Benevento, Starita: “Le panchine fanno vincere i campionati, oltre alle partite. Mi manca il gol…”
Benevento CalcioCalcioL’attaccante del Benevento, subentrato nel finale del derby di domenica pomeriggio contro l’Avellino e autore dell’assist per il definitivo 2-2 del Vigorito firmato Viviani, è stato ospite della trasmissione in onda su OttoChannel.
Queste, quindi, le parole di Ernesto Starita nel corso di OttoGol in merito alla super-sfida contro i Lupi e non solo:
SULL’IMPORTANZA DELLA PANCHINA GIALLOROSSA: “I cambi e le panchine fanno vincere i campionati, oltre che le partite. Io, Viviani e Borello siamo pronti e a disposizione per entrare e provare a cambiare le partite. Quando hai poco tempo a disposizione è difficile, ci vuole tempo per provare a incidere soprattutto contro squadre che si chiudono“.
SULL’ASSIST FORNITO A VIVIANI PER IL 2-2 CONTRO L’AVELLINO: “Avevo visto con la coda dell’occhio sia Acampora, marcato a uomo da Cancellotti, sia Viviani, che speravo tagliasse. Volevo mettere la palla lì, tra difensore e portiere: sono contentissimo“.
SULLA CATTIVERIA: “Patierno a centrocampo l’ha prima pesa la botta da Berra, poi è normale che un attaccante di categoria si faccia sentire. Ieri l’abbiamo tamponato bene, è sempre stato spalle alla porta. Sono d’accordo che fuori casa dobbiamo essere più tignosi, meno belli e più sporchi, ma essendo una squadra giovane è normale che ci arriveremo col tempo. Quello di Picerno è un campaccio, così come contro il Taranto sarà una partitaccia: ha battuto sia l’Avellino sia il Cerignola ed è una squadra ostica. Sono tutte squadre difficili da affrontare, specialmente quelle di bassa classifica“.
SUL RENDIMENTO DI QUESTA STAGIONE: “Quest’anno mi sento meglio rispetto all’anno scorso. Sono entrato un po’ di più nei meccanismi del Mister e sa che può contare su di me. Contavo di essere io stesso più incisivo, so di essere un giocatore importante e so che davanti ho giocatori importanti. La nostra forza è in questo, nell’essere tutti titolari. Sono contento per l’assist, ora aspetto il gol perché non ce la faccio più. Non è un’ossessione, però… Il Mister contro l’Avellino ha indovinato tutti i cambi e ha scelto il momento giusto per farli, sono contentissimo per come è andata e spero di essere impiegato il più tempo possibile: l’importante è che vinciamo“.
SULLE DIFFERENZE TRA LA REALTA’ DI MONOPOLI E QUELLA DI BENEVENTO: “C’è un abisso, hai pressioni diverse. A livello di squadra Benevento l’anno scorso c’era uno spogliatoio importante a livello di giocatori, c’era gente che ha fatto la Serie A e sono entrato in punta di piedi. A livello personale la sentivi la differenza, nonostante abbia giocato di più ho inciso meno. Cambiare a gennaio è sempre difficile, conoscevo il Mister ma ora so bene quello che cerca. Quest’anno forse mi ha aiutato anche il fatto che siamo una squadra più giovane, hai maggiore possibilità di espressione e questo ci sta dando i frutti. Speriamo che alla fine il campionato ci dia quello che speriamo tutti“.
SUL DUELLO BENEVENTO-AVELLINO IN CAMPIONATO: “Trapani e Catania se la giocheranno fino alla fine, così come il Cerignola o il Monopoli. L’Avellino è una squadra forte che vorrà arrivare fino in fondo, ma ci sono anche queste 3-4 squadre. E’ un campionato equilibrato, sta tutto nelle nostre mani: bisogna correre dritto e continuare a correre“.
SUL RENDIMENTO IN TRASFERTA: “Per come giochiamo noi, producendo una grande mole di gioco, fuori casa non riusciamo a esprimerci al meglio. Al Vigorito giochiamo benissimo, il campo di portare a giocare. Ci dobbiamo adattare ed essere un po’ più smaliziati“.
SULLA TRASFERTA CONTRO IL TARANTO: “Non mi resta che lavorare come tutte le settimane. Il Mister lo sa, così come il Direttore. Voglio ringraziare il Presidente per le belle parole della settimana scorsa, sa bene il tipo di professionista che sono. Ci tengo a fare bene con questa maglia e a essere incisivo, il più possibile“.
Foto: Screen OttoChannel