Vigorito tra derby, giovani e scommesse: “Avellino antagonista autorevole, troverà un orso sannita pronto a battersi”

Vigorito tra derby, giovani e scommesse: “Avellino antagonista autorevole, troverà un orso sannita pronto a battersi”

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Il Presidente del Benevento, a pochi giorni dal derby contro l’Avellino, ha rilasciato una lunga intervista al collega del Corriere dello Sport Tullio Calzone.

La vera forza del Benevento è aver imparato dagli errori del passato“, ha affermato Oreste Vigorito in merito al giovane progetto della Strega. “Aver immaginato di poter vivere in Paradiso senza passare dal Purgatorio è stato un azzardo. Dopo molti anni di C siamo riusciti ad andare in A, grazie anche a tecnici come Baroni e Inzaghi. In massima serie siamo stati da sanniti, con fierezza. Capendo, poi, che sono indispensabili misura ed equilibrio. Oggi il nostro settore giovanile sta dando valore anche a quegli errori. E i risultati ci stanno premiando. Vincere non dipende mai da un solo fattore. Ma dai principi che si applicano“.

SUL DERBY CONTRO L’AVELLINO DI DOMENICA: “In C ho sempre rincorso. Affrontare la gara col distacco a favore di 6 punti è meglio. L’Avellino ha tutto per competere al vertice e sarà un antagonista autorevole anche per la società che lo sostiene. Mi auguro che vinca il migliore e che il migliore sia il Benevento“.

SUI RISCHI DELLA GARA CONTRO GLI IRPINI: “La nostra incapacità di non aggredirla nei punti deboli. Dipende da noi, non dall’Avellino. Che sta facendo molto bene. Ma a Benevento troverà un orso sannita pronto a battersi. Non sarà una gara decisiva. Si capirà tra febbraio e marzo chi può arrivare alla fine“.

SULLE SCORIE DELLA SCONFITTA CONTRO IL PICERNO: “Io penso che i calciatori giovani e pieni d’entusiasmo sappiano cambiare per non sbagliare più. Auteri ha l’esperienza per guardare avanti con fiducia. Elaborare le sconfitte serve a non cadere di nuovo“.

SUL GIOVANE PROGETTO GIALLOROSSO: “Mi auguro che la crescita dei calciatori del nostro vivaio, affidato a Puleo e Palermo, persone di famiglia, possa essere nel tempo un fiume lungo sino al mare. Intanto, la convocazione di Perlingieri con l’Italia Under 20 è una grande gioia. Il sogno di mio fratello Ciro di avere un forte settore giovanile si sta realizzando. E ne siamo orgogliosi“.

SULL’OBIETTIVO STAGIONALE: “Avere una squadra che venga applaudita ogni volta che esce dal campo. L’etica del lavoro deve essere alla base del sano calcio di provincia. Bisognerà capire che l’appartenenza e l’identità contano più di tanti investimenti stranieri che io, comunque, auspico e accolgo con favore. Ma salvaguardando i territori. E’ il nostro modello, legarlo ai successi è la speranza“.

SULLA RISOLUZIONE CON PASTINA: “Una delle incoerenze del nostro sistema è che in A e B di fronte a una condanna di primo grado di un tesserato è possibile risolvere il contratto unilateralmente, in C no. Bisogna far allenare il giocatore e attendere l’ultimo grado di giudizio. Io sono un garantista e aspetto la sentenza definitiva. Ma non si può mantenere un presunto innocente a stipendio pieno di varie decine di migliaia di euro. Pastina era con noi da quando aveva 14 anni. Le condizioni per restare erano venute meno“.

SUL CASO SCOMMESSE: “C’è una sentenza e varie procure hanno indagato su questa vicenda, mi attengo alle decisioni della giustizia che non è infallibile, ma noi non siamo i giudici. Certo lo stupore di certe scoperte è stato tanto. Anche per la mancata vigilanza di chi era deputato a farlo. Io credo che la prima cosa che bisogna fare è educare. Lo Stato propone scommesse. C’è bisogno di regole e meccanismi che alimentino il calcio in maniera regolare e non vietare. Il proibito attira molto di più, ma tocca alla politica“.

SUL RITORNO IN SERIE A: “Abbiamo impiegato 90 anni per arrivare in A. Io dico che i sogni per realizzarsi hanno bisogno di essere inseguiti a occhi aperti. Intanto, fissiamo lo sguardo sull’Avellino“.

Foto: Benevento Calcio