Benevento-Avellino 2-2, le pagelle dei giallorossi

Benevento-Avellino 2-2, le pagelle dei giallorossi

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Il Benevento pareggia 2-2 contro l’Avellino al Ciro Vigorito, nel derby valido per la quindicesima giornata della Serie C 2024-25.

La Strega di Mister Auteri torna a far registrare un risultato positivo dopo la sconfitta contro il Picerno dell’ultimo turno, ribadendo l’imbattibilità interna in campionato, e si conferma in vetta alla classifica con 30 punti, ora a +5 sull’Audace Cerignola che, però, scenderà in campo nel posticipo del lunedì sera (domani) contro il Monopoli.

L’inizio dell’ennesimo derby campano di questo campionato è caratterizzato da una fase di studio da parte delle due squadre, nonostante gli animi siano roventi fin dalle primissime battute. Al quarto d’ora si fanno vedere in avanti i giallorossi con Manconi, che però non riesce a concludere verso la porta; risponde poco dopo Patierno, che manda a lato. I sanniti provano ad alzare i ritmi, ma non riescono a riempire l’area di rigore. Grande occasione per il Benevento al 25esimo: Talia allarga per Oukhadda che penetra in area e fa partire un sinistro che termina di poco sopra la traversa. Si fanno vedere pericolosamente anche i biancoverdi due minuti dopo, ma il tentativo di mezza-rovesciata dal limite di Patierno viene murato con il corpo da Berra. Al 34esimo, poi, la Strega passa in vantaggio: Simonetti serve l’accorrente Manconi, il cui destro si stampa sul palo; sulla respinta il più veloce è Lanini che, da due passi, non sbaglia. L’Avellino prova a reagire e, contestualmente, i padroni di casa soffrono un black-out: al 37esimo Frascatore da corner batte Nunziante di testa, tre minuti dopo Tosca devia un tiro da fuori ma favorisce involontariamente il guizzo di D’Ausilio che firma il sorpasso. Riescono a ritrovarsi i giallorossi, ma nel recupero il tentativo di Simonetti scheggia la traversa. A inizio ripresa ancora sanniti pericolosi: Lamesta ci prova direttamente su punizione, vola Iannarilli. Successivamente, con un gioco spezzettato a causa dei frequenti falli e dei cambi dei due allenatori, poche sono le occasioni da una parte e dall’altra, ma il piano-gara è chiaro: la Strega prova a ristabilire la parità, i Lupi si difendono con ordine. All’89esimo arriva il tanto agognato pari del Benevento: guizzo di Starita che, dalla destra, crossa basso per Viviani il quale con un tap-in, anche stavolta, decide il derby. Dopo il triplice fischio espulso Tribuzzi.

Nunziante 5,5: Inoperoso per mezz’ora abbondante del primo tempo, viene un po’ sorpreso dal colpo di testa di Frascatore nell’occasione dell’1-1. Il suo tentativo di respinta, infatti, è forse leggermente in ritardo, così come l’uscita sul guizzo di D’Ausilio per il momentaneo 2-1 irpino. Attento nella ripresa.

Oukhadda 5,5: Nella prima frazione spinge tantissimo, cercando la conclusione ma soprattutto il cross per i compagni. Dai suoi piedi partono gran parte delle manovre più interessanti dei primi 45′, ma si dimentica di Frascatore e non segue D’Ausilio. Nel secondo tempo agisce da ala aggiunta, ma non incide.

Berra 6: Ha l’arduo compito di tenere a bada Patierno, che fin dai primi minuti si conferma un cliente scomodo e insidioso e abbastanza combattivo. Lo argina bene, anticipandolo o duellando con lui. Non è perfetto in occasione dei due gol, ma dai suoi piedi parte il pallone che porta al definitivo 2-2.

Capellini 6: Anche lui, come il suo compagno di reparto, è chiamato ad arginare Patierno e Gori. Quest’ultimo, però, davvero raramente riesce a rendersi pericoloso, e questo probabilmente ne facilita il tardo pomeriggio. Arrembante nel finale, quando prova ad aiutare l’attacco alla ricerca del pari.

Tosca 6: Schierato inaspettatamente da terzino, tanto che prima che le squadre scendessero in campo si pensava a un passaggio alla difesa a tre, offre comprensibilmente poca spinta ma è efficace nelle coperture in fase difensiva. Peccato per la sfortunata deviazione in occasione dell’1-2 biancoverde. Dal 33’s.t. Viscardi 6: Lasciato in panchina nonostante un Ferrara non al meglio, si ritaglia un quarto d’ora in cui dà una mano alla Strega nello spingere alla ricerca del pareggio. E’ artefice, nel battibecco finale, dell’espulsione di Tribuzzi.

