Demedicalizzazioni 118: la soddisfazione delle associazioni, comitati e sigle sindacali in merito alla decisione dell‘ASL

Demedicalizzazioni 118: la soddisfazione delle associazioni, comitati e sigle sindacali in merito alla decisione dell‘ASL

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato congiunto delle associazioni, comitati e sigle sindacali in merito al blocco delle demedicalizzazioni 118, a firma di Movimento Civico per l’Ospedale di Sant’Agata, Salute e Territorio, AVO BN, SannioCuore, SPI CGIL Valle Telesina, No demedicalizzazione 118 Fortore Miscano, Rete UCCP San Giorgio del Sannio e Comitato SOS Sanità Valle Vitulanese.

“Siamo estremamente soddisfatti delle decisioni prese dall’organismo paritetico dell’ASL di Benevento, il quale ha approvato all’unanimità la proposta di non procedere più alla totale demedicalizzazione delle ambulanze del 118.

Si tratta di decisioni in linea con le nostre richieste, avanzate da diversi mesi e che oggi possono diventare realtà;  per tale motivo desideriamo ringraziare tutti i membri della commissione nonché il management aziendale, i quali hanno riorganizzato il servizio 118 nella Provincia di Benevento prevedendo il corretto utilizzo delle prestazioni aggiuntive fino al massimo di 48 ore settimanali e nel caso di surplus di ore utilizzabili, procedendo e garantendo, conseguentemente, il ripristino del  medico anche sulle ambulanze infermieristiche.

L’attuale organizzazione prevede 15 postazioni mobili, di cui 7 ambulanze demedicalizzate, 3 automediche, 4 ambulanze con medico a bordo e 1 ambulanza rianimativa, oltre alle 3 postazioni fisse ,di cui 2 nei presidi PSAUT di San Bartolomeo in Galdo e Cerreto Sannita e una centrale operativa del 118. Resta inalterata la pianta organica dei 78 medici nella prospettiva di poter ripristinare le 10 postazioni ambulanze medicalizzate come stabilito e approvato dal piano Regionale del Servizio 118 per la provincia di Benevento

Crediamo che per avere un efficace ed efficiente servizio territoriale 118 per le urgenze ed emergenze, sia indispensabile mantenere sul territorio almeno 10 postazioni mobili medicalizzate, più i due presidi PSAUT, dislocati nei territori più marginalizzati e distanti dalla Rete Ospedaliera e dai relativi Pronto Soccorso. Auspichiamo che il Direttore Generale Volpe possa dare immediata e concreta attuazione alle determinazioni approvate all’unanimità.”