Benevento-Avellino, il doppio ex Evacuo: “Strega lanciatissima, grande rincorsa dei Lupi”
Benevento CalcioCalcioFelice Evacuo, doppio ex del derby tra giallorossi e biancoverdi, è stato ospite della trasmissione A Tutta C su TMW Radio a pochi giorni dal big-match della quindicesima giornata di campionato.
L’attaccante classe 1982, nativo di Pompei, ha vissuto nel Sannio tra 2008 e il 2011 e nella stagione 2013-14 e in Irpinia tra il 2004 e il 2007 (con un’annata in prestito alla Torres). Con la Strega 114 presenze e 62 gol, con i Lupi invece 71 gettoni e 25 marcature. Tra le maglie indossate dal record-man di reti segnate in Serie C (175) si registrano anche Trapani, Turris, Juve Stabia e Nocerina.
Ecco, dunque, le parole dell’ex attaccante, oltre che di Benevento e Avellino in vista del derby del Vigorito in programma domenica 17 p.v. alle 17:30 e non solo:
SULL’ASSENZA DEI TIFOSI BIANCOVERDI: “Mi associo completamente alle parole del Presidente Vigorito in merito, è un uomo di calcio. Il fatto che a lui dispiaccia che non ci siano i tifosi ospiti fa capire che è una grande persona e che anche i tifosi del Benevento avrebbero voluto i tifosi dell’Avellino allo stadio. In Italia purtroppo siamo un po’ abituati a questo modo di fare, di vietare le trasferta. Io ho giocato a calcio e so che giocare negli stadi pieni e con entrambe le tifoserie è sempre qualcosa di emozionante, soprattutto in un derby come questo“.
SUL CAMMINO DEL BENEVENTO: “Il Benevento ha sposato una politica diversa rispetto agli ultimi anni, è partita con un mix tra giocatori esperti e forti e giovani del settore giovanile, ne riesce a schierare 4-5 in ogni gara. Molto sta nel fatto che le caratteristiche di questi ragazzi si sposano con i giocatori esperti e stanno facendo un campionato egregio, uno su tutti Perlingieri che è stato convocato in Nazionale. A lungo andare magari l’inesperienza potrà portare a pagare dazio, ma al momento credo che sia una squadra lanciatissima verso la vittoria finale. La Strega ha dalla sua un tecnico esperto della categoria come Auteri, che fa giocare bene le squadre, e per ora sembra andare tutto bene. Il campionato, però, si deciderà tra febbraio e marzo“.
SUL RENDIMENTO CASA-TRASFERTA DELLA STREGA: “Il Benevento fuori casa è un po’ più penalizzato perché è una squadra abituata a giocare palla a terra e ha nelle corde un certo modo di giocare che in casa gli riesce benissimo, su un campo pressoché perfetto. Fuori casa fatichi a trovare campi del genere, cala la qualità e si privilegia l’agonismo“.
SUL CAMMINO DELL’AVELLINO: “L’Avellino ha fatto una grandissima rincorsa, con Biancolino ha fatto numeri pazzeschi. L’unica gara che lascia l’amaro in bocca è la sconfitta in casa contro il Taranto, ultimo in classifica. Però Biancolino ha rimesso la squadra in corsa per il campionato nel giro di un mese o poco più, andare al Vigorito a giocarsi un derby con una classifica come quella attuale è un grandissimo risultato“.
SULLA MANCANZA DI UN BOMBER IN CASA GIALLOROSSA NONOSTANTE IL MIGLIOR ATTACCO: “Per chi conosce la categoria è nelle caratteristiche delle squadre di Auteri. Il Mister ha un modo di giocare che porta tutti alla conclusione. Ricordo quand’eravamo alla Nocerina, litigavamo spesso perché voleva che io attaccante uscissi dall’area e arretrassi per legare il gioco. Però a Benevento ha giocatori funzionali a quel tipo di gioco, vedi Manconi o Lanini e addirittura Starita. Tutti quanti hanno l’opportunità di andare a rete, si fanno tanti gol suddivisi tra i vari attaccanti. L’Avellino è partito senza Patierno nelle prime 4-5 giornate, è un giocatore fortissimo per la categoria perché sa sia legare il gioco sia essere efficace in fase realizzativa. Penso che come l’anno scorso farà 20 gol, è un punto fondamentale“.
SUL TRAPANI: “E’ una squadra allestita ex novo, ha cambiato quasi tutto rispetto all’anno scorso. Il Presidente ha investito molto e ha comprato giocatori forti per la categoria, legarli non è una cosa semplice. Aronica sta facendo un buon lavoro, è subentrato ed è normale che ci si aspetti il massimo in piazze del genere. Il primo a finire sulla graticola è l’allenatore, ma bisogna lasciare il tempo di lavorare perché alcune sconfitte sono fisiologiche. Penso che Aronica possa fare un buon lavoro. Il Trapani sulla griglia di partenza era vicino a Catania, Avellino e Benevento, le quattro favorite per la vittoria finale. A queste aggiungerei anche il Cerignola“.
SULLA JUVENTUS NEXT GEN: “Sicuramente dei tre gironi della Serie C il C è il più complicato, non ci sono partite scontate. Il Taranto era ultimo anche per questioni extra-campo, ma nelle ultime due ha battuto Avellino e Cerignola e stiamo parlando di una città di 250mila abitanti. E’ normale che lottare per salvarsi contro queste realtà per una squadra come la Juve Next Gen non è semplice. Ha grandi valori tecnici, è un discorso analogo a quello fatto per il Benevento in merito alla qualità. Queste squadre si devono fare con lo scopo di essere serbatoio per la prima squadra e far crescere il giovane, anche se il rischio può essere quello di retrocedere. Spero per loro che non retrocedano, ma il rischio è davvero reale“.
SUL SERBATOIO ITALIANO DELLA SERIE C: “La Serie C, come dice Marani, rimane il serbatoio per la Nazionale perché ci giocano più italiani rispetto alle altre categorie. Il cambiamento delle norme sul lavoro a livello europeo non consente più di fissare un numero minimo di italiani in campo, questo costringe la Nazionale a dover attingere anche alle serie inferiori. Per questo la Serie C resta il grande serbatoio del calcio italiano“.