare o sottovalutare i tempi della prevenzione sistematica consentono la risoluzione veloce e poco demolitiva del cancro al seno.

La camminata rosa è utile però, non solo per la sensibilizzazione del problema, ma anche per il processo di solidarietà che tale momento regala a tutte le donne partecipanti, il confronto con persone che hanno vissuto esperienze simili in prima persona o attraverso loro cari infatti, dona coraggio e, con la vicinanza fisica e psicologica con quante hanno vissuto e vivono la stessa esperienza, si trova il conforto necessario a razionalizzare il problema e riordinare emozioni e timori, ma soprattutto aiuta a vincere depressioni e sensi di sconfitta, con lo scopo di  migliorare la vita.

Le tantissime donne presenti alla camminata che ha percorso il corso Garibaldi, molte delle quali hanno raccontato le loro storie ed i propri disagi psicologici, ha trasformato una semplice “camminata”, in un momento di prevenzione e sostegno alle donne che vivono la terribile esperienza del cancro in una parte significativa del loro corpo, ma anche attimo di riconciliazione con le paure di un male terribile, divenendo anche un momento di rinascita interiore di cui tutti, anche i molti uomini presenti con le loro donne, hanno beneficiato.