Benevento, Auteri: “Il Giugliano ha un ottimo organico, la vittoria di Trapani non serve a nulla se non diamo continuità”
Benevento CalcioCalcioL’allenatore del Benevento, dopo l’allenamento odierno e prima della partenza per il ritiro di Venticano, ha preso parte alla consueta conferenza stampa alla vigilia della diciannovesima giornata della Serie C 2024-25 contro il Giugliano.
Gaetano Auteri ha presentato così l’ennesimo derby interno tra giallorossi e gialloblù, analizzando anche la condizione di alcuni singoli e delle tattiche della squadra in generale.
Di seguito, quindi, le parole del tecnico della Strega in merito all’incontro valido per l’ultima giornata d’andata di Serie C, in programma al Vigorito sabato (domani) alle 17:30:
SULLA VITTORIA DI TRAPANI E SULLA SETTIMANA DI LAVORO: “La vittoria di Trapani non serve a nulla se non diamo continuità. Lo spirito è quello giusto, tutti sono a disposizione. C’è consapevolezza della situazione. La settimana di lavoro è stata proficua, siamo in tanti perché sono tutti disponibili. E’ rientrato Pinato, che può essere un’arma in più. Dobbiamo fare grandi prestazioni in queste due partite, poi ci fermeremo per la pausa. Domani affronteremo un avversario molto buono, che ultimamente non ha fatto molti punti. Dobbiamo stare all’erta“.
SUL GIUGLIANO: “Il Giugliano ha un ottimo organico, di qualità, un misto tra giocatori giovani e giocatori esperti con qualità. Nelle ultime cinque ha commesso alcuni errori ma è una squadra organizzata e di valore. Dobbiamo fare una grande gara, quando vinci fuori casa devi dare continuità. Dobbiamo resettare quanto fatto fino a ora e concentrarci su queste due partite, una alla volta“.
SUL REPARTO OFFENSIVO TRA LAMESTA, MANCONI, PERLINGIERI E LANINI: “Lamesta a Trapani secondo me ha fatto un’ottima partita, è ritornato più lucido e alla fine è uscito dalla partita per esigenze tattiche. Manconi non sono d’accordo che sia in calo, nei venti minuti del secondo tempo non lo abbiamo servito. Siamo il Benevento, gerarchie non ne ho mai fatte. Lanini e Starita sono stati bravi e si devono far trovare pronti, così come gli altri. Avremo sempre bisogno del contributo di tutti. Perlingieri? Ha qualità, è stato fuori per i motivi che conosciamo per qualche periodo ma ora è tornato e ha fatto una buonissima settimana di lavoro. E’ un giocatore pronto e disponibile, ma non siamo dipendenti da un solo giocatore. Non dico quali sono le mie scelte, ci sono giocatori con caratteristiche complementari. Avere elementi che individualmente sono importanti e hanno qualità gira a nostro favore“.
SULLA DIFESA E SU MECCARIELLO: “Meccariello ha fatto una buona partita, ma non ha giocato perché io fossi scontato di Tosca o Capellini. Mi baso sul rendimento e sul come stanno i giocatori, ma anche sugli avversari. Non ci sono né promozioni né bocciature assolute. In questo gruppo ci sono qualità importanti in tutti i ruoli, devo valutare i giocatori più utili anche in merito alla partita che andremo ad affrontare. Abbiamo una rosa di grande valore in tanti ruoli, le differenze sono minime“.
SULLA SCELTA DI ABBASSARE SIMONETTI AL POSTO DI FERRARA A TRAPANI: “Ha già interpretato quel ruolo, l’anno scorso giocavamo a tre e ha giocato a destra e a sinistra. E’ abituato alle diagonali difensive, ha struttura anche nell’1vs1. E’ duttile, può fare tante cose in modo proficuo“.