Talia 6-: Inizialmente è in ombra, ma con il passare dei minuti conquista fiducia e in campo si vede. Comincia a disegnare trame interessanti, soprattutto verso la corsia destra, a prova anche ad andare a concludere verso la porta (forse meno di quanto avrebbe potuto). A volte risulta impreciso, ma fa il suo.

Prisco 5: Ci ha abituato a ottime prestazioni perché le ha nelle corde, ma nel derby forse è leggermente intimorito dall’intensità e dell’aggressività degli avversari. Molto scolastico nei passaggi, purtroppo gran parte dei quali errati, non riesce a verticalizzare come sa fare e nella ripresa la sua presenza è impalpabile. Dal 33’s.t. Viviani 7: La mossa vincente scelta da Mister Auteri. Entra in campo con una voglia matta di far bene e, come accaduto contro la Casertana, decide il derby. Bell’inserimento nella compatta difesa irpina, che lo porta al secondo pesantissimo gol stagionale. Sicuramente un’arma di cui tener conto.

Lamesta 5,5: La fascia destra è dove il Benevento attacca maggiormente ma, nonostante questo, fatica a incidere come vorrebbe. Un paio di conclusioni a giro col mancino, una alta e una murata. Inaugura la ripresa con un calcio di punizione perfetto, ma Iannarilli gli nega la gioia del gol: da lì in poi poco o nulla. Dal 17’s.t. Starita 6,5: Il suo ingresso in campo si rivelerà decisivo ai fini del risultato, essendo colui che addomestica la verticalizzazione di Berra e serve un cioccolatino solo da scartare a Viviani. Vuole dire la sua, è evidente fin dai primi passi in campo, e sembra essere sempre più dentro gli schemi della Strega.

Manconi 5,5: Risente tanto, come tutto il reparto offensivo giallorosso, dell’assenza di Perlingieri. Fatica a legare con Lanini e, anzi, spesso occupano le stesse zone. E’ protagonista nell’1-0, colpendo il palo che porta al tap-in, mentre nella ripresa ricopre anche il ruolo di esterno e punta centrale: non è fortunato.

Simonetti 6: Uno dei migliori nel primo tempo del Benevento. Si propone spesso sulla corsia sinistra, riuscendo anche a inserirsi con successo in area di rigore. Serve a Manconi la palla che porterà all’1-0 e colpisce una traversa nel recupero, oltre a cercare spesso di mettere i compagni davanti alla porta. Dal 12’s.t. Acampora 5: Un cambio poco comprensibile, visto che Simonetti stava disputando una buona partita. Si posiziona tra le linee ma, complice la densità biancoverde negli ultimi 25 metri, fatica a trovare la sua posizione e ancora di più a gestire i palloni che gli vengono recapitati. Incide davvero poco.

Lanini 6: Schierato da titolare per sopperire all’assenza di Perlingieri, ha caratteristiche diverse rispetto al 33 e non riesce a legare in modo ottimale ed efficace con la linea di trequartisti. Fa poca densità in area di rigore ma è bravo e fortunato nel trovarsi nel posto giusto al momento giusto (forse in fuorigioco). Dal 17’s.t. Borello 5,5: Entra anche bene, sicuramente mostrando una crescita rispetto alle ultime uscite, ma la densità dell’Avellino nella propria trequarti è talmente elevata che non riesce a esprimere il proprio tasso tecnico, così come Acampora. La motivazione, comunque, fa ben sperare in ottica futura.

Auteri 5,5: Il “suo” Benevento, passato in vantaggio, si fa rimontare a causa di un black-out e riesce a riacciuffare la partita solamente nel finale di gara. Dopo un buon primo tempo, in cui la Strega sembrava tenere il pallino del gioco ed era passata meritatamente in vantaggio, l’Avellino ha sfruttato al meglio i due errori dei giallorossi (su angolo prima e su deviazione poi). Nella ripresa, nonostante il tanto possesso palla, la densità avversaria ha avuto quasi la meglio: solamente i guizzi di Starita e Viviani (cambi ancora azzeccati) riescono a evitare la prima sconfitta tra le mura amiche in campionato. Perdere sarebbe stato ingiusto, è vero, ma i ragazzi di Auteri dovranno continuare a lavorare per evitare disattenzioni che, soprattutto negli scontri diretti, potrebbero veramente costare tanto. Almeno per una notte, comunque, il Benevento è primo a +5 (domani potrebbe diventare un +2), e va riconosciuto il merito della squadra di “non morire mai” e di saper incidere anche nei finali. Detto questo, però, alcuni interrogativi sorgono in merito alla gestione del gruppo e dei singoli, anche se più volte si è detto come quello giallorosso sia un organico ampio e forte.

Foto: Screen Profilo YouTube Lega Pro