SULL’UNIONE DEL GRUPPO E SULLA CAPACITA’ DI LOTTARE SIMILE ALLA SQUADRA DEL 2015-16: “Fare partite sporche significa fare una partita di contatto, per venti minuti nel secondo tempo non siamo stati bravi perché abbiamo sconfinato nel nervosismo anche se poi siamo stati bravi. Per giocare a calcio e vedere belle partite bisogna essere in due. Ci sono momenti in cui subentrano altri canoni. Fare paragoni è difficile, ma in questo gruppo che è un mix tra giovani ed esperti c’è tutto per fare bene. Ci sono avversari che possono far predominare altri aspetti, facciamo queste due partite e poi vedremo al ritorno. Al ritorno ci sarà un altro tipo di atteggiamento, gli obiettivi si definiscono quindi si ricorre a tutti i mezzi. Noi dovremo avere la stessa faccia, giocando. Ci alleniamo tanto, abbiamo tenuta e cerchiamo di mantenere i nostri ritmi dall’inizio alla fine. La certezza il calcio non te la dà, dobbiamo avere certezze sul modo di giocare e sui ritmi che dobbiamo avere“.
SUI CAMBIAMENTI A CENTROCAMPO COL RIENTRO DI PINATO: “Un centrocampo a tre potremmo farlo, potremmo fare anche 3-5-2. Scherzo, ovviamente. I numeri vengono definiti in modo estremo. Si gioca in 11, 10 più il portiere. Ciò che facciamo non lo improvvisiamo, non lo so ancora. Il calcio è fatto non di numeri ma di movimento, i giocatori si identificano in base al movimento. Pinato è un giocatore importante, l’ho visto bene e problemi non ne ha: non me lo aspettavo. Anche lui crescerà e sarà molto importante per i nostri equilibri di squadra“.
SULLA SITUAZIONE LEGATA ALLA TURRIS: “Sono un tesserato, non tocca a me dare giudizi, ma non sono situazioni belle. Siamo quasi alla fine del girone d’andata e questo non va bene, in qualche modo gli equilibri e la sacralità del campionato, la sua regolarità, rischia di alterarsi“.
SU ACAMPORA: “A Trapani ha fatto una buona partita, è un giocatore che deve amplificare il movimento in campo. Deve percorrere più metri, è un giocatore molto duttile che ha nella capacità di determinare dal punto di vista offensivo le sue qualità migliori. Ora sta sempre meglio, è un giocatore destinato a crescere col tempo. E’ una delle nostre armi, toccherà a me capire se, quando e dove impiegarlo. Fermo restando che le sue qualità migliori sono quelle balistiche negli ultimi 25 metri. Se migliora nella corsa può tornare a essere un giocatore completo e importante“.
SULL’IMPORTANZA DELLA VITTORIA DI TRAPANI COME SUCCESSO CONTRO LE BIG E FUORI CASA: “Andrei piano con giudizi legati ai numeri, figli di un momento e che hanno un giudizio statistico ma relativo. Diventa assoluto a fine campionato, nell’ultimo mese. Non abbiamo mai avuto un problema di atteggiamento o debolezza fuori casa. Cerchiamo di giocare sempre allo stesso modo, per vincere. Cerchiamo di prendere il controllo delle gare. Ci sono state situazioni. Questo vale anche per i confronti diretti, non abbiamo un problema di debolezza o mancanza di personalità quando abbiamo incontrato squadre di caratura importante che in questo girone sono almeno 8-9. Andiamo avanti, non abbiamo un problema di personalità né di scontri diretti. Dobbiamo pensare solo a una cosa: lavorare quotidianamente, porci obiettivi e raggiungerli anche andando oltre alla motivazione“.
SUI 33 CARTELLINI GIALLI E SUI ZERO ROSSI NONOSTANTE IL PRESSING: “Anche qui si parla di dati su cui bisogna perseverare. Sono dati importanti, siamo bravi a non prendere ammonizioni per proteste o reazioni. Siamo bravi a non prendere ammonizioni per falli sciocchi in zone mediane del campo pur recuperando tanti palloni. Quando leggo questi dati ne prendo atto con un solo obiettivo: migliorarli“.